Titolo: Kill
Creek
Editore: Rizzoli
Pagine: 506
Data di pubblicazione: 29 ottobre 2019
Editore: Rizzoli
Pagine: 506
Data di pubblicazione: 29 ottobre 2019
Trama
In
fondo a una strada sterrata, mezzo dimenticata nel cuore del Kansas,
sorge la casa delle sorelle Finch. Per molti anni è rimasta vuota,
abbandonata, soffocata dalle erbacce. Adesso la porta sta per essere
riaperta. Ma qualcosa, o qualcuno, aspetta nel profondo delle sue
ombre, e non vede l'ora di incontrare i suoi nuovi ospiti... Quando
Sam McGarver, autore di best seller horror, viene invitato a
trascorrere la notte di Halloween in una delle case infestate dai
fantasmi più famosa del mondo, accetta con riluttanza. Se non altro,
non sarà solo: con lui ci saranno altri tre acclamati maestri del
macabro, scrittori che come lui hanno contribuito a tracciare la
mappa moderna di quel genere letterario. Ma quella che inizia come
una trovata pubblicitaria si trasformerà in una vera e propria lotta
per la sopravvivenza. L'entità che hanno risvegliato li segue, li
tormenta, li minaccia, fino a farli diventare parte della sanguinosa
eredità di Kill Creek.
Ancora
una volta la copertina è stata determinante nella scelta del libro.
In aggiunta, poi, c'è la trama che prevede una casa infestata,
argomento che mi attrae sempre. Come non richiederne subito una copia
alla Rizzoli?
Quattro
scrittori di horror vengono convocati per un'intervista nella
famigerata casa sul Kill Creek, la sera di Halloween...
L'inizio
è un po' lento (mi ha fatto pensare ai romanzi di King), ma
necessario per presentare al meglio i quattro soggetti che
interagiranno insieme e con la casa. Ognuno di loro rappresenta un
genere horror differente: Sam McGarver mi ricorda molto King;
Sebastian Cole mi fa pensare a un mix tra Lovecraft e Poe; Daniel
Slaughter rappresenta uno Stine super devoto; T.C. Moore invece
scrive un genere di horror-splatter-violento che non saprei a chi
associare.
Una
delle parti che più mi è piaciuta (mi ha incantata, veramente) è
tutto il discorso sul genere horror e di come si sia evoluto negli
anni. Davvero molto interessante e ho scoperto cose a cui non avevo
neanche fatto caso.
La
trama prende una direzione inaspettata per me. La casa non è la
solita protagonista assoluta come accade sempre in storie simili.
Anzi sembra abbastanza innocua, a parte qualche singolo episodio
strano, e qui già iniziavo a dubitare di poter provare un qualche
senso di inquietudine. Però a metà libro, quando tutto sembra
concluso...
La
casa sonnecchiava, ma non aveva completamente dimenticato quella
volgare accozzaglia di intrusi. Così, quando le lancette segnarono
otto minuti dopo l'una, la casa si svegliò, con l'improvvisa e netta
consapevolezza che fosse arrivato il momento.
Aveva
aspettato a sufficienza.
Era
tempo di giocare.
La
vita degli scrittori viene totalmente sconvolta. Il quadro completo
si ha nella descrizione dei mesi successivi solo da parte di Sam,
molto meno attraverso le parole degli altri. Avrei preferito che
fosse dedicato lo stesso tempo a tutti e quattro.
Da
qui prende il via tutta una serie di eventi che rendono il libro
davvero più avvincente, pieno di azione e situazioni inquietanti,
anche un tantino splatter. Finalmente sono riuscita a percepire
quella sensazione di paura che volevo trovare nella storia.
Leggendolo in un momento in cui ero da sola in casa, con il buio che
avanzava, con ogni rumore sospetto, l'esperienza è stata ancora più
coinvolgente.
Lo
stile di Thomas è veloce, con parecchi dialoghi e descrizioni non
esageratamente prolisse ma curate. Un accostamento che ho apprezzato
molto e che non ha reso mai noiosa la lettura.
Il
finale mi ha sorpreso e lo trovo perfetto come conclusione. Aperto
per un possibile seguito, ma anche soddisfacente così.
Dolci che bella recensione. Sai che mi hai fatto venire voglia di leggerlo?
RispondiEliminaGrazie, a me è piaciuto molto
EliminaSembra una lettura davvero affascinante! Anche se in ritardo, sarebbe un ottima lettura per Halloween ☺️👻🎃🦇
RispondiEliminaUna casa stregata ci sta sempre bene
EliminaMolto interessante, me lo segno.
RispondiEliminaAspetto la tua opinione
Elimina