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lunedì 28 aprile 2025

Recensione #1005 Dimmi che non vuoi morire by Stefania Crepaldi

 

Buongiorno, archiviate tutte, o quasi, le feste, arrivo con la recensione del terzo capitolo della serie con protagonista Fortunata, tanatoesteta per lavoro e pasticcera per passione.

Ringrazio Stefania per la copia cartacea del romanzo e le belle parole della dedica.


Autrice: Stefania Crepaldi

Titolo: Dimmi che non vuoi morire

Serie: Fortunata #3

Editore: Salani

Pag:: 295

Data di pubblicazione: 1 aprile 2025

Trama

Chioggia. Mentre la nebbia, con tempismo perfetto, invade la laguna nella notte di Halloween, Fortunata è china su un cadavere. Nessun macabro scherzo però, è soltanto il suo lavoro: sta truccando il viso di un’anziana signora per il funerale che si terrà di lì a poche ore. A dire il vero la ragazza ha sempre desiderato un destino diverso, magari come pasticciera o come cuoca in un grande ristorante, ma suo padre ha bisogno di lei nell’impresa funebre di famiglia e farebbe qualunque cosa pur di rimandare i sogni della figlia. Il giorno dopo, Fortunata riceve una chiamata d’urgenza. Il suo padrino Dante Braghin, colonnello della Guardia di Finanza, deve darle due notizie. La prima: c’è una giovane donna, soffocata nell’incendio di una fabbrica, e vorrebbe che fosse lei a occuparsi del trasporto in ospedale. La seconda, ben peggiore: il loro comune amico, l’agente Vito Sabelli, l’uomo che più volte le ha spezzato il cuore, è di nuovo operativo. Sono i segni inequivocabili che altre disgrazie stanno per scombussolarle la vita, quando il suo unico desiderio sarebbe quello di sfornare pasticcini e rendere felici gli altri. Mescolando le atmosfere cupe del noir con quelle brillanti della commedia, Stefania Crepaldi costruisce un’indagine ricca di sorprese che ha come oggetto i contrasti, le speranze, le insicurezze che accompagnano chiunque cerchi di dare una direzione alla propria esistenza.





In questo terzo romanzo ho ritrovato con piacere il personaggio di Fortunata e l’ambientazione particolare della laguna veneta che io adoro.

Devo dire, che in questo libro l’ho vista più decisa nel cercare di realizzare il suo sogno di diventare una pasticcera. Da ogni sua parola e da ogni suo gesto si comprende benissimo la sua passione culinaria e il desiderio di potersi occupare a tempo pieno a questa attività. Mi è piaciuto inoltre come riesce a tenere testa a suo padre.

Il signor M invece non è migliorato per nulla e continua a compiere azioni davvero sciocche e immature, inconcepibili per un uomo della sua età ed esperienza. Possibile che abbia agito con così tanta leggerezza?

Quello che mi ha stupito di più e non in positivo, e che ho trovato davvero irritante è Vito. Mi sento tradita da lui che era il mio personaggio preferito. (uomini…) Ha delle pretese assurde nei confronti di Fortunata, pretese alle quali lui stesso non è disposto a sottostare (ipocrisia portami via).

Per come sono fatta io ritengo che non si può avere un rapporto serio se non c’è fiducia e sincerità da entrambe le parti.
In questo contesto ho apprezzato sicuramente molto di più Andrea che nonostante tutto si dimostra essere un vero e fidato amico per Fortunata.

Lo stile narrativo di Stefania è oltremodo scorrevole e curato, fattore che non mi sorprende per nulla visto il lavoro che fa.

Un piccolo ma doveroso appunto. Il libro dovrebbe essere accompagnato da almeno un paio di creazioni culinarie di Fortunata... avevo l'acquolina in bocca per tutto il tempo e una lettrice fedele va accontentata!





sabato 19 aprile 2025

Intervista con le vamp...blogger #94

 

 



Buongiorno lettori, pronti a fare scorpacciata di uova e colombe domani? Ma oggi è il giorno della nostra rubrica mensile per cui prestate attenzione ai nostri blog. Il libro più votato è un fantasy di Veronica Roth. Come sarà andata la lettura? Soprattutto Erica, Chiara, Chicca e Alessia la penseranno come me? Come sempre per conoscere le loro opinioni andate sui loro blog.


