Questa
volta leggo… Anche questo mese partecipo “spintaneamente” alla
rubrica di Dolci, Chiara e Laura (tre amiche che non smetterò mai di
ringraziare per tutta l’ansia che mi donano…) con la scelta del
libro “Mai più innamorata” di Cecile Bertod, chiaramente
perché il tema del mese è Un libro pubblicato nel 2018.
Questo romanzo è stato pubblicato il 15 marzo 2018 e quindi
rispetta perfettamente il tema.
Data di pubblicazione: 15 marzo
2018
Pagine: 293
Pagine: 293
Trama
Daphne
è una famosissima autrice di romanzi erotici e per il suo ultimo
libro ha appena firmato un contratto con un anticipo da capogiro.
Però, dopo aver incassato l’assegno, la sua ispirazione si è come
bloccata. Non risponde alle numerose email del suo editore e si
barrica dentro casa, fino a quando non decide di ascoltare il
consiglio del suo commercialista, che le propone di tornare nel
paesino in cui è nata e trascorrere lì qualche giorno in totale
relax. Sperando di trovare la giusta concentrazione, Daphne va quindi
a Banff, ma le cose non migliorano affatto. Tutt’altro. A renderle
la vita impossibile ci pensa Edward, un architetto che ha un conto in
sospeso con lei, perché uno dei suoi libri gli ha causato non pochi
problemi… Eppure, anche se è difficile da ammettere, Daphne si
rende ben presto conto che riesce a scrivere solo quando vede Ed. E
lei non intende in alcun modo rinunciare alla possibilità di
terminare il suo romanzo…
I
protagonisti di questo romanzo sono Daphne, una ragazza un po’
eccentrica, cinica e a volte disillusa…
È
sempre stata così: impulsiva, incapace di restarsene confinata in
uno schema.
E
poi c’è Edward, che tutti chiamano Ed, un ragazzo normale, poco
avvezzo al romanticismo.
Ammetto
di essere un’inguaribile romantica (“smielata” direbbe mio
marito) per quel che riguarda le mie letture, ma ho trovato in Daphne
la mia anima affine. Lei si perde nel “romanticismo” quando
scrive, ma nella realtà non ci crede molto…
…l’amore
non ha senso, non ha logica, non è neanche divertente. Sprechi
energie, fiato e tutto per ritrovarti comunque sola, che ci sia o
meno un orso che ti russa di fianco, con i tuoi problemi, le tue
insoddisfazioni, le paure…
Probabilmente
il suo cinismo è dovuto a qualcosa successo nel passato, ecco perché
ho trovato esilarante quando si mette ad osservare il piccolo Ben che
si dichiara a Jane, la bambina che gli piace tanto… Commenta ogni
gesto con il cinismo tipico degli adulti che sono stati feriti.
Che
vi avevo detto? L’amore fa solo danni.
Molto meglio la pizza.
Tutta
la narrazione ruota intorno al fatto che Ed e Daphne sono
inconsapevolmente legati, non tanto per via della casa che Ed sta
ristrutturando o per la rottura del fidanzamento di Ed ad opera/per
mezzo di un libro di Daphne… C’è sicuramente molto di più.
«Vuoi
sapere davvero cosa hai fatto?», mi domanda lui, incredulo. «Mi hai
rovinato la vita!» esplode, rosso in viso.
«E
come accidenti avrei fatto?», sbotto anche io, allargando le
braccia.
Era
solo un libro, scritto così, per passare il tempo. Qualcosa con cui
tenersi impegnati mentre aspetti alla fermata dell’autobus, non
pensavo che avrebbe mai fatto del male a qualcuno.
In
tutta la storia, poi, “il blocco dello scrittore” di Daphne
diventa uno spunto comico…
È
per questo che scrivo romanzi rosa, perché la realtà è
terribilmente ingiusta e non ha alcun tatto.
Tutte
le situazioni che vive Daphne, tutte le sue “ansie” sono lo start
di situazioni paradossali che divertono, per quanto assurde. E tutto
nasce dalle aspettative che le donne, soprattutto le lettrici di
romanzi rosa, hanno…
…
quelli
come Ed non capiranno mai. Non possono, dal momento che non conoscono
i presupposti. È un problema di aspettative. Siamo cresciute con le
fiabe, con la Disney. Abituate a credere che per il vero amore un
principe ucciderebbe anche un drago, rischiando la vita.
