Un'altra settimana terminata e io la concludo con la recensione di un romanzo che proprio non sono riuscita ad apprezzare.
Ringrazio la Mondadori per la copia digitale del libro.
Autrice: Ann Leckie
Titolo: La torre del corvo
Editore: Mondadori
Pag:: 339
Data di pubblicazione: 1 giugno 2021
Trama
PER
SECOLI, Iraden è stata protetta dal Corvo, un dio che domina il
territorio dall'alto di una torre nella cittadina portuale di Vastai.
La sua volontà emana attraverso il Fittavolo, che con il suo tributo
di sangue ne tiene in vita il potere. Sotto lo sguardo attento del
Corvo, Vastai fiorisce, arricchendosi con i dazi che riscuote dalle
navi di passaggio per lo stretto del Mare Interno.
Ma il Corvo
si sta indebolendo. Il Fittavolo è scomparso e al suo posto ora
siede un usurpatore, mentre ai confini si stanno radunando truppe
straniere che hanno stretto alleanze con nuove divinità.
È
in questo momento di pericolo che un dio - uno dei leggendari e
temutissimi Antichi - vede giungere Eolo, al seguito di Mawat, erede
del vero Fittavolo. E comincia a parlare, raccontando una storia che
potrebbe aiutare Eolo e Mawat a fare giustizia. Così, mentre assiste
il suo signore, Eolo scopre che la Torre del Corvo nasconde un
segreto. Nelle sue fondamenta è celata una vicenda oscura che
attende solo di essere svelata… e di mettere in moto una catena di
eventi che potrebbe distruggere Iraden per sempre.
Premetto che non è mia abitudine fare recensioni troppo negative. Dietro ogni libro c’è il lavoro di una persona che per prima ha creduto nella sua storia. Solo per questo va rispettata. D'altra parte io come lettrice ho un gusto personale che mi fa apprezzare o meno un racconto. Questa volta purtroppo non sono riuscita a farmi piacere il romanzo di cui vi parlo oggi.
Iniziamo dal punto di vista. L'autrice sceglie di narrare in seconda persona modificando, a volte, in prima. una caratteristica, senza dubbio originale, ma che non mi ha coinvolta.
Sono rimasta fredda anche nei confronti dei vari personaggi che peccano molto di caratterizzazione. Non ne ho trovato uno che mi incuriosisse.
Pure lo stile dell’autrice, per quanto curato, non è stato capace di farmi entrare nel vivo del racconto. Osservavo tutto con una certa noia, a volte con confusione come attraverso un velo.
Un’altra cosa che mi è mancata è l’azione. In un libro fantasy che si presenta con determinate premesse mi aspetto di trovare lotte e battaglie, intrighi. Purtroppo queste caratteristiche sono concentrate nella parte terminale del romanzo a cui si arriva dopo lunghe descrizioni inutili ai fini della storia.
Un finale abbastanza buono che però non riesce a risollevare.
Sono la prima ad essere dispiaciuta del fatto di non aver potuto comprendere in pieno questa storia che è stata amata da molti.
Come mia abitudine, darò sicuramente un’altra possibilità alla Leckie, ma non nell'immediato futuro.
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