giovedì 15 giugno 2023

Recensione #938 Le bugie della nostra vita by Mikita Franko

 



 Buona giornata oggi si parla di un libro che ritengo perfetto per questo periodo che è il mese del Pride. Ho trovato una storia, intensa e delicata al tempo stesso, che mi ha colpita in svariati modi.

 Ringrazio Mondadori per la copia digitale e spero che porti anche il libro successivo.


Autore: Mikita Franko

Titolo: Le bugie della nostra vita

Editore: Mondadori

Data di pubblicazione: 13 giugno 2023

Pagine: 300

Trama

Mikita ha solo cinque anni quando muore la sua mamma. Da quel momento, va a stare dallo zio Slava, nella casa in cui il giovane abita insieme al compagno, Lev. La convivenza non parte col piede giusto, ma piano piano i tre diventano una vera famiglia. I problemi cominciano con l'inizio delle scuole elementari, perché per nessun motivo Miki dovrà raccontare il loro segreto. Nessuno dovrà mai sapere che è stato cresciuto da una coppia gay. Nella Russia di Putin, infatti, la diffusione di questo dettaglio metterebbe a rischio il loro nucleo famigliare. A lungo andare, però, questa girandola di bugie travolge Miki portandogli via la spensieratezza. Crescendo, diventa un adolescente rabbioso, aggressivo, cade in depressione. Quando poi si rende conto di essere attratto dai ragazzi, gli sembra di vivere un sta diventando la prova vivente di quanto sostiene la propaganda del regime, ovvero che le coppie omosessuali crescono figli omosessuali. Ci vorrà tempo, e tanti fallimentari tentativi di innamorarsi delle ragazze, prima che Mikita faccia pace con se stesso e con la propria sessualità... Le bugie della nostra vita è un romanzo intenso che punta dritto al cuore raccontando senza ipocrisie una storia estremamente attuale con uno stile fresco e brillante che regalerà al lettore non poche risate.




Ieri ho pubblicato la recensione di un libro che ho valutato con il punteggio pieno e non mi sarei aspettata di portarne un'altra con la stessa valutazione. Eppure Mikita, protagonista e autore, del romanzo di oggi mi ha incantata.

Miki è un bambino quando perde sua mamma e viene affidato allo zio Slava. Slava è gay e vive con l’amore della sua vita, Lev, in una Russia che non accetta le coppie omosessuali. Da qui derivano tutta una serie di situazioni particolari che Miki vivrà sulla sua pelle.

Il libro è autobiografico, infatti l'autore parla della sua infanzia e lo fa con gli occhi di un bambino che esprimono perfettamente tutte le sensazioni che lui sta provando. Le incertezze, le paure, i dubbi e le mille domande che attraversano la mente di Miki sono rese perfettamente. Il tutto è naturale visto che vive con una famiglia inusuale, non regolare, diversa in un paese, come la Russia, che è oltremodo contrario a questo tipo di relazione.

Ho amato tantissimo Miki, avrei voluto stargli accanto e osservarlo crescere, abbracciarlo e dirgli che tutto sarebbe andato bene. Ho sofferto con lui durante l'adolescenza zeppa di altre e più grandi paure.

Mi è piaciuto tantissimo il suo rapporto con Lev, forse molto più di quello con suo zio Slava il cui effetto era dato per scontato. Ma Lev con la sua apparente freddezza e rigidità è quello che mi ha colpita maggiormente. Come dice Slava, in un determinato momento, Lev e Miki si assomigliano, hanno lo stesso tipo di carattere, sono testardi, impuniti eppure il sentimento che c’è tra loro è bellissimo e vero. Come tra un padre e suo figlio.

Ho trovato la penna dell'autore veramente delicata nel raccontare una storia per niente semplice, una storia che poteva diventare un mattone pesante e cupo. Al contrario, nonostante non siano una storia allegra o divertente o frizzante, è riuscita comunque a trasmettermi delle belle sensazioni, positive e solari. Ero addolorata da tutti i sentimenti che provava Miki, ma al contempo non ero triste. Non so come spiegarmi meglio.

Un romanzo che non mi aspettavo avesse un tale impatto su di me! Bellissimo!!!

Voglio il secondo capitolo per controllare come stanno andando le cose al mio piccolo Miki.






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