Titolo:
Sei nelle mie parole
Editore:
Corbaccio
Data
di pubblicazione: 12 marzo 2015
Pagine:
240
Trama
Charlotte
Link è una scrittrice famosa. I suoi romanzi sono bestseller. Sua
sorella Fraziska di un anno e mezzo più giovane, è morta dopo aver
combattuto sei anni contro il cancro. «Lei era ed è il più bel
regalo che i miei genitori mi potessero fare» scrive Charlotte Link,
che in questo sconvolgente memoir racconta, su esplicita richiesta
della sorella, la storia della sua malattia, e la lotta che lei e
tutta la famiglia hanno combattuto. Charlotte Link è abituata a
lavorare con le parole, ma in questo libro ogni parola è importante,
è un distillato di conoscenza, di sofferenza e soprattutto di amore.
E il messaggio che riesce a trasmettere al lettore attraverso questa
personalissima esperienza è chiarissimo e tutt’altro che
disperato: l’amore non può sconfiggere la morte, ma rende la vita
degna di essere vissuta.
Guardo
mia sorella, e tutto quel che sento è amore. Non ho mai sentito un
amore più forte,
più
completo e profondo nella vita.
Un
amore talmente grande che non c’è posto
per
la tristezza.
È
l’amore che ha sempre unito me e mia sorella,
dal
primo giorno.
E
che sopravvivrà alla morte.
Rieccomi a parlare di un libro scelto per spuntare il punto di una challenge. Questo chiedeva di leggere un libro di Charlotte Link. Ammetto che non avevo voglia di sorbirmi un mattone di oltre 400 pagine di un'autrice che non conosco pur avendone sentito parlare benissimo, così spulciando Amazon ho visto questo suo volume con pagine inferiori e l'ho preso. Ero consapevole che l'argomento principale del romanzo non era facile da affrontare, anche perché ho avuto esperienza di cancro in famiglia, sapevo a cosa andavo incontro.
Ma
chi ha avuto in famiglia un caso di cancro
mi
può comprendere:
niente
è più come prima.
Il
terrore ti si radica dentro
e
non ti lascia più.
Questa è la storia delle esperienze vissute dall'autrice quando l'amata sorella si ammala di cancoro, della lotta quotidiana contro questo male che non da molte alternative di guarigione e per cui ci si aggrappa anche a speranze effimere.
Ciò che mi ha colpita maggiormente di questa storia è il tono con cui la Link la racconta. Dalle sue parole non percipisco alcuna commiserazione ma, tanto coraggio.
Inoltre è riuscita a rendermi partecipe delle varie fasi inerenti la malattia senza usare termini troppo tecnici, con un linguaggio alla portata di tutti. La descrizione di tutte le sofferenze patite da Franziskas e la scarsa professionalità di alcuni medici sono perfettamente descritte.
La
speranza è capace di scatenare
forze
straordinarie nelle persone.
Secondo
me distruggerla fin dal principio
nel
caso di una malattia grave, molto grave,
è
da sconsiderati.
Ho odiato l'oncologa senza cuore e lo stimato professor B., esempi perfetti di come non deve essere un dottore, dell'indifferenza del personale medico e dei truffatori che approfittano della malattia per lucrare senza sensi di colpa.
Perderò
mia sorella.
Perderò
la persona senza cui
non
riesco a immaginare
di
continuare a vivere.
Ho letto velocemente il romanzo pur mettendolo giù tante volte. Avevo bisogno di staccare un attimo da Franziska anche se volevo fortemente tornare da lei, ero attirata dal proseguio della storia.
Ricorderò sicuramente a lungo le sensazioni che mi ha trasmesso questo libro pur essendo triste, frustrante e deprimente.
Questo libro tocca un argomento che al momento non mi sento di leggere, ma mi piacerebbe leggere qualcosa di questa autrice che ho sentito spesso nominare ;)
RispondiEliminaUn argomento non semplice da affrontare.
Eliminacoinvolgente quindi. Amo la Link ma di questo non ne sapevo nulla
RispondiEliminaUn argomento forte, ma a me è piaciuto
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