sabato 10 agosto 2019

Recensione #386 Tight End by Devon McCormack



Autore: Devon McCormack
Titolo: Tight End
Editore: Quixote
Pagine: 364
Data di pubblicazione: 24 giugno 2019
Trama
«Non ho bisogno di un cazzo di babysitter.»
La star del football americano nel ruolo di tight end, Tad Roarke, gay dichiarato, ha successo, soldi e fama: più o meno tutto, eccetto una buona reputazione. Dopo essere stato dipinto dai media come un fedifrago privo di scrupoli, si ritrova abbandonato da uno sponsor dopo l’altro. A peggiorare le cose, è stato indicato come prossima vittima di un serial killer di celebrità omosessuali. L’FBI lavora con la sua squadra per proteggerlo, assegnandogli l’agente Bryce Finnegan come guardia del corpo sotto copertura. Ma, sin dall’inizio, Bryce non gli piace: il poliziotto pensa che lui sia solo un ragazzino viziato. Forse ha ragione, ma in ogni caso Tad non ha intenzione di provargli il contrario: farà qualsiasi cosa per rendergli il lavoro ancora più difficile. Tuttavia, per quanto lo odi, non può negare che sia attraente da morire… e non gli dispiacerebbe giocare un po’ con lui tra le coperte.
«Non mi pagano abbastanza.»
L’agente Bryce Finnegan non è estraneo agli incarichi sotto copertura. Essendosi occupato in passato di cartelli della droga, è abituato a mettere a rischio la propria vita. Ciò a cui non è abituato è avere a che fare con ragazzini viziati e ricchi, che non si rendono conto di quanta fortuna abbiano: quando incontra Tad Roarke si aspetta che sia un cretino, e scopre di avere ragione. Ma più tempo passa con lui, più si rende conto che tutti gli atteggiamenti di Tad sono poco più che una recita da spaccone: non è uno stronzo e i media hanno distorto più di qualche fatto per infangare la sua reputazione. Ora, Bryce non deve preoccuparsi solo di proteggere il ragazzo da un serial killer, ma anche di non innamorarsi di lui nel frattempo.



Ci sono ricaduta e la prima cosa che ho notato in questo libro è la copertina. Però poi anche la trama mi ha interessata e ho chiesto la mia copia digitale alla Quixote.
Tad, famoso giocatore di football, dichiaratamente gay, viene preso di mira da un serial killer. Per proteggere la sua vita viene assunto Bryce, un agente FBI che lavorerà sotto copertura. Tra i due l'attrazione calda, bollente e rabbiosa è immediata.
Tad e Bryce hanno entrambi pregi e difetti che non me li ha fatti amare del tutto. Non ho un vero preferito tra loro, ma ho apprezzato un pochino di più il giocatore.
Tad nasconde dietro un lato arrogante, egocentrico e superficiale un ragazzo altruista e bisognoso d'amore. Il rapporto con il padre non è dei migliori e il ragazzo cerca di fare di tutto per compiacerlo. Persino dedicarsi anima e corpo al football benché non senta essere il suo scopo principale nella vita.
Bryce è la guarda del corpo più inetta di cui mi sia capitato di leggere! Già da subito flirta con Darren, assistente di Tad; beve abbondantemente sul lavoro; si distrae troppe volte quando la sua attenzione dovrebbe essere concentrata totalmente sul suo protetto. A parte questo come uomo non è male e perfetto per vedere oltre lo schermo innalzato da Tad. Uno degli aspetti positivi del romanzo, quello che mi è piaciuto di più, è l'evolversi della relazione tra i due protagonisti. Nonostante l'iniziale attrazione il vero sentimento cresce piano piano, mentre i due iniziano a conoscersi a fondo. Non mancano le scene hot, ma non sono eccessive o disturbanti. 
Non ho trovato, invece, per nulla sviluppati (o proprio pochissimo) i personaggi secondari. Di loro so che Darren è l'assistente di Tad, Debra l'addetta stampa di Tad con una madre malata; Kiernan il padre di Tad che nasconde al figlio cosa è realmente successo alla madre. Un vero peccato perché potevano rivelarsi davvero interessanti e spingermi a saperne di più di loro attraverso altri libri.
Anche la trama e il mistero legato al killer peccano di mancanza di approfondimento.

Nel complesso una storia carina, ma con troppe lacune per poterla apprezzare del tutto.



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