mercoledì 29 settembre 2021

Recensione #706 I sette mariti di Evelyn Hugo by Taylor Jenkins Reid

 


Buon pomeriggio, secondo post di oggi che esce più tardi del solito perché ho finito il libro proprio in queste ore.

Ringrazio la Mondadori per la copia digitale.


Titolo: I sette mariti di Evelyn Hugo

Autore: Taylor Jenkins Reid

Pagine: 420

Casa editrice: Mondadori

Data di pubblicazione: 7 settembre 2021

Trama

Dopo anni vissuti lontano dai riflettori, la ex "divina" di Hollywood Evelyn Hugo, autentica icona della storia del cinema, è finalmente pronta a svelare la sua verità. E anche quella sui suoi sette mariti, naturalmente. Per farlo, sceglie Monique Grant, una reporter semisconosciuta. La più stupefatta è proprio Monique: perché proprio lei? E perché proprio adesso? Si dà il caso che per la giornalista non sia proprio un gran momento: dopo pochi mesi dalle nozze il marito l'ha lasciata, e a trentacinque anni la sua vita professionale sembra già arrivata a un punto morto. L'incarico di scrivere la biografia di Evelyn Hugo potrebbe essere l'occasione che aspettava per dare una svolta alla sua carriera. E così, nello splendido appartamento di Manhattan dell'attrice, Monique ascolta affascinata le parole di Evelyn: dagli esordi nella Los Angeles degli anni Cinquanta fino alla decisione di ritirarsi dalle scene trent'anni dopo, passando per i numerosi matrimoni, l'attrice rivela una storia di feroce ambizione, amicizia inattesa, e un grande amore proibito. Monique si sente sempre più vicina alla leggendaria star: a mano a mano che il racconto di Evelyn si avvicina alla conclusione, appare chiaro che le loro vite sono legate in modo drammatico e ineludibile.





Non avendo calcolato bene i tempi, a causa di alcuni imprevisti, mi sono ridotta proprio all’ultimo minuto con la lettura di questo romanzo. Tuttavia ho avuto la fortuna di essere incappata in una storia che mi ha coinvolta da subito.

Evelyn Hugo, celeberrima star di Hollywood degli anni 50/60, affida alla sconosciuta reporter Monique l'incarico di redigere la sua biografia. Perché proprio lei? Cosa lega le due donne?

Sono rimasta totalmente affascinata dal racconto della vita di Evelyn e da tutto ciò che le è successo. È la storia di una donna che, già da adolescente, sapeva perfettamente cosa volesse dal suo futuro. Era disposta a tutto pur di riuscire a realizzare il suo scopo. Ho amato tantissimo la protagonista e avrei letto altre 1000 pagine contenenti i resoconti delle sue avventure.

Tra i personaggi secondari, non ho avuto grandi preferenze. Sono stati tutti ben caratterizzati, con i vari pregi e difetti che li contraddistinguono, ma nessuno di loro è stato in grado di superare il mio interesse per Evelyn. Tuttavia ho apprezzato moltissimo il rapporto che si crea tra la protagonista e Henry.

Neanche Monique, di cui mi interessava solo conoscere il motivo per cui era stata scelta da Evelyn, è riuscita a distogliere la mia attenzione dalla donna.

Attraverso i ricordi di Evelyn, ho potuto rivivere il periodo del cinema degli anni 50 60, in cui lei era la Regina indiscussa.

Lo stile della Reid mi ha ricordato, anche se in maniera blanda, quello di una delle autrici romance che ho nel cuore da sempre: Judith Krantz. Come lei sa creare personaggi femminili indimenticabili, forti, ma al tempo stesso pieni di imperfezioni e debolezze.

Un romanzo sorprendente che rientra sicuramente tra i migliori letti quest’anno e di cui, appena potrò, comprerò il cartaceo.







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