martedì 26 aprile 2022

Recensione #795 Bulle da morire by Emanuela Da Ros

 


Una parola molto particolare è protagonista del Questa volta leggo di Aprile: SCARPA. Io ho scelto di parlarvi di questo audiobook ascoltato per caso che presenta varie scarpe sulla copertina.


Autrice: Emanuela Da Ros

Titolo: Bulle da morire

Editore: Feltrinelli

Pag: 160

Data di pubblicazione: 28 settembre 2017

Trama

"Ho appena iniziato la mia prima estate dopo la prima liceo... Mi rendo conto solo ora di aver sbagliato tutto."

Primo anno di liceo. Stefania e Giada sono migliori amiche e compagne di banco da sempre. Giada è una ragazza mite, introversa, amante della natura, che adora passare il tempo libero in campagna, nella stalla di suo nonno. Forse è per questo che Eli e Bea, considerate le più belle della scuola, iniziano a prenderla in giro e a emarginarla. Stefania se ne rende conto, si sente in colpa nei confronti dell’amica ma non vuole essere tagliata fuori dal gruppo. Così decide di ubbidire alle due “cattive” e di ignorare Giada. Una scelta che la tormenta, una scelta quasi obbligata. Stefania entra a far parte del trio insieme a Eli e a Bea, inizia a truccarsi, a postare selfie ammiccanti sui social e si trasforma giorno dopo giorno in un clone delle due bulle. Finché una sera, in discoteca, la situazione precipita...





Cercavo un audiolibro da ascoltare in poco tempo perché avevo delle faccende da sbrigare in casa. Inoltre sentivo il bisogno di una lettura veloce, scorrevole e leggera. Dopo aver letto la trama ho creduto potesse fare al caso mio.

Per la brevità di ascolto ci siamo visto che l'audiobook dura un paio d'ore, in quanto alla leggerezza della storia ci sono alcune cose da dire.


Per Stefania e Giada inizia una nuova avventura: il liceo. Le ragazze sono amiche da sempre pur essendo molto diverse fra loro. Quando Giada, però, a causa del suo retaggio contadino inizia ad essere ignorata e, peggio, presa in giro dalle regine della classe Stefania non si rivela per nulla amica della ragazzina.

La protagonista e voce narrante è Stefania e a me non è piaciuta per nulla. Assistere a come tutta la grande amicizia che provava per Giada evapori in un soffio mi ha fatto arrabbiare moltissimo. Se da un lato posso  comprendere il volersi amalgamarsi alle più popolari, il suo desiderio di notorietà, dall'altro lato non comprendo il suo voltare le spalle alla sua amica. Gli amici non si abbandonano. MAI!

Oltre tutto le due reginette Elisabetta e Beatrice non è che la trattino benissimo, anzi la sfruttano e lei non se ne rende manco conto. Si permettono di invitare dei ragazzi più grandi, a casa di Stefania, in un week end in cui i genitori sono fuori e quasi le demoliscono la casa, rompendo oggetti, sporcando ovunque. Lei si arrabbia? No, ride insieme alle altre due cretine.

A un certo punto sembra ravvedersi, ma nel momento più brutto per la sua ex-amica Giada assiste e non denuncia. Eh no qui proprio non va bene!!! Non è assolutamente questo il modo di comportarsi.

Purtroppo, per me, rimane un soggetto del tutto superficiale e negativo e non ho creduto al suo pentimento.

Avrei voluto il Pov di Giada perché sarebbe stato molto interessante comprendere i sentimenti della vittima.

La storia è raccontata in maniera molto scarna, rapida e scorre via sin troppo velocemente. Il tema del bullismo meritava di essere approfondito maggiormente. Un'occasione sprecata.





6 commenti:

  1. Peccato che un tema così importante e attuale sia trattato in modo frettoloso. Ero curiosa di leggere la tua recensione, visto che questo tema per me è importantissimo

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  2. sono molto d'accordo con Manuela, anche questo un romanzo con delle potenzialità purtroppo sprecate

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  3. Che peccato davvero! Ci sarebbe voluto qualcosa che approfondisse visto che di comportamenti del genere purtroppo nella scuola se ne vedono parecchi…

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