Autrice: Veronica Roth

Titolo: Quando sei tra i corvi

Editore: Mondadori

Pag: 216

Data di pubblicazione: 21 gennaio 2025

Trama

Il dolore è la vocazione di Dymitr. La sua famiglia appartiene a un'antica stirpe di cavalieri che sacrificano la propria anima per poter uccidere i mostri che popolano il mondo. Ora è chiamato a un'altra missione, più rischiosa, forse mortale: trovare la leggendaria Baba Jaga. Ma per riuscirci sarà costretto a stringere un'alleanza proprio con una delle creature che ha giurato di cacciare. Il dolore è l'eredità di Ala, una zmora abituata a cibarsi della paura degli umani. Ormai non le resta altro che arrendersi alla maledizione che l'ha colpita anni prima e che, insinuandosi nelle sue giornate, le sta rubando la vita, attimo dopo attimo. Quando Dymitr le offre una cura in cambio del suo aiuto, non ha molta scelta né molto da perdere. Insieme, costretti a una corsa contro il tempo, dovranno affrontare un mondo sotterraneo insidioso. Eppure saranno i segreti di Dymitr - e le sue vere motivazioni - ciò che potrebbe davvero mettere a rischio la loro missione. E la loro vita. Con "Quando sei tra i corvi", Veronica Roth costruisce una storia sorprendente e che scorre rapida, attingendo al generoso bacino del folklore slavo. Una storia che fa perno su una domanda fondamentale: è possibile per noi trovare redenzione ed espiazione abbracciando proprio ciò che più temiamo?



L'intervista



A quale genere appartiene il libro?

Il romanzo è un urban fantasy basato sul folklore slavo.


Cosa pensi dei protagonisti?

Dymitr, Ala, Niko sono molto interessanti e ho seguito con piacere le loro peripezie. Vedere come tre caratteri diversi si siano amalgamati così bene mi è piaciuto. Tuttavia manca una caratterizzazione accurata.


Personaggio preferito?

Mi sento di ripetere le parole dello scorso mese... Nessuno in particolare e tutti.


Personaggio più odiato?

Come sopra.


Che emozioni ti ha suscitato la lettura?

Perplessità. Per metà del libro non sono riuscita a entrare nella storia. Dopo ha preso il via, ma la confusione iniziale non è stata del tutto dissipata.


Punti di forza?

Poche pagine. Anche se non tutto viene spiegato al meglio, e le lacune sono tante, non mi ha infastidito più di tanto la brevità del romanzo.


Punti deboli?

Il word building. Avrei voluto che l'autrice avesse dato più spiegazioni sulla costruzione del mondo e sul folklore slavo che non conosco per nulla.


Come hai trovato lo stile dell'autrice?

Sarà la brevità del libro ma la penna della Roth non mi è dispiaciuta per nulla.


È facile entrare in empatia con il protagonista?

Sì e no.


Quale aggettivo descrive meglio il libro?

Strano e interessante.


A chi lo consigli?

Sicuramente i fan della Roth devono leggerlo, chi cerca una storia non troppo prolissa e veloce da leggere.


Quante stelline gli dai?

Nonostante tutti i difetti che ho riscontrato un 3,5 stelline le merita.


Cosa ne pensi della cover?

Penso sia adatta alla storia raccontata.


Citazione preferita?

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Qui sotto il modulo con il solito sondaggio. Dopo due storie così così ho voglia di sorprendermi. Votate bene stavolta! Naturalmente pubblicheremo anche i sondaggi nelle nostre storie di IG.










martedì 8 aprile 2025

Recensione #1004 Spegni la scimmia by Jennifer Shannon

 

Buona giornata oggi vi voglio parlare del nuovo libro che mi ha inviato la Pienogiorno Editore. Lettura perfetta per questo periodo.


