Autore: Chiara Kiki Effe
Editore: Self -publishing
Data pubblicazione: fine maggio 2018
Prezzo: 11,90 Cartaceo 2,99 E-book
Pagine: 351
Genere: Romance Chik-lit
Trama: La vita di Lavinia sta svoltando nella
direzione giusta: dopo la fine della sua relazione con Alessandro, ha
deciso di prendere in mano le redini del suo futuro. Ha un buon
lavoro, un figlio a cui pensare e una casa tutta sua.
Quando crede di non poter desiderare di
più, per uno strano gioco del destino, conosce Daniele.
Sarà pronta a innamorarsi di nuovo? E
lui, riuscirà a scendere a compromessi per non perderla?
Uno spaccato di vita che si snoda lungo
la costa ligure, tra mare e sole, sentimenti e ragione, decisioni
giuste e decisioni sbagliate.
Della stessa autrice
Legata alla Terra (prima uscita giugno
2017) Riedizione nuova copertina e nuovo editing Aprile 2018
Un racconto in un quadro – Storie di
Vampiri Prima Ediz. Marzo 2018
Incipit
Lavinia
guardò Elisa, aspettando che sparasse una delle sue sentenze. La sua
amica la scrutava con un'espressione indecifrabile in volto, era
preoccupata per lei ma non voleva darglielo a vedere.
«Sei
sicura che sia la decisione migliore da prendere?»
«Ma
si Ely, per forza, devo andarmene da quella casa e prendere in mano
le redini della mia vita una volta per tutte. A trent'anni suonati da
un pezzo, sarebbe anche l'ora che lo facessi!»
«Senza
dubbio», le rispose mentre dava poderosi morsi al suo panino al
prosciutto.
Le
pause pranzo in hotel duravano solo mezz'ora; parevano volare via
come il vento.
«Sarà
dura, da sola con tuo figlio, e un solo stipendio. E se non ce la
fai?» continuò, imperterrita.
«Devo
farcela. Come dice il detto? Volere è potere.»
Lavinia
aveva finito di mangiare e stava riponendo i resti del pranzo nel
sacchetto, pronta per tornare a lavorare.
«Aspetta,
Lavi! Dio, che premura che hai! Un caffè non lo prendiamo?»
«Ma
si, ovvio. Scendiamo alla caffetteria.»
«Mi
fai venire l'ansia» riprese l'altra, «non è che voglio
spaventarti, dico solo che questa decisione di lasciare Alessandro
magari è affrettata, non puoi riflettere ancora un po'?»
«Ci
ho già pensato abbastanza. Affrettata non lo è di sicuro!» rispose
infervorandosi e avviandosi verso il bar. «Vieni, o lo vado a
prendere da sola questo caffè?» disse a voce un po' più alta
mentre era già a metà corridoio e procedeva spedita verso gli
ascensori.
Lavinia
ci aveva riflettuto eccome, sulla sua relazione con Alex. Erano mesi
che non faceva che pensarci e non aveva trovato mille soluzioni, ma
solo una.
«Sai
che ne abbiamo discusso, con Alex, su cosa sia meglio fare, sia per
noi che per Samu. Separarci e rimanere in buoni rapporti è la
miglior cosa, ne sono certa» aveva continuato Lavinia, guardando
Elisa che l'ascoltava, attenta.
Quando,
quasi cinque anni prima, si era trasferita in Liguria, solo e solo
per amore, credeva di aver trovato la persona giusta, e i primi tempi
erano stati piuttosto idilliaci. Poi era rimasta incinta e le cose
erano andate deteriorandosi, nonostante lei ci avesse messo tutto
l'impegno possibile per farle andar bene.
Alessandro
si era rivelato quello che lei mai avrebbe creduto: sbagliato nel più
sbagliato dei modi.
Certo,
lavorava e portava uno stipendio, anche se a volte era molto egoista
sulle sue cose, sui propri spazi e sulla sua libertà, ma questo a
Lavinia non era mai pesato, era abituata a fare lo stesso. Ma, dopo
essere diventati genitori, aveva pensato che qualcosa sarebbe
cambiato e quando non era successo, ci aveva sofferto.
«Rimane
il fatto, Lavi, che non sarà facile organizzarti, ma sai che se
avrai bisogno di me, io ci sarò.»
«Grazie,
sei una vera amica» le rispose, abbracciandola. «Non avrei mai
pensato che Alex venisse sopraffatto dalla responsabilità di
crescere un essere umano, né che non si fosse reso conto di cosa
significa metter su famiglia... pazienza. Una ragione me la sono
fatta.»
«Certo,
ci mancherebbe. Non voglio farti desistere, ma riflettere, lo sai.»
«Lo
so, tranquilla. Il colpo di fortuna è stato trovare questo lavoro:
mi ha dato la sicurezza di potermi reggere sulle mie gambe, e ti
giuro che in questo momento è tutto ciò che desidero. Non dover
dipendere da nessuno!»
Con
tanta ricerca e molto tempo impiegato - quasi tutta l'estate, in
effetti - Lavinia aveva scovato una casa adatta alle sue esigenze e
aveva stipulato il contratto di affitto.
Niente
e nessuno avrebbe potuto farle cambiare idea. Non a quel punto.
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