Inoltre
in questo romanzo viene ridicolizzato l’uomo medio, quello normale…
anche se poi…
Progettiamo
Mr Darcy e per qualche difetto non ancora identificato nella catena
di montaggio produciamo Mr Bean, è un problema di contenuti. E dire
che certe volte gli astucci ci vengono così bene. Come in questo
caso, che pare un peccato doverlo buttare via.
Non
avevo letto mai nulla di questa autrice e devo dire che sono arrivata
a questo romanzo molto per caso, ma ne sono felice. È stata una
lettura piacevole e divertente.
I
capitoli si aprono con una citazione “romantica” alla quale la
protagonista risponde in modo cinico, come spiega nelle note finali
l’autrice stessa. Sono citazioni di film e/o libri molto attuali
poste all’inizio di ogni capitolo, ma i riferimenti ai libri
attuali li troviamo anche nel corso della narrazione e questo mi è
piaciuto, forse perché l’autrice ha citato libri che ho letto
(non tutti li ho amati, ma sapevo di cosa stesse parlando). Come
quando ha proposto un finale alternativo per Harry Potter, un finale
che mi ha fatto ridere come una matta, solo perché io amo Harry
(anche Daphne lo definisce “il bietolone”).
Non
poteva salvare Piton e far finire Potter in un tombino senza fondo?
Il
racconto è in prima persona dal POV di Daphne, tranne pochi capitoli
che sono scritti in terza persona e hanno come centro della
narrazione Ed.
I
personaggi sono curati, alcuni più di altri, ma si capiscono bene le
loro personalità.
Ho
provato odio profondo per Candy, a dispetto del suo nome, che
oltretutto mi ha riportata alla mia infanzia.
Ho
adorato invece la cugina di Daphne, Angie, un vero punto di
riferimento per la protagonista.
Perché
lei non giudica, non lo fa mai. Ti prende per quello che sei: lati
positivi, lati negativi. Tutto insieme. E a volte basta solo quello.
Ho amato anche Ben, che vuole conquistare la sua
Jane, ma soprattutto capisce che Daphne è la “Jane di Ed”.
Ho
provato simpatia anche per la zia e la nonna di Ed, due donne
che sembrano dure, ma che sono solo preoccupate per il benessere e la
felicità del loro nipote. E poi odiano Candy, quindi come fai a non
fare la ola per loro?
Il
finale di questo romanzo si inizia a configurare negli ultimi
capitoli. È sicuramente chiuso, chiaro e va a sistemare alcuni
tasselli. Nel corso dei capitoli conclusivi ci sono vari accadimenti
un po’ inaspettati. Un primo colpo di scena mette in luce il motivo
che sottende al cinismo di Daphne. Sicuramente bellissimo, per un
attimo sorprendente, il contro-colpo di scena.
«Perché
non cambi il finale?», propone lui, come se fosse una cosa da nulla.
Un
pazzo!
«Non
si può cambiare il finale!», lo rimprovera. «Il finale è già
scritto, tu semplicemente lo trovi e lo metti nero su bianco. Non è
l’autore che decide come va, per una buona volta sfatiamo questo
mito.»
Riporto
di seguito il calendario per questi ultimi giorni del mese.
Vi
aspetto il prossimo mese con altre letture interessanti.
con la Bertod ho un rapporto discontinuo, alcuni suoi romanzi mi piacciono, altri un po' meno.
RispondiEliminaquesto parrebbe della schiera dei papabili piacenti :D
e poi mi fido del tuo giudizio.
così me lo tengo segnato per il futuro, al momento ho troppe letture arretrate da recuperare!
Tu troppe letture, a me voi tre m’avete rovinata....
EliminaEsagerata! Direi che ti teniamo impegnata per non farti annoiare!
EliminaHo già letto qualche recensione al riguardo e non sembra malaccio ma anche io, come Chicca, ho troppe letture arretrare per aggiungerne di nuove.