Autrice: Jennicer Shannon

Titolo: Spegni la scimmia

Editore: Pienogiorno Editore

Pag: 200

Data di pubblicazione: 19 marzo 2025

Trama

Vi sembra di vivere respirando ansia? Prendere decisioni vi tiene svegli la notte? Vi arrovellate continuamente e vi sentite responsabili per tutto? Controllate cento volte se avete chiuso la porta? Persino il relax pare che vi stressi? Non siete soli: sono condizioni che condividono più della metà dei nostri connazionali, tutti ostaggio della mente scimmia. Si tratta di un concetto millenario che indica quella piccola parte del nostro cervello che reagisce istintivamente in caso di pericolo o minaccia. La mente scimmia non ragiona, non media, non valuta: il suo scopo è salvarci la vita. Il problema è che, nelle persone ansiose, è sempre in allerta, anche in mancanza di grandi e veri pericoli. Il tizio che ci passa davanti al supermercato, il figlio che non risponde a un messaggio o la carica di un orso inferocito sono motivi ugualmente validi per far scattare l’allarme. Come una scimmietta, è perennemente in movimento, vigile, sospettosa. E noi con lei, 24 ore su 24. Ma, come spiega la nota psicoterapeuta Jennifer Shannon, uscire dal ciclo dell’ansia e dello stress è possibile. Con un approccio chiaro e scorrevole ed esplicative illustrazioni di supporto, questo illuminante manuale ispirato alla terapia cognitivo-comportamentale insegna innanzitutto a tenere a bada i tre cibi di cui la mente scimmia è ghiotta, che sono alla base di ogni forma di ansia: intolleranza all’incertezza, perfezionismo, iper-responsabilità. Una volta trovato l’interruttore per spegnere la scimmia, non ci sono limiti a quanto la nostra vita possa ampliarsi e a quanta pace e felicità possano trovare spazio dentro di noi.






Come anticipato il libro che ho appena terminato è arrivato proprio al momento giusto visto che, proprio in questo periodo della mia vita sto avendo parecchi problemi legati all'ansia. Una situazione che sembra non avere uno sbocco nonostante ce la stia mettendo tutta per mettere a dormire la mia parte ansiosa.

Tornando al libro, leggendolo ho capito molte cose su di me e sulla mia Scimmia personale. L'ho trovato uno tra i manuali più interessanti tra quelli che ho letto ultimamente. Soprattutto perché è capitato al momento giusto.

Innanzitutto mi è piaciuto lo stile dell'autrice, uno stile leggero composto di parole semplici e concetti spiegati benissimo. Ho scoperto i vari aspetti dell'ansia, alcuni neanche li conoscevo e sono riuscita a inquadrare il mio “tipo”. Una di quelle volte in cui sono felice di non essere in cima alla classifica, per fortuna non sono tra le persone “iper-ansiose” Enjoy! Mi sono divertita molto a rispondere a tutti i vari test proposti nel libro. I vari risultati sono stati decisamente interessanti. Molti dei miei stati ansiosi sono causati dall'incertezza. Quell’incertezza che è protagonista indiscussa in questi giorni nella mia vita. (La mia “scimmia” in questo periodo ha fatto una bella abbuffata, ma non con chili e chili di banane, bensì con chili e chili del mio fegato).

Il libro e i consigli dell'autrice mi hanno aiutato, ma non sono ancora riuscita a risolvere. (Non sono ancora riuscita ad ingabbiare la mia Scimmia.) Tuttavia dopo aver letto questo libro mi sento più positiva e ho più fiducia nei miei mezzi se in futuro dovesse (speriamo di no) presentarsi qualche situazione strana che potrebbe scatenare la mia Scimmia.






lunedì 31 marzo 2025

Recensione#1003 La felicità nei giorni di pioggia by Imogen Clark

 

Buongiorno torno stamattina con una nuova recensione per un romanzo inviatomi dalla Pienogiorno Editore che non si è rivelato quello che mi aspettavo…


Autrice: Imogen Clark

Titolo: La felicità nei giorni di pioggia

Editore: Pienogiorno Editore

Pag: 397

Data di pubblicazione: 5 marzo 2025

Trama

Tutti riescono a brillare quando il sole splende. Il segreto, figlia mia, è riuscire a spremere gocce di splendore dai giorni di pioggia.

