venerdì 12 novembre 2021

Recensione #722 La stanza delle illusioni by Diego Pitea

 


Buongiorno, vi porto oggi un nuovo review party di un romanzo pubblicato in questi giorni da una piccola casa editrice italiana: Altre Voci Edizioni che ringrazio per la copia digitale del libro.


Autore: Diego Pitea

Titolo: La stanza delle illusioni

Editore: Altre Voci Edizioni

Pag:: 320

Data di pubblicazione: 12 novembre 2021

Trama

Roberto Calli, noto avvocato penalista di Roma, si rivolge a Richard Dale, psicologo con la sindrome di Asperger e già collaboratore della Polizia in diverse indagini, per sottoporgli un problema: al suo assistito, un finanziere di nome Cesare Borghi dal passato avvolto nel mistero, vengono indirizzate delle lettere anonime nelle quali si preannuncia la sua morte. Sembra un caso banale e Richard è restio ad accettare ma, prima di congedare Calli, nota un’incongruenza: l’indirizzo nelle buste è scritto a mano e la scrittura sembra quella di un bambino. Troppi elementi strani per una mente sempre alla ricerca di misteri come la sua. Parte così un caso che lo porterà in una villa sulle Dolomiti insieme a perfetti sconosciuti e all’interno della quale accadranno avvenimenti sconcertanti e inspiegabili: un uomo che cammina in piena notte con una scala in mano, un anello con un’iscrizione misteriosa, un ritaglio di giornale di trent’anni prima, un quadro famoso che sembra celare un segreto. Non ultima, la sfida intellettuale più ardua per un investigatore: un omicidio compiuto in una camera chiusa dall’interno. Sono questi gli enigmi con i quali dovrà scontrarsi Richard Dale per venire a capo di un caso che sembra uscito direttamente dalle pagine di un libro di Agatha Christie.




Dopo aver trascorso i mesi passati leggendo libri fantasy ho deciso di tornare a quello che è il mio genere preferito: il thriller. Quando mi è stata proposta la lettura di questo romanzo ho accettato subito convinta di trovarmi tra le mani la storia che cercavo. Non è stato esattamente così, anche se a conti fatti si è trattato di un giallo.

Il protagonista è Richard Dale, uno psicologo che viene assunto, attraverso l’avvocato Calli, da Cesare Borghi. L'uomo è un malavitoso a cui sono state spedite delle misteriose lettere di minacce.

Devo dire che il protagonista mi è piaciuto e l’ho trovato ben sviluppato. Soprattutto mi sono piaciute la sua mente, le sue elucubrazioni, le sue deduzioni, e il suo occhio per i particolari. Però devo dire che non si percepisce molto la sua Sindrome di Asperger e questo tratto del suo carattere poteva essere approfondito maggiormente.

Purtroppo ho trovato gli altri personaggi poco incisivi. Almeno per me sono rimasti molto in ombra pur essendo presenti nella narrazione. Nessuno di loro mi ha colpito in modo particolare e ho osservato le loro azioni come coperte da una patina opaca. Non so spiegare meglio la mia sensazione.

Il mistero che è al centro del romanzo è ben strutturato e ho apprezzato i vari incastri e i colpi di scena. Mi piace quando le storie sono così contorte e non fanno capire subito chi potrebbe essere il colpevole, chi potrebbe avere fatto una determinata cosa. Quindi essere lì e cercare di risolvere questo rompicapo sciogliendo tutti i nodi che lo costituivano ha occupato molto piacevolmente il momento della lettura.

Inutile dire che ho trovato l'epilogo perfetto dove tutto ha una risposta. Anche una minuscola zanzara...




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