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giovedì 7 giugno 2018

Book Tag #27 THRILLER CHE PASSIONE




Parlano con la mia amica Manuela che ha da poco aperto il suo blog (Letture a Pois) si discuteva di post da proporre sul blog e sono venuti fuori i book tag. Io li amo molto, ma ho notato che non ne facevo uno da tantissimo. Tempo fa ho visto questo sul canale di Duca Von P. che parla di uno generi letterari che più amo: il Thriller.




  1. Con quale autore/autrice ti sei avvicinato per la prima volta al genere thriller?
Tralasciando l'ovvio Stephen King che adoro, uno dei primi thriller che ho letto è stato La culla vuota di Mary Higgins Clark. Libro che ha sancito non solo il mio amore per questa autrice, ma per un genere particolare di Thriller: il medical-thriller.




  1. Se dovessi fare parte di un thriller quale ruolo rivestiresti: la vittima, il detective o l'assassino?
Wow difficile questa... Di certo non la vittima, eh! Sono combattuta tra il buono e il cattivo, ma penso proprio che vorrei essere l'assassino visto che come tipologia di personaggi mi piace moltissimo.

  1. Cosa pensi dei gialli in cui il colpevole lo si conosce sin dall'inizio?Secondo te questa scelta può far perdere di efficacia narrativa la storia?
Dunque non mi dispiace del tutto conoscere dall'inizio il colpevole, ma l'autore deve essere bravissimo a tenere comunque alta la tensione per tutto il libro e riuscire comunque a instillare vari dubbi in me.

  1. Quando leggi un Thriller preferisci più colpi di scena che si diluiscono nel corso della storia o un colpo di scena finale da mozzare il fiato?
Apprezzo totalmente che i vari colpi di scena si svelino durante tutta la lettura. È il modo migliore, per me, di tenere viva la mia attenzione, creare il giusto pathos e darmi modo di diffidare di tutti come deve fare un buon thriller.

  1. Ti è mai capitato di leggere un thriller che aveva la pretesa di esserlo, quando in realtà si è rivelato tutt'altro?
Hai voglia quanti! Il primo che mi viene in mente è The Chemist di Stephanie Meyer (quella di Twilight). Un libro noioso e lento che mi ha annoiato tantissimo.






  1. Preferisci un detective uomo o donna?
Non credo di aver mai fatto preferenze sul sesso del detective. Quello che mi piace è che sia ben caratterizzato, con problemi e dubbi tipici dell'essere umano. Non sopporto il buono-buono.

  1. Indovini il colpevole prima di arrivare alla fine?
Spessissime volte, purtroppo. Purtroppo perché apprezzo maggiormente quei libri che riescono a tenermi nel dubbio fino alla fine.

  1. Ti mette agitazione e ti fa fare gli incubi se leggi Thriller prima di addormentarti?
No, per nulla. Essendo uno dei miei generi preferito lo leggo piacevolmente in qualsiasi momento della giornata.

  1. Se viene realizzato un film dal tuo libro preferito, lo vai a vedere al cinema?
Non sempre perché i film, in generale, non mi trasmettono la stessa ansia del libro. Specie dopo che già conosco i vari colpi di scena.

  1. Qual è il titolo del tuo ultimo Thriller letto?
La casa del padre di Karen Dionne un bellissimo thriller psicologico a cui ho dato quasi il punteggio pieno.






E voi amate i thriller? MI piacerebbe moltissimo conoscere le vostre risposte!





sabato 21 aprile 2018

Cosa vuoi che ti dica... #14




Buongiorno puntuale dopo 15 giorni ecco la rubrica che mi vede sempre in compagnia delle mie fedelissime amiche blogger Librintavola Libri al caffè La lettrice sulle nuvole e della mia collaboratrice Manuela (che ha firmato con il sangue...) Questa volta l'argomento vincitore del sondaggio appena concluso: Libro con fiori in copertina.


Ecco a voi, intanto, le scelte del prossimo sondaggio a tema primaverile... anche se qui continua a piovere e far freddo.



