mercoledì 23 maggio 2018

Recensione #198 Bianca come il latte, rossa come il sangue by Alessandro D'Avenia




Nuovo appuntamento con la rubrica ideata da Rosaria del blog Niente di personale e dalla mia comandante Chiara La lettrice sulle nuvole. Questa volta ho potuto scegliere dal blog di Stefania Crepaldi e, tra le tante letture, mi ha incuriosito più di tutte proprio questo libro di cui, in una rarissima volta ho prima visto il film.

Autore: Alessandro D'Avenia
Titolo: Bianca come il latte, rossa come il sangue
Editore: Mondadori
Pagine: 254
Data di pubblicazione: 26 gennaio 2010
Trama
Leo ha sedici anni: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino e vive in perfetta simbiosi con il suo iPod. Le ore di scuola sono uno strazio, i professori “una specie protetta che speri si estingua definitivamente”.
Così, quando arriva un nuovo supplente di storia e filosofia, lui si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva. Ma questo giovane insegnante è diverso: una luce gli brilla negli occhi quando sprona gli studenti a cercare il proprio sogno. Leo ha un nemico che lo atterrisce: il bianco.
Il bianco è l’assenza, tutto ciò che ha a che fare con la privazione e la perdita è bianco.
Il rosso invece è il colore dell’amore, della passione, del sangue; rosso è il colore dei capelli di Beatrice. Perché un sogno Leo ce l’ha e si chiama Beatrice, anche se lei ancora non lo sa. Leo ha anche una realtà, Silvia, una presenza affidabile e serena.
Quando scopre che Beatrice è ammalata e che la malattia ha qualcosa a che fare con quel bianco che tanto lo spaventa, Leo dovrà scavare a fondo dentro di sé, sanguinare e rinascere, per capire che i sogni non possono morire e trovare il coraggio di credere in qualcosa di più grande.






Dico subito che il libro non mi è dispiaciuto, ma da come sentivo parlare del libro paragonato a Colpa delle stelle di John Green, mi ha leggermente deluso. Il film mi ha coinvolto molto di più.
La storia vede protagonista Leo, un ragazzo sedicenne, innamorato di Beatrice, sua compagna di scuola, malata di leucemia.
Trovo davvero ottimo lo stile narrativo dell'autore e la caratterizzazione di Leo, la sua evoluzione e crescita. Ho avuto l'impressione che i pensieri di un ragazzo così giovane siano stati espressi perfettamente: il dover crescere, le paure, le incertezze e il dover affrontare la perdita di una persona così importante. Ho apprezzato anche l'uso dei colori che l'autore fa per simboleggiare i vari sentimenti di Leo. Una cosa molto originale.
Dall'altro lato ho trovato, però, scarsa la caratterizzazione degli altri soggetti che sono rimasti troppo di sfondo. Il professore Sognatore, l'amico Niko e soprattutto Silvia, migliore amica del ragazzo, che riveste un ruolo molto importante nella vita di Leo.
So benissimo che la storia d'amore tra i tre personaggi (sì, perchè c'è il triangolo...) non è l'argomento base di questo romanzo, ma non è stata lo stesso ben costruita, tra queste pagine, quindi non mi ha emozionata come nel film.
Il libro, secondo me, sarebbe da tre stelle, ma mezza stella in più gliela concedo perché avendo visto il film mi è sembrato di conoscere meglio.

Vi lascio il calendario con le date delle recensioni degli altri blog.



Buona lettura.




14 commenti:

  1. Ciao Dolci^^
    Non ho visto il film, ma il libro è nella mia wishlist. Ma visto che tratta un tema delicato e triste, come la leucemia, aspettavo di trovare il momento giusto per leggerlo ;)

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    1. DI positivo ha che viene trattato molto delicatamente.

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  2. Io invece non ho mai visto il film.
    Ogni volta che lo facevano in tv avevo un altro impegno.
    Di buono c'è che Alessandro D'Avenia è anche uno sceneggiatore, quindi anche la sceneggiatura del film è stata scritta e sviluppata da lui. Penso sia stata una prova più importante per dare maggiore spazio ad alcuni personaggi che in effetti nel libro rimangono nelle retrovie.
    Però di lui adoro lo stile, che migliora ad ogni nuova uscita.

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    1. Il film è molto bello, e lo stile mi è piaciuto.

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  3. visto che hai citato green con colpa delle stelle che non ho letto perché al momento non voglio un libro che so mi farà piangere, stessa cosa per questo di d'avenia. ne sento spesso parlare, ma non è il momento giusto. proprio no. non mi sento pronta ad affrontare storie che parlino di malattie così difficili. per quest'anno mi è bastato wonder con la sua valle di lacrime :D

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    1. Quello mi ha fatto piangere (Green), questo non c'è riuscito.

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  4. Non ho letto questo libro nè visto il film anche se mi ha sempre attirato. Non ho letto nemmeno Colpa delle stelle quindi magari leggo prima questo!

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    1. a me è piaciuto di più quello di Green, sia il film che il libro

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  5. Odiato. Dall'inizio alla fine e proprio per lo stile dell'autore

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    1. Lo stile non è male, ma proprio non mi ha emozionata, stranissimo trattandosi di un libro. Di soli avviene il contrario

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  6. Non l'ho ancora letto, ma mi incuriosisce tantissimo. Ci farò un pensiero.

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  7. Questo libro è stata una delle letture di mio figlio Massi (che tu sai essere quasi peggio di me quanto lettore...divora i libri quel ragazzo!!!), lui non lo ha apprezzato, ma ora sono curiosa di leggerlo anche io, quasi quasi glielo sottraggo...

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  8. Non ho visto il film ma ho adorato il libro! Quante lacrime!!!!! Non so se guarderò il film ma magari ci faccio un pensierino!

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