Titolo:
Non chiamarmi di lunedì
Editore:
Newton&cCompton
Pag:
320
Data di pubblicazione: 14 marzo 2016
Data di pubblicazione: 14 marzo 2016
Trama
Greta
vive a Milano, Patrik a Roma. Si conoscono quando lei viene
ingaggiata dalla Betapharma, la società di Patrik, per occuparsi di
un ridimensionamento del personale in un periodo di crisi aziendale.
E lui, giovane ingegnere con possibilità di reinserirsi nel mondo
del lavoro, è tra quelli destinati a essere messi in mobilità.
Quando l’ipotesi diventa una certezza, oltre al posto, Patrik deve
dire addio anche alla sua storia d’amore. Greta invece non riesce a
troncare un rapporto che non la porta da nessuna parte: Cris, l’uomo
con cui ha una relazione, ha una moglie e pare proprio non volerla
lasciare. Quando Patrik, ormai fuori dalla Betapharma, decide di
concedersi una pausa e andare a trovare degli amici sul lago d’Orta,
il caso vuole che incontri proprio Greta, quella che aveva
ribattezzato come “la Lady di ferro”…
Primo
romanzo, per me, di questa autrice italiana che ho trovato molto
leggero e scorrevole. Proprio quello di cui avevo bisogno dopo tante
letture più complesse.
L'amore
ha una doppia faccia. Ti porta a toccare il cielo con un dito, ma ti
fa tremare forte per la paura di perdere chi ami. Eppure è meglio
rischiare di essere felici che non provarci affatto.
Greta
e Patrick si conoscono in un momento della vita in cui le loro
relazioni sentimentali non sono al massimo. Greta è l'amante di
Cris, un uomo spostato e Patrik scopre il tradimento della fidanzata
modella.
...dopo
tre anni di relazione sono come una statua di gesso che con
l'incedere del tempo si sgretola e si consuma, ogni giorno, sempre di
più.
Oltretutto
Greta è l'incaricata dell'azienda per mettere in mobilità alcuni
impiegati tra cui proprio Patrik. Una tematica molto attuale
purtroppo, però l'autrice è riuscita a tenere leggero il ritmo
della storia.
Tra
i due sono subito scintille e danno il via ad alcune situazioni
davvero divertenti e spumeggianti.
Per
una volta ho apprezzato sia lei che lui. Cosa strana visto che
difficilmente le protagoniste femminili mi rimangono sempre meno
simpatiche. Greta è una tosta (all'apparenza) e compie il suo lavoro
di taglia-teste senza rimorsi (all'apparenza). Mi è piaciuto come
piano piano scopriamo che persona sia realmente e ho trovato molto
bello il rapporto con la sua assistente.
Patrik
mi fa quasi tenerezza. Non è il solito maschio
che-non-deve-chiedere-mai. È pieno di incertezze e dubbi. Anche se
il suo scatto, un po' troppo maschilista, nei confronti della
spericolatezza di Greta, durante la vacanza sulla neve non mi è
sembrato molto realistico.
Tuttavia
la relazione tra i due cresce con i giusti tempi e da ai due
protagonisti il tempo di guarire le loro anime ferite.
Ho
capito cosa siamo, Greta.
Due
anime fragili che si cercano.
Lo
stile narrativo della Volontè è fresco, scorrevole e romantico, con
un tocco di sensualità per niente volgare che da quell'impronta in
più al racconto.
Un
libro delizioso che si legge in fretta e con dei personaggi davvero
ben sviluppati.
Sembra il genere di romanzo di cui avrei bisogno adesso... leggero e scorrevole!
RispondiEliminaMi piace il fatto che affronti un tema così attuale ma in maniera non catastrofica...
Vorrei riuscire a leggerlo!
Un bacio
Nuovo post sul mio blog!
Ti aspetto da me se ti va!
http://lamammadisophia2016.blogspot.it
Ogni tanto ho bisogno di letture leggere.
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