Potete sempre votare sia in alto a sinistra del blog che in pagina Facebook.
Potrete votare fino alle alle 23,59 del 2 maggio  e il post con il vincitore lo troverete online il sabato 5.


Libro con fiori in copertina by Dolci

Ho gironzolato un po' tra i vari scaffali della mia libreria per decidere di quale libro parlare. A parte i libri di giardinaggio di Coso, non ho molte copertine fiorite, ma abbondano quelle con le farfalle... alla fine ho scelto un ebook che ho letto pochi giorni fa e che mi è piaciuto moltissimo: La casa del padre di Karen Dionne. Il romanzo non rientra in quello che io considero un thriller, cioè ansia al cardiopalma e suspense ad ogni sfogliata di pagina, eppure è riuscito, grazie allo stile accattivante, a catturare immediatamente la mia attenzione.


Trama
Helena vive con la famiglia in una tranquilla cittadina del Michigan immersa nella natura che ama e conosce benissimo, tanto che incrementa le entrate con la vendita di conserve di frutta e piante particolari. La sua formidabile conoscenza le viene dal padre, con il quale ha vissuto, insieme alla giovanissima madre, fino a dodici anni in un capanno tra i boschi. Da lui ha imparato tutto quello che sa, e forse anche quello che non avrebbe voluto sapere. Tanto che proprio a dodici anni è scappata di casa e lo ha fatto mettere in prigione. Ora, però, a distanza di quindici anni, l’uomo è evaso e Helena sa di essere in pericolo. Soprattutto sa di essere l’unica al mondo a poterlo catturare di nuovo.





Libro con fiori in copertina by Manuela

Per questo appuntamento ho scelto con il cuore…
Vi propongo un romanzo che è la conclusione di una serie che a me è piaciuta molto. Quando ho terminato di leggere tutta la serie è stato come abbandonare degli amici. Il romanzo in questione è Uno splendido disastro di Jamie McGuire. È un romance con tinte di giallo, pieno di colpi di scena. È bello vedere come sono andate a “concludersi” le varie storie dei protagonisti.



Trama
Non sembra passato neanche un giorno dalla prima volta che Abby e Travis si sono scambiati quello sguardo all'università. Da allora nulla è cambiato: la stessa intesa di un tempo brilla nei loro occhi. La stessa dolcezza si legge nelle loro mani che si cercano sempre. Nessuno avrebbe mai scommesso che la loro storia sarebbe durata tanto a lungo, ma quando un Maddox si innamora è per sempre. E Avvy e Travis ne sono la prova. Ora lei è una mamma modello: non solo si impegna a crescere al meglio i suoi due gemelli, ma non esita a rimboccarsi le maniche per aiutare Travis ogni volta che ne ha bisogno. Lui non si risparmia, fa di tutto per proteggere la famiglia, a qualsiasi costo. Il loro è un amore di quelli che capitano una sola volta nella vita, un esempio anche per gli altri fratelli, ora riuniti con le mogli e i figli nella casa di famiglia a Eakins. Eppure, stare con un Maddox non è solo garanzia d'amore, ma anche di tanti guai. Dietro una vita apparentemente perfetta, Travis nasconde un segreto. Un segreto che per anni ha custodito con la complicità del fratello maggiore Thomas. Un segreto che, se venisse a galla, rischierebbe di mettere a nudo un'intricata rete di bugie e di far crollare tutte quelle certezze che finora hanno fatto di lui un modello da seguire. Così, quando si riaccendono vecchie tensioni che minacciano di sconvolgere la tranquillità raggiunta con fatica, Travis si trova a dover prendere una decisione difficile che potrebbe dividere la famiglia per sempre, oppure renderla ancora più forte. Perché quando ci sono in gioco gli affetti, si è pronti a tutto pur di non perderli.



