Titolo:
Quel fantastico peggior anno della mia vita
Editore:
Einaudi
Pag:
254
Data di pubblicazione: 1 dicembre 2015
Data di pubblicazione: 1 dicembre 2015
Trama
Il
primo giorno di scuola, per Greg, è stato anche meglio del previsto.
Stavolta, se non altro, nessuno gli ha spremuto le bustine di senape
sulla testa. Il suo buonumore, però, dura poco. Il tempo che la
madre torni a casa e gli spieghi che la sua compagna Rachel è
ammalata e che lui dovrà starle vicino. Per uno come Greg, il nerd
piú asociale della scuola, non poteva esserci notizia peggiore. La
sola consolazione è che con lui ci sarà pure il suo amico Earl.
Insieme decideranno di girare un film per lei. Un film che avrà
un'unica, devotissima fan.
Altro
libro iniziato per rispondere all'obiettivo di una delle infinite
challenge a cui partecipo. Ho avuto modo così di leggere una storia
divertente e profonda allo stesso tempo.
Probabilmente
questo libro fa sembrare
la
mia vita piú interessante e piena di avvenimenti
di
quanto non sia.
I
libri ci provano sempre.
Quando
la madre di Greg (il nostro protagonista) scopre che un'amica del
ragazzo, Rachel, è malata di leucemia, costringe il figlio a starle
vicino anche se i due non sono poi così amici.
Dalla
trama mi aspettavo un romanzo alla John Green con il suo “Per colpa
delle stelle”, invece no. Un romanzo originale che, come premette
l'autore stesso, non è la solita storia strappalacrime che parla di
cancro e di morte. Eppure quando si chiude rimane quel senso di
malinconia e perdita, tipico di racconti del genere.
L'autore
ha voluto evitare i soliti stereotipi sulle storie di cancro, sempre
sdolcinate ed emotive, evidenziando invece il lato umoristico.
A
questo punto, se questo fosse un libro normale su una ragazza malata
di leucemia, vi farei una gran tirata sulle cose importanti che
Rachel aveva da dire mentre stava sempre peggio, probabilmente ci
innamoreremmo e poi ci sarebbe qualche momento pieno di romanticismo
e lei alla fine mi morirebbe tra le braccia.
Il
risultato non è male anche se, a volte, ho trovato forzato proprio
questo lato ironico del racconto. Come se volesse divertire troppo il
lettore.
I
personaggi sono stati caratterizzati molto bene e ho adorato Greg.
Sincero fino in fondo, senza nascondersi nel banale perbenismo che
tutti mostrano in situazioni così drammatiche.
Avrei
voluto che conoscerla fosse stata un’esperienza
capace
di infondermi la volontà di migliorarmi. Davvero.
So
che è quello che ci si aspetta
che
accada in questi casi.
Ma
non è andata cosí.
Quando
incontra con Rachel lui cerca di farla ridere, con il suo incessante
e, spesso, fastidioso parlare, anche di cose futili e stupide. Lui
parla e parla perché non sa, o non vuole, ascoltare.
Altro
personaggio fantastico è Earl, migliore amico di Greg, che entra
nella vita di Rachel proprio grazie a lui: divertente e esilarante.
Insieme formano una strana coppia di amici, diversi per molte cose
eppure insospettatamente simili.
Rachel
rimane un po' sotto tono rispetto ai due ragazzi, forse proprio per
questo il libro non mi ha emozionato come avrebbe potuto.
Lo
stile di scrittura è colloquiale e il protagonista si rivolge più
volte al lettore. Alcune scene sono scritte come se fossero la
sceneggiatura di un film e altre come un elenco di cose da fare. Non
mi ha disturbato questo modo di parlarci della storia. L'ho trovato,
anzi, adattissimo al protagonista.
Il
libro è veramente godibile, grazie soprattutto ai due protagonisti
bizzarri, ma anche una storia profonda e coinvolgente.
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