lunedì 31 ottobre 2016

Recensione #3

The Fireman. L'Uomo del Fuoco (The Fireman, #1) by Joe Hill


Autore: Joe Hill 
Titolo: The Fireman L'uomo del fuoco
Editore: Sperling & Kupfer
Data di Pubblicazione: 6 settembre 2016
Pagine: 247
Prezzo Amazon: 9.99 

Trama
Mantenete il sangue freddo.
Arriva l'uomo del fuoco.

Nessuno sa dove e quando sia iniziata.
Tutti hanno imparato a loro spese che la nuova epidemia si diffonde più velocemente di qualsiasi altra malattia, e che ha già decimato la popolazione di grandi città come Boston, Detroit, Seattle.
Per i medici il suo nome è Trichophyton draco incendiarius, per la gente si chiama Scaglia di Drago, perché il suo primo sintomo è un marchio d'oro e nero sulla pelle e l'ultimo è la morte. Per autocombustione.
Milioni di persone sono infette; gli incendi scoppiano dappertutto. Non esiste antidoto. Nessuno è al sicuro.
Harper Grayson, bravissima infermiera che non si lascia abbattere da niente e nessuno, ha curato migliaia di malati prima che il suo ospedale fosse ridotto in cenere. Lei e il marito Jakob si erano promessi di farla finita, in caso d'infezione, ma ora che anche lei porta i segni terribili del Drago, Harper vuole vivere. Almeno fino al termine della sua gravidanza.
Incinta, abbandonata dal marito terrorizzato, perseguitata dalle feroci Squadre di Cremazione a caccia di infetti, Harper sembra destinata a soccombere.
Se non fosse per il misterioso straniero vestito da pompiere che arriva in suo soccorso.
L'unico uomo che sappia controllare il fuoco. Anche quello malato che cova dentro il suo corpo.
The Fireman è un romanzo apocalittico appassionante, diviso in due parti: L'uomo del fuoco L'isola della salvezza.








Dopo aver letto vari romanzi di questo autore, devo dire che mi piace molto sia come stile che come originalità. Credo che ormai tutti sappiano che è il figlio del celebre Stephen King.
In questa storia ci troviamo a combattere con una spora contagiosissima che infetta il genere umano facendo apparire scaglie di drago sulla pelle e provocando la morte per combustione spontanea dell'infetto. Un gruppo di persone sembra riuscire a controllarne gli effetti illuminandosi senza bruciare. Preferisco non aggiungere altro della trama visto che già il libro è stato diviso a metà rispetto all'edizione americana. Scelta che proprio mi rimane oscura...
In questo romanzo, Joe Hill, ci presenta svariati personaggi diversi tra loro. Tutti sono davvero ben descritti e sviluppati e, come in ogni libro, ci sono quelli che mi colpiscono in positivo e quelli che proprio non mi piacciono. Io, personalmente, ho amato John, il pompiere, seppure poco presente nella narrazione.


«È vero!» esclamò l’Uomo del Fuoco, voltandosi verso di loro con un sorriso che andava da un orecchio all’altro. «Da far impallidire il cinque novembre e il quattro luglio messi insieme. Chi ha bisogno dei bengala, quando ci sono io?»

La protagonista, Harper, al contrario non mi ha convinto fino in fondo. Ho apprezzato come impara a sopravvivere e “gestire” la malattia, però non riuscivo a vederla come l'eroina della storia e ho avuto difficoltà a instaurare un rapporto con lei. 


Siamo abituati a pensare alla personalità come a una proprietà privata, individuale. Tutte le convinzioni che fanno di te quello che sei... crediamo che siano una serie di file immagazzinati nel cervello. La maggior parte delle persone non ha idea di quanto invece rimanga immagazzinato all’esterno. La tua personalità non è solo ciò che sai di te stessa, ma anche quello che gli altri sanno di te. Sei una persona con tua madre, un’altra con il tuo amante e un’altra ancora con tuo figlio. Queste altre persone ti creano – ti completano – esattamente come tu crei te stessa. Quando non ci sei più, chi è rimasto continua a conservare le parti di te che ha sempre avuto con sé.

Mi ripeto, ma avrei preferito si parlasse di più di John, anche perché il titolo del romanzo è The Fireman... non le avventure dell'infermiera Harper.

Tuttavia adoro lo stile narrativo di Hill e le sue storie mi catturano sempre. Ho letto che molti lettori hanno trovato alcuni aspetti simili a “L'ombra dello scorpione”, capolavoro, per me, del grande King: la donna incinta, il ragazzo sordo, ecc... Nonostante ciò il romanzo, con la sua trama semplice e ben sviluppata, mi è piaciuto molto e non vedo l'ora di avere tra le mani la seconda parte. Infatti il finale non è un finale ma una brusca interruzione della storia.


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