Autrice: Rebecca
Moro
Titolo: Il Principe degli
Sciacalli
Serie: Saga
dei Quadranti
Editore: Fanucci
Data
di pubblicazione: 4 ottobre 2018
Pagine:: 496
Trama
In
una manciata di giorni e in una lunga notte di sangue, la Schiera
degli Sciacalli è riuscita a invadere il più forte tra i Quadranti
dell’Impero umano, travolgendo la famiglia del Mastro e il suo
stendardo. Nessuno degli storici alleati è accorso in loro aiuto e i
Ti-jak, una razza di bestie semiumane dai corpi massicci e ricoperti
di squame, hanno falciato qualsiasi resistenza. Gli unici
sopravvissuti dei Daven-Furus, il principe Raven e le principesse
Sarissa e Ioni, non possono che sottomettersi alla triade a capo
degli invasori: Raven diventerà lo schiavo del Jekret, la guida
militare, mentre le sorelle saranno date in sposa per rafforzare il
seme di quella genia ripugnante ma invincibile. Ciascuno di loro sarà
chiamato alla scelta più difficile: mutare a caro prezzo la propria
natura, assumendo un ruolo non previsto in un destino avverso e
ostile, fino a quando ciò che sembra un abisso senza fine, potrà
trasformarsi in un’occasione di rinascita. Dalla fortezza tra le
rocce di Rovelia sino alle cime proibite di Lacan, dalla polvere dei
deserti alle torri di Mnar, il tempo del Quadrante di nordest scorre
inesorabile verso la rovina, ma non è detto che gli invasori siano
gli unici nemici. E talvolta persino un’alleanza con le bestie può
rappresentare l’ultima speranza di salvezza.
Il
fantasy non rientra tra i romanzi che prediligo leggere di solito e
questa è cosa risaputa per chi mi conosce bene (vero mia
Comandante?) Quando però un'autrice che leggo sempre molto
volentieri, in ogni cosa che scrive, mi propone il suo ultimo libro
accetto immediatamente.
Come
immaginavo la storia mi ha trascinata nelle sue spire e l'ho adorata
dalla prima all'ultima pagina. Un'altra conferma, per me, su questa
scrittrice che riesce a giostrarsi benissimo fra vari generi
letterari.
Il
libro ha per protagonisti Raven, Sarissa e Ioni tre fratelli che
vengono attaccati e conquistati da terribili e crudeli creature
conosciute come Sciacalli. Un attimo prima di essere ucciso Raven
stringe con il nemico un patto di Devozione, con l'intento di salvare
se stesso, la famiglia e gli abitanti della Rocca.
Per
quello che riguarda i personaggi sono tutti sviluppati perfettamente
ed estremamente realistici. Sarissa, la sorella di mezzo, è
sicuramente quella che ho trovato caratterizzata meglio anche se non
è la mia preferita. A primo impatto era odiosa e insopportabile.
Dopo che tuo fratello Raven si sacrifica per te e per gli altri
abitanti della Rocca, l'unica cosa che sei in grado di fare è
lamentarti del tuo triste destino? Come se Raven e Ioni non avessero
i loro problemi contando poi che il suo futuro non si prospetta poi
tanto differente da come era stato programmato per lei. Verissimo che
la creatura che diventa suo marito (Madari) ha un aspetto orribile e
dei modi animaleschi, ma fa di tutto per comprendere gli usi degli
umani e non far soffrire troppo Sarissa. In certe occasioni l'ho
trovato persino romantico. Sono però riuscita a rivalutare
tantissimo la ragazza dopo l'incontro con l'ex promesso sposo Halti.
La
verità le fece male. Una sorta di strappo, uno squarcio rabbioso in
un lenzuolo candido steso ad asciugare sotto i soli, uno stendardo
che cadeva inzaccherato, una ferita mortale inferta a tradimento,
un’amicizia che aveva unito antichi compagni ed era stata
profanata.
Finalmente
riesce ad aprire gli occhi e vedere che in realtà il bel principe
non è altri che un vanesio e un vigliacco. Anzi peggio... Questo è
uno degli aspetti che mi è piaciuto di più del romanzo: Rebecca
riesce a rendere la bellezza umana, o almeno i classici canoni di
bellezza, come banali e insulsi.
Personaggio
che ho subito rivalutato, dopo un'iniziale insofferenza, è Ioni la
piccola della famiglia. Come il fratello non si è fermata a lagnarsi
ma ha saputo adattarsi alla situazione studiano, osservando e
cercando di estrarne il meglio. Non si lascia impaurire da nulla e si
avventura a cercare aiuto e alleanza per difendere la sua Casa.
Bellissima la scena del suo incontro con Ofozi dalle Mille Navi.
Raven
invece mi è piaciuto da subito come il suo rapporto con
Rar-ti-Jekret, guida militare degli Sciacalli, che lo porta ad avere
più fiducia in sé. Mai una volta che lo umili o lo derida, anzi lo
sprona a prendere coscienza del suo valore.
«Che
le bestie siano metà uomo o metà demone, oramai non importa molto,
non credi? Dobbiamo conviverci, e se il Mastro fosse ancora in vita
ci direbbe che il meglio che possiamo fare è comprendere come
riuscirci, senza tradire ciò che siamo e l’onore del nostro
stendardo.
Tra
gli Sciacalli il mio preferito è Ambri-ti-Ragir, guida civile degli
Sciacalli, seguito subito dopo dal Jekret, e da Madari-ti-Bemar,
seconda guida civile degli Sciacalli, erede e portatore del Bem della
Schiera. Una piccola menzione anche a Galear-ti-Dota, lo zoppo, uno
degli Sciacalli liberati da Raven di cui vorrei leggere ancora.
Ben
sviluppata anche tutta la società di queste creature che mi hanno
affascinato tantissimo.
Il
merito maggiore di Rebecca, oltre a coinvolgermi nelle avventure del
mondo di Mnar, è stato quello di riuscire a farmi sentire, come se
le vivessi sulla mia pelle, la rabbia e il dolore per le ingiustizie
subite dai vari personaggi.
Sono
curiosissima di conoscere il seguito di questa meravigliosa storia,
nonostante il finale non sia un cliffhanger!