Romany ha da poco compiuto diciott’anni ed è sul punto di muovere i primi passi nell’età adulta quando si ritrova improvvisamente sola senza sua madre, Angie, l’unico genitore che abbia mai conosciuto, portata via da un male repentino. Nella sua lettera di commiato, consegnata a un avvocato, Angie ha incaricato i suoi più cari amici di prendersi cura della figlia durante il suo ultimo anno di scuola superiore. Ognuno dei quattro tutori possiede una visione della vita che la donna vuole lasciare a Romany come eredità: c’è Tiger, l’eterno giramondo; Leon, timido e pratico, con il suo genio musicale inesplorato; e Maggie, brillante e sicura di sé, che si identifica a tutto tondo con la sua professione. Tutti loro si conoscono fin dai tempi dell’università. Ma la quarta tutrice, Hope, è invece un mistero di cui non avevano mai sentito parlare prima… È l’inizio di un viaggio in cui ciascuno dovrà fare i conti con il dolore della perdita, con l’incredulità, con fantasmi del passato da affrontare e misteri da dipanare. E mentre ognuno sfida le proprie paure, a volte vincendole, a volte scendendoci a patti, Angie, quella che vedeva più lontano di tutti, insegna loro che ci vuole una tribù per crescere, se stessi e pure una bambina.

Un romanzo di straordinaria intensità emotiva, una toccante lezione di vita, che testimonia che il segreto della felicità non è un’esistenza perfetta, ma riuscire a spremere gocce di splendore anche dai giorni di pioggia.




Da come viene presentata questa storia mi aspettavo una cosa completamente diversa. Mi aspettavo leggere un racconto straziante e strappalacrime, invece non è stato così. Le emozioni ci sono state eccome, ma non quelle che mi aspettavo – mi aspettavo di consumare fazzoletti a gogo – eppure non mi è dispiaciuto perché in ogni caso è stata una lettura emozionante.

Nel complesso l'ho trovata una storia bella, positiva fatta crescita, di amicizia e di amore, non per forza quello romantico. Inoltre ho amato le due protagoniste principali.

Ma cominciamo dall'inizio! Il libro si apre con la scena della lettura de testamento di Angie con il quale la donna, appena deceduta, affida sua figlia Romany, quasi diciottenne, ai suoi quattro più cari amici: Maggie Leon Tiger e Hope. La donna è sicura che ognuno di loro potrà insegnare alla sua ragazza un qualcosa di importante. I quattro sono completamente diversi tra loro e con concezioni di vita spesso opposte.

Dopo un pranzo di confronto, tra i tutori, il racconto scivola nel passato e ci fa conoscere meglio Maggie ed Angie. Vedremo come il rapporto si è evoluto negli anni sia tra le due donne che con gli altri tre soggetti. L’autrice punta i riflettori solo su Angie e Maggie mentre Tiger, Leon e Hope che rimangono molto sullo sfondo, ho patito molto questa scelta perché avrei davvero voluto sapere molto di più su questi personaggi.

Personalmente sono caratterialmente molto vicina a Maggie, la cui vita deve scorrere su binari predefiniti e ben oliati, eppure la mia preferita è stata Angie. Lei vive la vita alla giornata senza nessun pensiero per il futuro. Proprio per questo è quella che ha compiuto la crescita migliore. Come dicevo ho conosciuto poco gli altri personaggi e, fino a poco prima della fine, non ho capito il ruolo di Hope in tutto questo.

Il romanzo mi ha coinvolta moltissimo, tanto che avrei voluto poter prolungare la lettura. Se l’autrice avesse sviluppato molto di più gli altri personaggi avrei avuto tanti altri capitoli in più da leggere. La storia di Maggie e Angie mi ha davvero incuriosita e affascinata.