RispondiEliminaÈ una lettura piacevole.
EliminaAnche a me è piaciuta molto questa storia una nuova ventata d'allegria.
RispondiEliminaCome Chicca con la Bertod un pò rapporto discontinuo anch'io ma questo libro come il primo mi sono piaciuti molto
Io la leggevo per la prima volta e mi è piaciuta
EliminaOk, io devo dirtelo: l'autrice di questo libro è una delle persone più odiose che mi sia mai capitato di incontrare. Se potessi tirarla sotto con la macchina lo farei!
RispondiEliminaCi sono molti autori che non risultano piacevoli, personalmente ne ho incontrata una che tirerei sotto un tir, ma quando scrive l’adoro... la Bertod non la conosco, magari pure io la troverei odiosa, se la conoscessi...
EliminaHo letto qualche libro di questa autrice quando ancora si auto pubblicava e li ricordo con piacere, storie divertenti e ben scritte. Questo mi manca e lo metto in WL!
RispondiElimina(Appaio come unknown ma sono Erica Libri al caffè!!)
Ciao Erica... hai detto bene, questa storia è divertente
EliminaPoco connessa e pure anonima :P
EliminaUhm.... libro che non mi attira purtroppo. Ma mi fa sempre piacere leggere le tue recensioni! :)
RispondiEliminaGrazie Laura... lo so che abbiamo gusti totalmente differenti.
EliminaLei mi sta così antipatica che non credo leggero mai nulla di suo...
RispondiEliminaAhahah
EliminaQuesta è un'autrice che effettivamente è molto antipatica, lagnosa e che comunica malissimo online. Però, tolte queste riflessioni personali, i suoi romanzi non sono male. Ne ho parecchi nel kindle che mi aspettano. Non è una delle mie autrici preferite, però si lascia leggere. :)
RispondiEliminaVero, si lascia leggere
Eliminabrava Stefania su una cosa hai ragione, non fa nulla per stare simpatica e si vende malissimo.
EliminaQuesto può essere visto come un difetto da alcuni e come un pregio da altri.
Quante autrici fanno tante moine per essere recensite bene, ma non è la loro vera natura? Bisogna riflettere su questo :)
I suoi libri saranno anche divertenti, ma l'autrice è veramente antipatica che mi fa scappare la voglia di leggerli!
RispondiEliminaDopo tutto quello che avete detto mi è venuta voglia di conoscerla ahahah
EliminaNon conosco questa scrittrice, ma questa sua grande antipatia me la rende all'improvviso interessante.
RispondiEliminaGrazie per la recensione: sembra effettivamente un libro piacevole, per i momenti di relax.
Lea
Il romanzo é divertente e personalmente mi é piaciuto. Io cerco di sforzarmi a volte di non pensare a chi é l'autore proprio per dsre una possibilità a tutti...certo poi se proprio non la reggo...
RispondiEliminaPurtroppo non fa per me quindi passo anche se sembra veramente un libro carino!
RispondiEliminaNo! Decisamente non fa per me, ma bella recensione!
RispondiEliminaSecondo il quotidiano d'informazione locale della mia città, Cecile Bertod vive a Termoli, sai? Dicono pure che i suoi romanzi siano stati scritti qui... questa cosa mi incuriosisce.
RispondiEliminanon leggo più questa autrice che, ha ragione Laura, è insopportabile. Questo è uno di quei casi in cui non potrei essere obiettiva, non voglio proprio leggerla più
RispondiEliminaScusate se mi permetto, conosco Cecile personalmente e non è una brutta persona, definirla odiosa e insopportabile mi sembra eccessivo. Ha un carattere particolare, questo è indubbio, ma con me è sempre stata gentile e carina. L'ho incontrata in più di un'occasione e vi assicuro che ha molti pregi, compreso quello di saper scrivere storie divertenti e con protagonisti irriverenti che regalano gioia ;)
RispondiEliminaHo un altro libro di questa autrice, ma l'ho comprato tempo fa e non l'ho mai letto. In questo periodo non amo questo genere di libri, quindi credo che rimarrà indietro per un bel po' di tempo. La storia sembra carina ma ultimamente non fa proprio per me...
RispondiElimina