Buongiorno oggi, in occasione dell'uscita del volume completo dedicato alla tetralogia di T. H. White sul mitico Re Artù, vi parlo, oggi, dei primi due libri.
Ringrazio la casa editrice Mondadori per la copia digitale del romanzo.
Autore: T.H. White
Titolo: Il Re che fu, il Re che sarà. Il ciclo completo del Re in eterno
Editore: Mondadori
Pag:: 768
Data di pubblicazione: 25 maggio 2021
Trama
Una tetralogia ormai divenuta un classico, che racconta la vita del mitico re Artù, allevato da Merlino in un mondo magico e meraviglioso e destinato a un futuro di gloria. Splendida epopea tratta dalle antiche leggende bretoni, questo libro ci porta nel regno incantato di Camelot, tra cavalieri, principesse, animali parlanti, uomini volanti... Un universo di stupefacenti creature che da generazioni affascina l'immaginazione di lettori di ogni età.
La spada nella roccia
Fin da piccolissima il mio primo amore fantastico è stato proprio Re Artù per cui ero molto curiosa di leggere questa tetralogia. In Italia era stato tradotto solo il primo volume molti anni fa.
Un primo capitolo che è dedicato alla fanciullezza di questo mitico personaggio, prima ancora che estraesse la famosa spada dalla roccia.
Artù cresce sotto la guida del suo precettore, il mago Merlino e viene a contatto con varie creature e personaggi famosi che formeranno il suo carattere. La
storia in sé è molto interessante e mostra un Artù diverso da quello di cui ho letto finora. C’è un che di fiabesco, nel racconto di White, anche se fornisce al lettore molte informazioni storiche del periodo e sugli usi del tempo. Non so quanto siano accurate (questa parte attraverso le mie odiate note) ma devo dire che erano comunque molto interessanti.
Mi è piaciuto come viene descritto Artù e come evolve la sua personalità.
Ho apprezzato, tra le altre, la comparsa di Robin Hood e di Morgana.
Purtroppo il linguaggio con cui è raccontato è troppo vecchio. Mi ha dato una sensazione di lentezza e pesantezza che ha rovinato il piacere della lettura. Sarebbe stata una buona idea rivedere il tutto modernizzando lo stile narrativo.
La regina dell’aria e delle tenebre
Questo secondo volume mi è piaciuto ancora meno del precedente. La storia si fa più cupa e oscura, un lato positivo, almeno per me. Al tempo stesso però è più confusa, in alcune occasioni ho avuto l'impressione che saltasse da un avvenimento all’altro senza un filo logico.
Artù cresce con l'intenzione di unire i vari popoli. Ha inizio qui anche la sua idea della cavalleria e della Tavola Rotonda. Vengono inoltre approfonditi i personaggi di Morgana e Morgawse.
C’è ancora qualche lato umoristico, ma meno presente rispetto al volume precedente.
Nonostante ciò è una storia ricca di eventi e approfondimenti. Forse troppi e troppo concentrati nelle poche pagine.
Invariata la mia sensazione sullo stile obsoleto con cui è scritto questo libro.
Vi aspetto la prossima settimana per parlarvi dei rimanenti volumi.
Il cavaliere malcreato
La candela nel vento
Il libro di merlino
Dolci come sai la pensiamo allo stesso modo
RispondiEliminaInfatti le nostre opinioni sono molto simili e ne abbiamo discusso già :D
Eliminaa me il secondo è piaciuto di più anche per l'evoluzione di Artù, concordo con te sul primo e sullo stile dell'autore
RispondiEliminaLa mia difficoltà principale è lo stile
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