Vi starete chiedendo come mai non abbia dato il punteggio pieno a questa storia che mi ha così affascinato…. Ve lo dico subito... Il finale! Ho trovato che questo finale che non si adattasse pienamente alla storia, l’ho trovato troppo affrettato, troppo semplice. A parte questo è una storia che merita di essere letta. 







mercoledì 19 marzo 2025

Intervista con le vamp...blogger #93

 



Buon mercoledì! Oggi è il giorno della nostra rubrica mensile. Il libro che avete scelto per questo mese è un genere che a me piace molto, anche la sua autrice rientra tra le mie preferite. Come sarà andata la lettura? Soprattutto Erica, Chiara, Chicca e Alessia avranno avuto le mie stesse impressioni? Come sempre per conoscere le loro opinioni andate sui loro blog.


Autrice: Ali Hazelwood

Titolo: Deep end

Editore: Sperling & Kupfer

Pag: 464

Data di pubblicazione: 4 febbraio 2025

Trama

Scarlett Vandermeer ha sempre nuotato controcorrente. Studentessa del terzo anno a Stanford, si sta concentrando sull'ammissione alla facoltà di Medicina mentre si riprende dall'infortunio che ha quasi messo fine alla sua carriera di tuffatrice dalla piattaforma. Non ha tempo per le relazioni - o almeno questo è quello che ripete a sé stessa. Anche Lukas Blomqvist vive di disciplina. Campione del mondo e capitano della squadra di nuoto, è così che vince medaglie d'oro e batte ogni record: massima concentrazione, a ogni bracciata. A prima vista, fuori dalla piscina, Lukas e Scarlett non hanno nulla in comune, se non la passione per l'acqua. Ma per pura combinazione, i due vengono a conoscenza di un «segreto» che condividono e che è difficile da ignorare quando finiscono a lavorare insieme allo stesso progetto di biologia. E così, mentre la pressione per le Olimpiadi cresce, anche l'attrazione tra loro aumenta. Stare lontana da Lukas diventa impossibile e Scarlett si rende conto che il suo cuore potrebbe affondare in acque pericolose...


L'intervista



A quale genere appartiene il libro?

Deep End è un romance ambientato nel mondo del nuoto e dei tuffi.


Cosa pensi dei protagonisti?

Ho avuto un rapporto conflittuale con loro. Li ho odiati e amati. Scarlett non mi sembrava poi così presa da Lukas e dava troppa importanza al parere dell'amica Pen sulla relazione che si stava creando. Lukas è buon personaggio ma che non è riuscito a conquistarmi del tutto.


Personaggio preferito?

Nessuno in particolare e tutti.


Personaggio più odiato?

Come sopra.


Che emozioni ti ha suscitato la lettura?

Delusione. Mi aspettavo molto di più dal libro: più humor, più coinvolgimento... invece sono rimasta molto fredda e distaccata.


Punti di forza?

Lo stile della Hazelwood che rimane comunque scorrevole e coinvolgente e i capitoli brevi che non hanno appesantito la lettura.


Punti deboli?

Per me è stata la storia nel suo complesso che non è riuscita a coinvolgermi come speravo.


Come hai trovato lo stile dell'autrice?

Scorrevole e coinvolgente.


È facile entrare in empatia con il protagonista?

Come ho detto prima: non del tutto. Almeno per me.


Quale aggettivo descrive meglio il libro?

Freddo.


A chi lo consigli?

Una lettura imperdibile per gli amanti della Hazelwood ma non il libro con cui conoscerla.


Quante stelline gli dai?

Sono indecisa tra le 3 stelle e le 3 stelle e mezzo. Propendo più per la prima opzione.


Cosa ne pensi della cover?

Anche qui non mi piace del tutto.


Citazione preferita?

Oddio sono i Bangtan Boys?” Lo so che non è una citazione ma la ARMY che è in me esulta ogni volta che si parla di loro!



Qui sotto il modulo con il solito sondaggio. Spero che il libro di Aprile sia migliore. Votate responsabilmente!!! Naturalmente pubblicheremo anche i sondaggi nelle nostre storie di IG.









giovedì 27 febbraio 2025

Recensione #1002 Donne che non si amano abbastanza by Susan Nolen-Hoeksema

 

Buongiorno, l'ultima recensione del mese è dedicata a un libro di cui mi ha gentilmente omaggiata la Pienogiorno editore.


