Dopo una serie di letture così così sono inciampata in questo romanzo che ho divorato in un pomeriggio domenicale.
Ringrazio la Dunwich Edizioni per la copia cartacea del romanzo.
Autori: Jessica Therrien & Joe Gazzam
Titolo: La figlia del mercenario
Editore: Dunwich Edizioni
Data di pubblicazione: 21 giugno 2021
Pagine: 264
Trama
Quando
Tara Kafee viene congedata con disonore dai Corpi Speciali, ha un
solo posto dove andare: casa.
Ma ad aspettarla c’è qualcosa per
cui non è pronta.
Sono passati dieci anni da quando sua madre ha
abbandonato la famiglia senza dare più notizie di sé. Tara è
determinata a recuperare il rapporto con suo padre e a restare al suo
fianco. Almeno fino a quando suo padre non scompare.
Dopo aver
scoperto in casa un bunker segreto pieno di armi, passaporti falsi e
il dossier di una missione che riporta come obiettivo Cuba, Tara
accetta con riluttanza l’aiuto del suo problematico fratello
minore. È l’unico di cui possa fidarsi, e insieme partono alla
volta dell’Avana.
Tara è decisa a ritrovare suo padre, a
qualunque costo, ma le cose non sono mai facili quando sei la figlia
di un mercenario.
Leggere questo libro si è rivelata una corsa adrenalinica in compagnia di una protagonista davvero fantastica.
Tara, congedata con disonore dal corpo dei marines, torna a casa dal padre. Il suo desiderio è di poter riallacciare i rapporti con lui e con il fratello Mitch. Purtroppo, l'uomo scompare improvvisamente e i due ragazzi decidono di partire alla sua ricerca.
Ho conosciuto e apprezzato questa autrice con la serie Fantasy I figli degli dei per cui ero molto interessata a scoprire se sarebbe stata in grado di padroneggiare un genere diverso. Beh, c’è riuscita davvero molto bene.
Dopo il primo capitolo di apertura più tranquillo, la storia ha preso un ritmo frenetico e mi sono trovata immersa in una serie di avventure senza fiato.
La protagonista Tara è un buon soggetto: forte, decisa e coraggiosa. È spesso costretta a prendere decisioni difficili, cercando di mantenere comunque il suo sangue freddo, soprattutto per salvare il fratello. Anche Mitch mi è piaciuto molto. In particolar modo la sua evoluzione da ragazzo insicuro e intelligentissimo, a un tipo tosto quasi quanto la sorella. Bello anche il loro rapporto e come i due imparano a fidarsi uno dell’altro durante questo viaggio avventuroso.
Quello che mi ha lasciata un po’ così è Andy, il ragazzo che incontrano a Cuba. Verso di lui non ho provato nessun tipo di sensazione particolare. Forse il meno approfondito di tutti.
Lo stile dei due autori è veloce e scorrevole proprio perfetto per la storia emozionante e veloce che racconta.
Il romanzo non fa parte di una serie, ma dopo un finale come questo come si può non chiedere un continuo???
Nessun commento:
Posta un commento