Autrice: Lidia
Calvano
Casa
editrice: Amazon Publishing
Pagine: 162
Data
di pubblicazione: 4
settembre 2018
Trama
Acca
è un bambino di 10 anni, molto intelligente e con grande senso
dell’umorismo, ed è la spiritosa voce narrante di questa storia,
una storia diversamente gialla.Il rapporto con suo padre è
inesistente, ma con Marta, la sua mamma, vive in tenera simbiosi: lei
è l’unica persona con cui riesce a comunicare, attraverso un
linguaggio che trova gesti e parole nell’empatia che li
unisce.Perché Acca è cieco, muto e gravemente disabile, e Marta gli
dedica ogni momento della sua vita.La routine quotidiana, densa
d’amore e altrettanto complessa, si interrompe improvvisamente
quando Teresa, la sua babysitter, viene barbaramente uccisa. Tutta la
famiglia si ritrova coinvolta nelle indagini e Acca stesso diventa
per l’ispettore Ferrara un prezioso quanto difficile testimone,
depositario di un segreto che non è in grado di raccontare se non
attraverso sua madre. Un segreto che farà di entrambi il bersaglio
dell’assassino.Tra leggerezza e suspense, tenerezza e colpi di
scena il delitto troverà il suo colpevole ma niente sarà più come
prima, né per Acca, né per Marta. Un ciclo si chiuderà, se ne
aprirà un altro.
La
trama mi ha colpita immediatamente quando l'ho letta nella mail di
presentazione speditami da Amazon. Non tanto per la storia in sé ma
per il suo narratore.
Il
protagonista infatti è H un bambino decenne, tetraplegico e cieco ma
dotato di una maturità superiore alla sua età e di una viva
intelligenza. Quando la sua baby sitter Teresa, all'apparenza una
bravissima ragazza, viene uccisa tutta la sua routine quotidiana
viene sconvolta dal terribile accadimento.
Inizialmente
ho pensato di trovarmi di fronte a un thriller psicologico, una
storia angosciante che mi avrebbe sconvolta. Non è stato
propriamente così.
Ho
divorato il libro in pochissimo tempo perché volevo e dovevo
assolutamente conoscere lo svolgersi degli eventi. Infatti,
nonostante, il racconto sia più un mystery che un thriller è stato
difficile capire chi fosse il killer. Personalmente ho sospettato un
po' di tutti perché ognuno aveva i suoi buoni (o cattivi) motivi per
voler uccidere Teresa.
La
cosa che più mi ha intrigata è proprio la narrazione da parte di H
che osserva tutte le cose intorno a lui con vivida curiosità e
attenzione. Conoscere tutto attraverso i pensieri e le sensazioni di
H è stata un'esperienza interessante. Il ragazzino non vive male la
sua condizione, anzi è consapevole dei suoi limiti ma non se ne fa
un problema. Mi è piaciuta moltissimo la sua caratterizzazione.
Non
è, come ho già detto, un trhiller nel senso classico del termine
eppure l'ho trovato comunque intrigante. La parte mystery, poi, è
ben costruita e il mistero intorno all'uccisione di Teresa si dipana
pagina dopo pagina.
Un'ottima
lettura con un finale davvero emozionante.
di questo libro ammetto di aver notato la cover, ma se tu non lo avessi recensito probabilmente sarebbe rimasto li sul fondo. trama davvero interessante e il fatto che ti sia così piaciuto mi spinge a segnarlo in wl.
RispondiEliminaMerita tantissimo e ti innamorerai di H
Eliminacome mi fa piacere leggere le tue impressioni, ce l'ho anche io da leggere e ora non vedo l'ora
RispondiEliminaDavvero una storia ben fatta
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