Autrice: Susan Nolen-Hoeksema

Titolo: Donne che non si amano abbastanza

Editore: Pienogiorno Editore

Pag: 336

Data di pubblicazione: 19 febbraio 2025

Trama

«Il nuovo bestseller dell’autrice di Donne che pensano troppo: un caso editoriale mondiale che libera il potere che è in noi»

- Elle

Noi donne spesso non ci amiamo abbastanza.

Siamo troppo dure con noi stesse o ci scervelliamo ad analizzare ogni singolo difetto.

Ci preoccupiamo per mille cose e raggiungiamo livelli di rovello interiore che nessuno riesce a immaginare.

Sono una buona madre?

Una buona compagna?

Sono brava nel mio lavoro?

Ma un modo per spezzare questo circolo vizioso c’è: riscoprire e usare i nostri peculiari e unici poteri.

Intrecciando ricerche rigorose e storie vere, la psicologa Susan Nolen-Hoeksema, autrice del clamoroso bestseller internazionale Donne che pensano troppo, spiega come valorizzare i punti di forza che non sappiamo di avere: forza mentale, un senso di identità solido ma flessibile, eccezionale intuizione emotiva e capacità relazionale. Combinati tra loro, questi poteri possono renderci straordinariamente più forti e brillanti in tutto ciò che facciamo.

Un libro rivoluzionario che con chiarezza e semplicità insegna ad affinare le abilità femminili e a usarle in ogni ambito: in famiglia, nelle relazioni, sul lavoro, in società. Per perseguire i nostri sogni e lasciare intorno a noi il nostro segno luminoso mentre viviamo pienamente e felicemente la nostra vita.





Donne che non si amano abbastanza è un manuale di Self help, genere che ultimamente sto leggendo con piacere e che intervalla le altre tipologie di romanzi che di solito accompagnano le mie ore di lettura.

Il volume prende in esame la donna e il suo non amarsi del tutto in favore del benessere familiare. Retaggio del passato, ove la donna era vista solo come angelo del focolare e i cui compiti dovevano limitarsi a “faccende da donne” ovvero occuparsi della famiglia e “obbligandola” a sminuirsi anche di fronte a situazioni che, a conti fatti, riesce a risolvere come e meglio di un uomo.

Quello che ho apprezzato maggiormente del libro è che, nonostante la mia età e la sicurezza nei miei mezzi che ho acquisito in questi anni, ho capito che ho ancora molto da imparare. Devo lavorare molto su me stessa e sulla determinazione che metto per superare i momenti più difficili. Insomma sono ancora in costruzione, non sono finita e come me tantissime donne. Siamo in continuo mutamento, siamo come le rocce che vengono erose dal tempo e dalle intemperie, cambiando sempre forma.

Altro fattore che mi è piaciuto molto è come l’autrice, attraverso esempi di vita vera, accaduti a lei o a sue conoscenze, riesce ad essere ancora più incisiva nelle sue teorie.

Un libro che consiglio a tutte le donne che non sono consapevoli delle proprie capacità, e anche a chi lo è perché non si smette mai di imparare!






venerdì 21 febbraio 2025

Intervista con le vamp...blogger #92

 


Buon venerdì, in ritardo ma sempre presenti per la nostra storica rubrica mensile che ci fa leggere lo stesso libro. Libro più votato nel mese scorso è una bella favola oscura che mi ha fatto passare bei momenti di lettura. Questo mese oltre alle solite blogger Erica, Chiara e Chicca, si aggiunge (con nostro grande piacere) Alessia!!! Come sempre per conoscere le loro opinioni andate sui loro blog.


