lunedì 7 maggio 2018

Incontro con l’autore Franco Lorenzoni




Il giorno lunedì 23 aprile 2018 presso la libreria Nuova Europa ai Granai ho partecipato alla presentazione del libro Quando gli animali andavano a piedi di Franco Lorenzoni.




 All’evento erano presenti tante insegnanti (qualcuna la conoscevo) e tantissimi bambini... Ho scelto di partecipare all’evento perché era un libro per bambini e mi piace tenermi aggiornata su questo specchio di editoria, visto il mio lavoro!!!
All’inizio dell’incontro è stato letto il libro e, mentre una mamma leggeva le pagine, su uno schermo scorrevano le pagine illustrate.


Il libro racconta di un bambino che nota gli animali nei camion e si preoccupa perché stanno stetti e non possono muoversi.

L’autore ha preso la parola dopo la lettura e ha conversato con i bambini, ha chiesto loro qual è stato il posto più lontano dove loro sono andati a piedi. Un bimbo dolcissimo ha risposto sull’ascensore. Un altro ha risposto che sull’ascensore non si va a piedi, ci si sale con i piedi ma poi si sale e si va a casa. Una bimba ha raccontato di essere andata all’Expo e di aver camminato tanto.
Lorenzoni si rapporta con i bambini in modo fantastico, tipico degli insegnanti. I bambini hanno risposto con semplicità ed immediatezza. Hanno tirato fuori risposte inaspettate, ma anche argute. I bimbi hanno la capacità di esprimere in modo semplice anche concetti difficili.
Lorenzoni ha raccontato una storia che parlava di un uomo che amava raccontare le storie e quando gli veniva chiesto come facesse a inventare le storie rispondeva che lui faceva la strada più lunga. A questa sollecitazione in merito al fare la strada più lunga se si vuole raccontare storie, i ragazzini presenti hanno dato delle risposte fantastiche. I bambini hanno detto che se fai la strada più lunga puoi vedere tante cose, hai tanto tempo libero, hai tempo per pensare di più.
Molti riferimenti fatti da questi bimbetti avevano come riferimento gli spostamenti in macchina. Hanno fatto riferimento al navigatore e alle informazioni che si leggono sul navigatore.
Agganciandosi al fatto che spesso noi usiamo la macchina per spostarci, Lorenzoni ha raccontato la sua esperienza in Guatemala. Riferendo che in quei luoghi le distanze non vengono date in chilometri, ma in unità di tempo. Da qui poi l’autore ha parlato dell’importanza di camminare a piedi. Soprattutto per osservare ciò che ci circonda, ciò che abbiamo intorno a noi. Di solito abbiamo difficoltà a immaginare il nostro mondo diverso da come è. Questo lo capiamo quando altre persone ci fanno notare le cose che ci circondano che noi ormai non notiamo più. Questo lui lo ha sperimentato quando ha ospitato questi insegnanti dal Guatemala i quali rapportavano tutto con il cammino.

Camminare era un ritmo necessario. La transumanza per me è qualcosa di affascinante. È bello che per trovare i pascoli per gli animali ci si spostasse.


Dopo aver parlato con i ragazzini che hanno seguito tutto con interesse, Lorenzoni ha raccontato come è nato questo suo lavoro.
Questo libro è nato da tre racconti, tre storie vere. La storia di un mio amico, Oreste, un insegnante che però è anche un fotografo. Questo mio amico aveva fatto un servizio fotografico sull’autostrada Messina -Palermo. Ha fotografato la strada prima dell’autostrada...
Mentre l’autore parla i bambini lo interrompono domandando spiegazioni sulle parole che lui usa e lui interrompe il racconto per soddisfare le curiosità dei piccoli.
Poi Oreste ha fotografato la strada provinciale dopo la costruzione dell’autostrada, dove la provinciale era diventata una strada morta. Un giorno si avvicina al fotografo un vecchietto e si rivolge ad Oreste con la frase “Quando gli animali andavano a piedi…”
La seconda storia ha come protagonista Jussif un ragazzo iracheno che aiuta i bambini profughi che arrivano da soli in Italia. Jussif racconta la storia di un ragazzo egiziano che per fuggire dalla polizia ha chiesto un passaggio ad un camionista che trasportava asini. Siccome non c’era spazio nella cabina motore, il camionista ha fatto salire tutti i ragazzini profughi nella parte posteriore dove c’erano gli asini che lui stava trasportando. I ragazzini quindi per affrontare il viaggio si misero a dorso degli asini. E la terza viene da Nicola, un ragazzo che fa animazione, che a Cenci ha cantato una canzone sulla libertà e la canzone cantava Pollo libero...
A questo punto i bambini hanno iniziato a dire tutti i loro animali preferiti.
Chiaramente le tre storie erano molto slegate e confuse, quindi le ho fuse ed è nato così questo mio libro. Amo molto raccontare le storie ai bambini, lavoro tanto con i bambini e tutto quello che so lo ho imparato dai bambini.

Sono poi state fatte delle domande, alcune dai bambini stessi.
Tu da quanto anno fai lo scrittore? Da uno, ma molto spesso scrivo per la scuola.

Ma tu vai ancora a scuola? Sì, sono ancora a scuola sono ancora in quinta... qualche adulto non esce più da scuola.

Ma tu insegni a scuola? Insegno... ci provo. Ma insegni grammatica? No, matematica.

È stato facile scrivere questo libro? Scrivere la storia è stato semplice, più difficile è stato il lavoro di revisione.

Le illustrazioni sono le sue o ha commissionato il lavoro ad un illustratore? Ho avuto la fortuna di essere presentato a Eva Sáncez Gomez. Mi sono poi incontrato con l’illustratrice che è stata bravissima ad arricchire il racconto con l’immagine. Ho anche scritto un altro libro sui miti, focalizzato sui miti della musica... (Orfeo. La ninfa Siringa e le percussioni pazze dei coribanti. Tre miti sull'origine della musica, Rrose Sélavy, 2017)

È stata una presentazione fuori dagli schemi, ha dato tanto spazio ai bambini, proprio perché ha fatto notare che solitamente si da poco spazio ai bambini, non siamo disposti ad ascoltarli. L’ultimo pensiero che Lorenzoni ha detto mi ha toccato sul vivo.
Da insegnanti dovremmo sempre chiederci: cosa ho imparato oggi dai miei bambini?
Questo autore si è dedicato ai libri per bambini perché ama raccontare le storie ai suoi alunni. I suoi libri sono alle storie che racconta in classe. 






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