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sabato 14 aprile 2018

Recensione #182 La casa del padre by Karen Dionne


Libro letto per la Reading Challenge 2018 Tutti a Hogwarts con le tre Ciambelle. Gruppo Azkaban. Obiettivo: Copertina disegnata







Autrice: Karen Dionne
Titolo: La casa del padre
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 27 febbraio 2018
Pagine: 324
Trama
Helena vive con la famiglia in una tranquilla cittadina del Michigan immersa nella natura che ama e conosce benissimo, tanto che incrementa le entrate con la vendita di conserve di frutta e piante particolari. La sua formidabile conoscenza le viene dal padre, con il quale ha vissuto, insieme alla giovanissima madre, fino a dodici anni in un capanno tra i boschi. Da lui ha imparato tutto quello che sa, e forse anche quello che non avrebbe voluto sapere. Tanto che proprio a dodici anni è scappata di casa e lo ha fatto mettere in prigione. Ora, però, a distanza di quindici anni, l’uomo è evaso e Helena sa di essere in pericolo. Soprattutto sa di essere l’unica al mondo a poterlo catturare di nuovo.






Avevo voluto bene a mio padre, da bambina.
Gliene volevo ancora.

Il romanzo non rientra in quello che io considero un thriller, cioè ansia al cardiopalma e suspense ad ogni sfogliata di pagina, eppure è riuscito, grazie allo stile accattivante, a catturare immediatamente la mia attenzione.
La storia è piuttosto originale, almeno per me, perchè esplora un tema poco trattato: l'infanzia e l'educazione della figlia di una vittima di sequestro. Leggendo sono arrivata a comprendere cosa possa pensare una bambina allevata in questo modo, infatti, Helena cresce in isolamento, in una baracca vicino una palude, senza conoscere le reali circostanze che hanno portato alla sua nascita, dando poi per scontato che tutto ciò che le veniva insegnato fosse normale.
Gli elementi più interessanti del libro sono la caratterizzazione della protagonista Helena, di suo padre Jacob e le emozioni contrastanti derivanti dal suo rapporto con il padre.
Confesso che non riuscivo, almeno all'inizio, a provare grandi antipatie per il padre fuggiasco. Dalle parole e dai ricordi di Helena bambina usciva un ritratto di un genitore che sembrava provasse un sincero affetto per la figlia. Un personaggio multisfaccettato: un sadico psicopatico e violento ma anche un papà affettuoso... Avanzando, però, con la storia ho compreso meglio la complicata dinamica che c'era tra i due.

A volte una persona pensa di desiderare qualcosa, però, dopo averla ottenuta, scopre che non era affatto quello che cercava.

Dall'altra parte c'era questa madre apatica e, apparentemente, disinteressata alla sua bambina. Una donna, anzi una ragazza, distrutta. sicuramente da giustificare perché la vita che sta vivendo non è certo semplice o felice. Questo è forse l'unico neo che ho trovato in questo romanzo: il poco sviluppo della psiche della madre.

Qualcosa si spezza nella mente e nella volontà di una persona che è stata privata della propria autonomia. Per quanto ci piaccia pensare che lotteremmo come linci rosse, se ci trovassimo in una situazione simile, è probabile che invece cederemmo.

Le sensazioni contrastanti che ho provato, proprio come per la protagonista, sono state tra le cose che ho amato di questa storia. Sono riuscita a immedesimarmi completamente in Helena! Ero vicino a lei quando lottava con se stessa mentre cercava di farsi coraggio e compiere quel gesto, verso l'amato padre, così difficile. Sì, perchè nonostante tutto non poteva fare a meno di amarlo ancora un po', in una parte del suo cuore.

Ma bisogna accettare la responsabilità delle proprie decisioni, anche quando le conseguenze sono diverse da quelle sperate.

Belle anche le parti della fiaba di Andersen, da cui prende il titolo il romanzo, Il re della palude. Non la conoscevo.
Ho trovato lo stile della scrittrice evocativo e avvincente. È riuscita a mixare benissimo i flashback che mi raccontavano il passato della protagonista e gli avvenimenti del presente durante caccia all'uomo che intraprende Helena. Sono sicura che questa storia resterà con me per molto tempo.