venerdì 7 luglio 2023

Recensione #946 Ancora vita by Sarah Winman

 


Buon venerdì, salutiamo la settimana con un romanzo che ci porta di nuovo indietro nel tempo.

Ringrazio Mondadori per la copia del romanzo.


Autrice: Sarah Winman

Titolo: Ancora vita

Editore: Mondadori

Pag: 492

Data di pubblicazione: 4 luglio 2023

Trama

Toscana, 1944: mentre le truppe alleate avanzano e le bombe cadono intorno a villaggi deserti, un giovane soldato inglese, Ulysses Temper, si ritrova nella cantina di una villa abbandonata dove ha un incontro tanto casuale quanto straordinario con Evelyn Skinner. Evelyn è una studiosa di storia dell'arte di sessantaquattro anni, ed è venuta in Italia non solo per recuperare e – se possibile – salvare dipinti e opere d'arte tra le macerie dei bombardamenti, ma anche per rievocare ricordi di gioventù ormai semidimenticati. Tra le rovine dell'Italia devastata dalla guerra, Ulysses ed Evelyn si scoprono spiriti affini e questo memorabile incontro sarà il punto di partenza di un percorso di eventi che plasmerà la vita di Ulysses per i successivi quattro decenni. Finita la guerra, Temper torna a casa a Londra e si immerge nuovamente nel giro di amici che ruota attorno a "L'ermellino e il pappagallo", un mix eterogeneo di frequentatori parecchio eccentrici del pub. Ma un'eredità inaspettata lo riporta nel luogo in cui tutto è cominciato, e Ulysses accetta di buon grado questo segno del destino tornando sulle colline toscane. E qui la storia comincia...






Siamo nel periodo della Seconda Guerra Mondiale dove Ulysses Temper, giovane soldato inglese, incontra per la prima volta Evelyn Skinner, un'anziana studiosa di storia. Tra i due nascerà subito una bella amicizia, anche se non si rivedranno per molto tempo.

Il romanzo segue, per decenni, la vita di Ulysses e di Evelyn, ma anche quella delle persone con le quali interagiscono. Li vedremo affrontare i piccoli e grandi problemi della vita, maturare, confrontarsi con la vita ma anche con la morte.

Ancora Vita” è un libro lento, non noioso, ma la storia che ci narra ha bisogno dei suoi tempi per offrirci una visione più completa di quanto succede ai due protagonisti.

Non ci sono colpi di scena clamorosi, la storia scorre in modo lineare e senza tanti scossoni, nonostante ciò in alcuni punti mi sono emozionata. A volte la “normalità” è capace di coinvolgerti molto di più, probabilmente perché ci si immedesima di più che non in altre situazioni. Non so come spiegare meglio le sensazioni che mi ha trasmesso. Quello che mi ha disturbato e creato alcune difficoltà, almeno all'inizio, è lo stile dell'autrice. La Winman non usa le virgolette per separare il discorso diretto da quello indiretto. Ho trovato questa tecnica narrativa molto confusionaria, perché mi impediva di capire chi stesse parlando in quel punto e mi pareva strano, poco chiaro

Ci ho messo un po' ad ingranare con la storia, ma una volta assimilato il procedimento sono finalmente riuscita a farmi coinvolgere da tutto.

Come dicevo i personaggi sono davvero tantissimi, tutti molto ben sviluppati e ben descritti tanto da riuscire a farsi amare e odiare allo stesso tempo. Ho apprezzato vedere come le loro vite si incastrassero con i due protagonisti. Non credo di aver avuto un preferito tra di loro, neanche tra Ulysses ed Evelyn. Tutti presentavano dei difetti e dei pregi, prendevano decisioni discutibili e comportamenti biasimevoli. Tutto questo li ha resi “umani” , non personaggi bidimensionali ma tridimensionali contribuendo a renderli indimenticabili.

Ben costruita la parte storica che fa da sfondo al romanzo sia quando parla della guerra che dell'alluvione del 1966. Alcuni tratti mi hanno ricordato la recente tragedia dell'Emilia.

Le descrizioni delle opere d’arte sono talmente vivide da avermi dato l’impressione che tra i personaggi in carne ed ossa ci fosse anche un protagonista più etereo, l’arte. L’arte che nel bene o nel male influenza la vita dei vari personaggi.

Ammetto di non essere un'estimatrice dei romanzi storici che trovo spesso noiosi e inutilmente prolissi. Eppure Ancora vita mi è piaciuto molto. Saranno state le parti dedicate all'arte, al cibo, alla lotta per i diritti delle donne o forse l’insieme di fattori ben amalgamati e mai noiosi ma fatto sta che questo libro è riuscito a conquistarmi. Questi sono i libri storici che rientrano nei miei gusti e che riescono a superare le mie diffidenze verso questo genere.






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