Titolo: La
madre segreta
Editore: Hope
Edizioni
Pag:: 212
Data
di pubblicazione: 21 novembre 2019
Trama
“Sei
tu la mia mamma?”
Quando Tessa Markham torna a casa, trova nella sua cucina un bambino che la crede sua madre.
Ma Tessa non ha figli.
Non più.
Non sa chi sia il piccolo né come sia arrivato lì.
Dopo aver contattato la polizia, Tessa viene sospettata di aver rapito quel bambino misterioso. La sua intera vita è stravolta e poi suo marito le rivela un segreto...
Tessa non è sicura di cosa credere o di chi fidarsi, perché qualcuno sta mentendo. Per scoprire chi, però, dovrà affrontare il suo doloroso passato. Che la verità sia più pericolosa di quanto lei possa immaginare?
Quando Tessa Markham torna a casa, trova nella sua cucina un bambino che la crede sua madre.
Ma Tessa non ha figli.
Non più.
Non sa chi sia il piccolo né come sia arrivato lì.
Dopo aver contattato la polizia, Tessa viene sospettata di aver rapito quel bambino misterioso. La sua intera vita è stravolta e poi suo marito le rivela un segreto...
Tessa non è sicura di cosa credere o di chi fidarsi, perché qualcuno sta mentendo. Per scoprire chi, però, dovrà affrontare il suo doloroso passato. Che la verità sia più pericolosa di quanto lei possa immaginare?
La
Hope Edizioni arricchisce il suo catalogo con un nuovo filone
narrativo: il thriller. Potevo io non chiederne una copia ARC?
Tessa,
la protagonista e voce narrante del romanzo, torna a casa e trova un
bambino sconosciuto che la chiama mamma. Senza la minima idea su chi
possa essere la donna chiama prima l'ex marito Scott e poi la
polizia. Darà il via a una serie di avvenimenti che coinvolgeranno
Tessa in una spirale sempre più complessa.
Tessa
è un soggetto complesso e l'autrice è riuscita a svilupparlo
davvero bene. Ho apprezzato che, nonostante il suo passato fatto di
strazianti perdite, non rinunci mai a cercare di scoprire la verità.
Inoltre è praticamente da sola ad affrontare la stampa che la
assilla ritenendola autrice di rapimento di minori. Dimostra una
forza d'animo invidiabile. Queste sono le caratteristiche che voglio
trovare nelle eroine dei romanzi che leggo.
Non
mi è piaciuto granché Scott, l'ex marito della donna. Va bene che
hanno entrambi sofferto per la perdita dei figli (non è spoiler
perché viene detto già nelle prime pagine), però lui non è stato
abbastanza vicino alla moglie in un momento così delicato. Anzi è
pure riuscito a rifarsi una vita e, in qualche modo, accettare il
dolore della perdita. Ho visto in lui fin troppo egoismo.
Gli
altri personaggi sono ben definiti e perfettamente inseriti nel
contesto del romanzo.
Lo
stile narrativo della Boland è diretto e coinvolgente. Sa dosare
bene le parti di suspense e i colpi di scena. Il mistero che fa da
conduttore alla trama è ben articolato anche se non difficilissimo
da indovinare.
Un
primo libro che inaugura molto bene questa nuova collana editoriale
per la Hope.
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