giovedì 16 marzo 2017

Recensione #54 Non chiamarmi di lunedì by Daniela Volontè


Autrice: Daniela Volontè
Titolo: Non chiamarmi di lunedì
Editore: Newton&cCompton
Pag: 320
Data di pubblicazione: 14 marzo 2016

Trama
Greta vive a Milano, Patrik a Roma. Si conoscono quando lei viene ingaggiata dalla Betapharma, la società di Patrik, per occuparsi di un ridimensionamento del personale in un periodo di crisi aziendale. E lui, giovane ingegnere con possibilità di reinserirsi nel mondo del lavoro, è tra quelli destinati a essere messi in mobilità. Quando l’ipotesi diventa una certezza, oltre al posto, Patrik deve dire addio anche alla sua storia d’amore. Greta invece non riesce a troncare un rapporto che non la porta da nessuna parte: Cris, l’uomo con cui ha una relazione, ha una moglie e pare proprio non volerla lasciare. Quando Patrik, ormai fuori dalla Betapharma, decide di concedersi una pausa e andare a trovare degli amici sul lago d’Orta, il caso vuole che incontri proprio Greta, quella che aveva ribattezzato come “la Lady di ferro”…


Primo romanzo, per me, di questa autrice italiana che ho trovato molto leggero e scorrevole. Proprio quello di cui avevo bisogno dopo tante letture più complesse.





L'amore ha una doppia faccia. Ti porta a toccare il cielo con un dito, ma ti fa tremare forte per la paura di perdere chi ami. Eppure è meglio rischiare di essere felici che non provarci affatto.

Greta e Patrick si conoscono in un momento della vita in cui le loro relazioni sentimentali non sono al massimo. Greta è l'amante di Cris, un uomo spostato e Patrik scopre il tradimento della fidanzata modella.

...dopo tre anni di relazione sono come una statua di gesso che con l'incedere del tempo si sgretola e si consuma, ogni giorno, sempre di più.

Oltretutto Greta è l'incaricata dell'azienda per mettere in mobilità alcuni impiegati tra cui proprio Patrik. Una tematica molto attuale purtroppo, però l'autrice è riuscita a tenere leggero il ritmo della storia.
Tra i due sono subito scintille e danno il via ad alcune situazioni davvero divertenti e spumeggianti.
Per una volta ho apprezzato sia lei che lui. Cosa strana visto che difficilmente le protagoniste femminili mi rimangono sempre meno simpatiche. Greta è una tosta (all'apparenza) e compie il suo lavoro di taglia-teste senza rimorsi (all'apparenza). Mi è piaciuto come piano piano scopriamo che persona sia realmente e ho trovato molto bello il rapporto con la sua assistente.
Patrik mi fa quasi tenerezza. Non è il solito maschio che-non-deve-chiedere-mai. È pieno di incertezze e dubbi. Anche se il suo scatto, un po' troppo maschilista, nei confronti della spericolatezza di Greta, durante la vacanza sulla neve non mi è sembrato molto realistico.
Tuttavia la relazione tra i due cresce con i giusti tempi e da ai due protagonisti il tempo di guarire le loro anime ferite.

Ho capito cosa siamo, Greta.
Due anime fragili che si cercano.

Lo stile narrativo della Volontè è fresco, scorrevole e romantico, con un tocco di sensualità per niente volgare che da quell'impronta in più al racconto.

Un libro delizioso che si legge in fretta e con dei personaggi davvero ben sviluppati.






2 commenti:

  1. Sembra il genere di romanzo di cui avrei bisogno adesso... leggero e scorrevole!
    Mi piace il fatto che affronti un tema così attuale ma in maniera non catastrofica...
    Vorrei riuscire a leggerlo!
    Un bacio

    Nuovo post sul mio blog!
    Ti aspetto da me se ti va!
    http://lamammadisophia2016.blogspot.it

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