Autrice: Rossella Boriosi
Titolo: Nega, ridi, ama. Diario tragicomico di una menopausa
Editore:
Giunti
Data di pubblicazione: 14 settembre 2016
Pagine: 256
Prezzo Amazon: 1,99
Data di pubblicazione: 14 settembre 2016
Pagine: 256
Prezzo Amazon: 1,99
Trama
A
49 anni, dopo aver rilevato mutazioni sospette nel suo corpo,
Rossella si presenta dal ginecologo. È vittima di affanno,
instabilità umorale, gonfiori addominali, imbarazzanti sbalzi di
temperatura basale. Candida ma sicura, ritiene di essere incappata in
una drammatica gravidanza tardiva. Sarà il dottore, con tocco cauto
da artificiere, a metterla di fronte alla verità: non si tratta
affatto di un figlio in arrivo, ma delle avvisaglie della menopausa.
A Rossella non rimane che prenderne coscienza. Con un gruppo di
amiche - che sono proprio quattro, un Sex and the City da bar
dell'angolo - dà il via all'elaborazione del lutto, seguendo le fasi
teorizzate da Elisabeth Kübler-Ross: 1. negazione; 2. rabbia; 3.
negoziazione; 4. depressione; 5. accettazione; 6. rinascita. Il
processo è comicamente turbolento, e per questo tanto liberatorio.
Da Rossella e dalle amiche non resta che imparare, ridendo, che la
condivisione e l'ironia sono il miglior metodo per accettare
l'inevitabile. E trarne il meglio.
Una
vita vissuta per sottrazione non è vita.
Non
per me.
Non
alla mia età.
Questo
libricino mi è stato consigliato da due care persone la divina
Libridinosa e la mia adorata proffy (tu sai chi sei). Visto il momento particolare che
sto attraversando proprio ora.
A
prima vista, la storia di Rossella e delle sue tre amiche può
sembrare una lettura molto leggera e spensierata, ma si nasconde
molto di più dietro quella copertina così Rosa!
Non
siamo le ragazze di Sex and the City, assolutamente no. Non siamo
casalinghe disperate, né mamme imperfette, né qualunque altro
gruppo di donne che si sia mai trovato seduto al tavolo di un bar in
numero di quattro.
L'autrice,
con tono semplice e ironico, tocca uno degli argomenti più ostici
per una donna: la menopausa.
La
menopausa è un piccolo lutto, segna il momento in cui età
anagrafica ed età percepita vanno fuori sincrono. Il mondo attorno a
noi inizia a mandare segnali inquietanti...
Per
me è stata una lettura davvero divertente e illuminante al tempo
stesso. Nonostante io sia molto diversa dalla protagonista per molti
suoi atteggiamenti e idee, non ho potuto fare a meno di trovare,
tuttavia, tante cose in comune con lei. Una cosa sorprendente.
La
cosa peggiore è quando ti percepisci giovane e non lo sei più.
Quando pensi, parli e agisci come se fossi ancora una ragazza, quando
hai quelle insicurezze e quelle paure che sono tollerate in chi
debutta nella vita adulta e non in chi nella vita adulta ci sguazza
già da un pezzo. La cosa peggiore non è avere un corpo diverso da
quello che si credeva, ma avere atteggiamenti, pensieri e sentimenti
inadeguati per la propria età.
Alcune
delle situazioni che Rossella descrive sembrano proprio le mie. Ciò
che mi accade, ciò che mi spaventa in questo momento.
La
vita ha preso il suo corso, ma da qualche parte dentro di te hai
conservato i sogni della giovinezza illudendoti che prima o poi li
avresti realizzati. Poi arriva lo stop, e devi accettare il fatto che
quelle speranze rimarranno tali. Hai fatto altro, certo, e per
validissimi motivi, ma l'amarezza rimane.
Lo
stile leggero con cui è scritto questo romanzo-biografia-manuale
riesce a sdrammatizzare su questa cosa che terrorizza tutte noi
donne. A me, personalmente, ha fatto riflettere tantissimo e
comprendere cose che, finora, mi spaventavano.
Un
libro che consiglio a chi si sta avviando verso la menopausa in modo
da non vederla più come un lutto ma come una nuova rinascita.
Bellissima recensione!
RispondiEliminaGrazie di tutto(anche per "tu sai per cosa"😉)
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RispondiEliminada tenere presente per il futuro, ora non mi va ma me ne avete parlato tutte troppo bene
RispondiEliminaDevi leggerlo!
EliminaCiao! Volevo ringraziarti per questa recensione così accurata. È sempre confortante sentirsi "capite", specialmente quando si attraversano periodi di grande smarrimento. Mia sorella mi ha fatto notare che nel libro mancano donne senza figli. Ha ragione. Nonostante non sopporti la narrazione bambinocentrica, non sono riuscita a evitare di mettere in scena donne circondate da ragazzini di varie età. Il proposito per il prossimo romanzo sarà proprio questo: parlare di donne senza tirare in ballo la maternità. Olè!
RispondiEliminaAspetterò con curiosità il tuo nuovo libro! E ho già preso anche L'ultima volta che ho avuto sedici anni!
EliminaCe l' ho anche io "L'ultima volta che.."😉
EliminaVolevo ringraziare la sorella dell' autrice.
Io ad esempio ho preferito non regalare il libro a mia sorella, proprio perché si sarebbe ritrovata in molti punti ma avrebbe sofferto nel non potersi raffrontare nella parte della mamma.
Comunque libro godibilissimo, complimenti!!!
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