domenica 24 giugno 2018

Recensione #14 LE NOTTI DI SALEM di STEPHEN KING by Antonia



Autore: Stephen King
Titolo: Le notti di Salem
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: prima edizione 1979
Pagine: 656
Trama

Una casa abbandonata, un paesino sperduto, vampiri assetati di sangue. Quando il giovane Stephen King decise di trapiantare Bram Stoker nel New England sapeva che la sua idea, nonostante le apparenze, era buona, ma forse neanche la sua fervida immaginazione avrebbe saputo dire quanto. Era il 1975 e, da allora, il racconto dell'avvento del Male a Jerusalem's Lot, meglio conosciuta come 'salem's Lot, non ha mai cessato di terrorizzare milioni di lettori, consacrando il suo autore come maestro dell'horror. Questo piccolo classico contemporaneo viene ora riproposto in un'edizione illustrata arricchita da una nuova introduzione, due racconti e un sostanzioso apparato che raccoglie le pagine eliminate nella stesura finale.



Lo scrittore Ben Mears torna a ‘Salem’s Lot, il paese dove ha trascorso la prima parte della sua infanzia. Si trova in un momento di crisi professionale
(“come sono andati i suoi libri, bene?” gli chiede un personaggio
“il primo sì” risponde lui)
e personale – la cui natura scopriremo presto – e spera di trovare un po’ di serenità nel vecchio paese. Per usare le sue parole, anche se la magia se ne è andata da un pezzo dalla sua vita, un po’ di essa è rimasta proprio lì, a Salem’s Lot.
Chissà, magari quanta ne basta per scrivere un libro su Casa Marsten, la tetra dimora che incombe su ‘Salem ‘s Lot come “un faro di tenebra” e dove Mears ha vissuto (o forse solo sognato) una terrificante esperienza infantile. Il romanzo che Ben progetta è un romanzo sul ritorno ciclico del male, come Ben spiega a Susan, la ragazza di cui si sta innamorando.
Ma non tutta la magia è bianca e l’intero paese sta per scoprirlo.
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Qui la storia è veramente terrificante e il mostro (Barlow) è davvero spaventoso, capace di compiere atti sanguinosi con estrema lucidità.
King riesce ad accerchiarti e penetrare nei meandri più bui del tuo cervello per risvegliare paure oscure che nemmeno sapevi di temere.
E' una storia di terrore... Una storia di vampiri come poche..
Vampiri che ingannano e ammaliano. Incubi notturni che chiedono di essere invitati in casa per poi sfamarsi. Vampiri che temono le croci e l'acqua santa e possono essere uccisi con un paletto ben appuntito... e con la fede.
Crudeli e spietati vampiri capaci di tutto...
Allo stesso tempo, un romanzo sulla vita di paese (“Peyton Place con i vampiri” la definisce l’autore) che il lettore non farà fatica a riconoscere come propria. Anche se si trova dall’altra parte dell’Oceano. O là dove rimane un po’ di magia, nera o bianca.
In una parola, un classico rinnovato.
King lascia il finale incompiuto ma si riesce a immaginare la missione che avranno i superstiti. E' una storia bellissima in cui non si è spettatori ma si entra a far parte del gruppo (almeno a me fa questo effetto), si vive l'angoscia accanto ai protagonisti, il dubbio, la sofferenza davanti alla morte di chi si ama, e la rabbia.



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