Titolo:
La carezza leggera delle primule
Editore:
Sperling & Kupfer
Data di
pubblicazione: 7 ottobre 2014
Pagine:
258
Trama
L'aria
è gelida, a ricordare che l'inverno non è ancora finito. Un cielo
plumbeo incornicia i pensieri di Claudia. Il sole sarebbe stato fuori
luogo, nel giorno del funerale di sua madre. Lacrime, formalità,
pratiche da sbrigare: il triste copione va in scena. Ma qualcosa di
insolito accade quel pomeriggio stesso, quando Claudia riceve una
strana busta accompagnata dalla lettera di una sconosciuta. La donna
le affida un manoscritto inedito, una storia straordinaria di cui la
ragazza, aspirante scrittrice, potrà servirsi per arrivare al
successo. Clorinda è ricoverata in una casa di riposo. Ormai la sua
vita è quasi tutta alle spalle, così almeno credono gli altri. Ma
lei nasconde un segreto che è arrivato il momento di svelare. Una
vicenda che ha radici molto lontane, nel giorno in cui Clorinda ha
sfidato il proprio destino, scampando alla morte. Per farlo, si è
servita di un vecchio quaderno di ricette appartenuto a una donna
accusata di stregoneria, e ha attirato su di sé una terribile
condanna. Ora, dopo tutti quegli anni, ha finalmente trovato la
persona cui consegnare la propria storia. Qualcuno che condivide con
lei molto più di quanto possa immaginare. Qualcuno che, come è
stato per lei in passato, dovrà fare una scelta pericolosa. Una
storia al confine tra realtà e sortilegio, un romanzo che racconta
di donne al bivio tra ciò che è giusto e ciò che vogliono davvero.
Secondo
libro viaggiante che ho tra le mani. La particolarità di queste
letture sono i pensieri delle precedenti lettrici che rendono il
romanzo sempre molto divertente, anche quando non lo è.
Ho
adorato l'idea di base del romanzo odiando, però, le due
protagoniste. Claudia e Crolinda sono veramente insopportabili.
Claudia
giovane donna in pricinto di scrivere il capolavoro letterario del
secolo... almeno lei pensa così. Infatti ripete sempre che lei ha
lavorato sodo per questa storia familiare che ha intenzione di
scrivere. La sua “modestia” e la sua “umiltà” sono le cose
che più non ho sopportato di lei. Inoltre l'ho trovata snob e
viziata.
Ma
peggio ancora è Crolinda, una donna fredda, spietata ed egoista. Le
sue scelte, le sue azioni sono atte a favorire solo il suo benessere
con la scusa di fare ciò per la felicità delle persone coinvolte.
Commette atti imperdonabili per cosa poi? Non si capisce cosa voglia
dalla vita, non le va bene nulla, odia tutti.
Eppure
ho letteralmente divorato il libro in 2 pomeriggi. Ero affascinata
dalla storia di Crolinda o forse cercavo di capire il suo scopo
ultimo ed entrare in empatia con lei. Fino a metà libro era il
personaggio che più apprezzavo, ma poi qualcosa proprio non mi è
andato giù e ha perso tutta la mia comprensione.
Devo
dire che lo stile narrativo mi è piaciuto molto anche se alcune
parti erano noiose e non necessarie, non portavano nulla di nuovo
alla storia.
sono contenta che nonostante tutto ti sia piaciuto. Secondo me i commenti a margine hanno aiutato!
RispondiEliminafanno vedere le cose in modo diverso e danno un tocco di divertimento alla lettura
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