martedì 23 gennaio 2018

Recensione #159 So tutto di te by Clare Mackintsh




Autrice: Clare MacKintosh
Titolo: So tutto di te
Editore: DeA Planeta Libri
Data di Pubblicazione: 23 gennaio 2018
Pagine: 444 pag.

Trama
Serrato, appassionante e carico di tensione, So tutto di te è stato per settimane in testa alle classifiche inglesi, confermando Claire Mackintosh come una delle voci più efficaci del thriller psicologico al femminile.
Quando la sera torni da lavoro. Quando, passo dopo passo, percorri la strada di sempre. È allora che diventi la sua preda.
E se un giorno come tanti, tornando a casa in metropolitana, vedessi la tua foto sul giornale? È quello che accade a Zoe Walker, mamma quarantenne e divorziata di due figli adolescenti. Quando riconosce se stessa nello scatto pubblicato nella sezione annunci personali della Free Press della sua città, Zoe avverte un brivido alla schiena. Cosa ci fa su quelle pagine l’immagine rubata e fuori fuoco del suo volto non più giovane, accompagnata da un misterioso, e inaccessibile, indirizzo web? Ma le brutte sorprese, per Zoe, sono appena cominciate. Qualche tempo dopo, infatti, sullo stesso giornale appare la foto di un’altra donna, corredata dalla solita scritta: quellachestaicercando.com. Pochi giorni e la stessa donna viene ritrovata morta alla periferia di Londra, strangolata da un killer senza nome. Adesso Zoe ne è certa: qualcosa di molto sinistro si nasconde dietro le foto e il sito web che le fa pubblicare. Per il suo compagno e per la polizia si tratta di coincidenze, opinabili somiglianze senza significato; ma mentre il conto delle vittime sale inesorabilmente, l’idea che quella di Zoe possa non essere soltanto paranoia si fa strada nella mente dell’agente Swift, impulsiva e abile detective in cerca di riscatto. Serrato, appassionante e carico di tensione, So tutto di te è stato per settimane in testa alle classifiche inglesi, confermando Claire Mackintosh come una delle voci più efficaci del thriller psicologico al femminile.





Quando ho letto la trama di questo romanzo mi sono subito proposta per partecipare al Review Party che si stava organizzando. È da tempo, infatti, che non risco a trovare un thriller che sappia tenermi incollata al Kindle dalla prima all'ultima pagina. Quindi sono partita con grandi aspettative che non sono, però, state soddisfatte in pieno. Mi ha coinvolta? Sì. Mi ha messo ansia? Non del tutto.
Premetto che il libro mi è piaciuto molto, ma ci sono state alcune cose che non mi hanno convinto del tutto.
Inizio col dire che ho trovato l'idea di base della trama davvero originale e attualissima. In più la protagonista Zoe Walker, davvero ben sviuppata psicoogicamente, è così ordinaria da essere perfettamente plausibile. Infatti la parte che più mi ha messo ansia è stato il pensare che le mie azioni quotidiane, la mia routine giornaliera e tutte quelle cose che faccio automaticamente possano essere notate da qualcuno con cattive intenzioni o che voglia farmi del male.
Altro aspetto che ho apprezzato tanto del libro è quello dove vengono descritti tutti i progressi che compie il team investigativo. Qui sarebbe servito, forse, una maggiore caratterizzazione di Nick Rampello e di Kelly Swift due altri personaggi molto importanti e che meritavano di più.
Anche capire chi fosse il responsabile di tutto non è stato facilissimo, anche se non è stata proprio una sorpresa. L'autrice mi ha portata a sospettare di tutti, cosa che ho apprezzato tanto, inizialmente di due soggetti, però quando la cosa è diventata troppo palese ho detto: no, non possono essere loro. Mi ha meravigliato, invece, il coinvolgimento di una persona presente nella vita di Zoe, quello non me lo aspettavo davvero.
Fin qui tutto bene... Allora cosa non mi ha convinta del tutto? Soprattutto due cose, per me importanti, che rendono un libro un ottimo thriller.
La prima cosa negativa è la lentezza iniziale del racconto. I troppi episodi della triste vita domestica di Zoe hanno rallentato il tutto e mi hanno creato alcune difficoltà a ingranare con la storia. Capisco che era per presentare gli altri personaggi ma ho trovato davvero noiosi questi primi capitoli. Al contrario nel finale succede di tutto e di più.
Quando si è capito chi fosse l'antagonista non gli è stato dato il giusto spazio e le ragioni dei suoi gesti non spiegata come si deve. Il colpo di scena finale poi lascia aperte troppe porte che potrebbero chiudersi con un altro libro.
A questo punto non era meglio tralasciare alcune descrizioni inutili e rendere tutto più adrenalinico e ansiogeno?
Seconda mia perplessità deriva dai capitoli raccontati dal punto di vista del colpevole. Non mi hanno trasmesso quel disagio e quella paura che avrebbero reso il libro davvero un buon thriller.

Sicuramente darò un'altra possibilità a questa autrice.



Qui sopra tutti i blog che stanno partecipando al Review Party.


Nessun commento:

Posta un commento