Autrice: T. Kingfisher

Titolo: Nettle and Bone. Come uccidere un principe

Editore: Mondadori

Pag: 31

Data di pubblicazione: 8 ottobre 2024

Trama

Marra è la più giovane fra le tre figlie del sovrano del Regno del Porto. Insieme alle sorelle, Damia e Kania, ha il dovere di salvaguardare la pace nel proprio paese, stretto nella morsa dei nemici che premono ai confini. Per scongiurare ogni rischio di scontro e assicurarsi l'alleanza del Regno del Nord, Damia viene data in moglie al principe Vorling. Poco tempo dopo, però, il corpo esanime della principessa viene riportato a casa. Dicono sia morta in seguito a una caduta, che sia stato un incidente, ma Marra non può crederci. Così, quando Vorling sceglie Kania come sua nuova sposa, Marra, pervasa da un senso di terrore, decide che questa volta non resterà ferma a guardare. Ucciderà il principe. Si mette quindi in cerca della magia più potente che quella di una Vocedombra, una strega in grado di comunicare con l'aldilà. Per raggiungerla, Marra dovrà attraversare la temibile Terra Riarsa, una distesa di chilometri avvolta nelle tenebre e devastata dalla siccità, e, per ottenere il suo aiuto, dovrà portare a termine tre compiti apparentemente cucire un mantello di ortiche, resuscitare un cane da un mucchio d'ossa e catturare un raggio di luna. Ma, a guardarla meglio, la Vocedombra non sembra che una vecchina con uno strambo senso dell'umorismo, che si rifiuta peraltro di partire senza la sua gallina, una bestiola piuttosto invadente che dicono sia anche posseduta da un demone. Canedossa è un amico fidato, ma fa spavento a chiunque lo incontri. E Marra è solo una principessa che si sta improvvisando eroina. Riuscirà questa banda sgangherata a portare a termine la missione? T. Kingfisher rende omaggio agli elementi tradizionali del fantasy e della fiaba, e, allo stesso tempo, li sovverte, rileggendoli in chiave dark e ironica. Una storia originale, tenera e avventurosa che ci ricorda che gli eroi possono assumere diverse forme, che le streghe non sono sempre del tutto cattive, e che ognuno ha il diritto di scegliere il proprio lieto fine.



L'intervista



A quale genere appartiene il libro?

Questo romanzo rientra sicuramente nel fantasy essendo una fiaba dark con elementi fantastici.


Cosa pensi dei protagonisti?

Amati tutti, dal primo all’ultimo. Marra la giovane sorella che cerca di salvare la maggiore Kania da morte certa;, Vocedombra, la misteriosa strega; il demone pollo che appartiene alla stessa; Canedossa, il cucciolo di Marra; Finder il guerriero e la Fata Madrina di Marra. Davvero un cast di personaggi molto interessante e ben amalgamato.


Personaggio preferito?

Senza nulla togliere agli umani della storia il Demone pollo e il Canedossa sono i miei preferiti!


Personaggio più odiato?

Anche se scontato ho odiato il principe Vorling.


Che emozioni ti ha suscitato la lettura?

Sorpresa. Era da un po’ che non trovavo letture appassionanti e questa è arrivata nel momento perfetto.


Punti di forza?

La storia interessante, il mondo creato dall’autrice e i personaggi.


Punti deboli?

Una pecca che ho trovato è l’età della protagonista Marra che non mi ha dato l’idea di corrispondere ai suoi atteggiamenti.


Come hai trovato lo stile dell'autrice?

Scorrevo e coinvolgente.


È facile entrare in empatia con il protagonista?

Nonostante il fatto dell’età, non ho avuto problemi a empatizzare con Marra.


Quale aggettivo descrive meglio il libro?

Coinvolgente.


A chi lo consigli?

Trovo che potrebbe essere la lettura giusta per chi cerca una favola, con riferimenti ad altre storie classiche, ma con quel tocco di dark che non dispiace per nulla.


Quante stelline gli dai?

Per me merita 4,5 stelle.


Cosa ne pensi della cover?

Carina ma non l’avrei mai letto per essa. Per fortuna sono andata oltre la copertina.


Citazione preferita?

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Qui sotto il modulo con il solito sondaggio. Scegliete per noi una buona lettura per Marzo! Naturalmente pubblicheremo anche i sondaggi nelle nostre storie di IG.