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venerdì 5 agosto 2022

Recensione #844 La figlia degli abissi by Rick Riordan

 

Ultima recensione della settimana dedicata a uno degli ultimi libri pubblicati in Italia da Rick Jordan, un autore che non leggevo da molti anni.


Autore: Rick Riordan

Titolo: La figlia degli Abissi

Editore: Mondadori

Pag: 381

Data di pubblicazione: 9 novembre 2021

Trama

È tempo delle temute prove di fine anno alla Harding-Pencroft Academy, che vanta tra i suoi diplomati i migliori scienziati marini, guerrieri navali, navigatori ed esploratori subacquei del mondo, e Ana Dakkar non intende fallire. Dopo la morte dei genitori, l'accademia e suo fratello Dev sono l'unica famiglia che le rimane. Quando però, sulla strada verso il porto, assiste a un attacco letale contro la Harding-Pencroft da parte della loro scuola rivale, tutto le viene strappato via per sempre. Catapultati nella guerra tra i due istituti, Ana e i suoi compagni tenteranno una disperata fuga attraverso l'oceano. È allora che la ragazza scoprirà la verità sulle proprie origini, insieme alla causa per cui i genitori hanno perso la vita: il Nautilus, il leggendario sottomarino del Capitano Nemo. Per Ana è impossibile da credere. Ma quando il nemico li stanerà, sarà costretta a immergersi nei profondi abissi dell'oceano per salvare i suoi amici, e tutto ciò che credeva fantasia diventerà realtà...





Io ho amato infinitamente il personaggio di Percy Jackson, tanto da preferirlo spesso e volentieri, a quello più famoso di Harry Potter. E questo lo dirò sempre. Però è l’unico personaggio che ho conosciuto di Riordan pur avendo in casa il volume completo delle Kane Chronicles, pur avendo inserito i relativi audiobook nella mia libreria Audible. Ancora non mi sono decisa ad affrontarlo per paura di non riuscire a provare la stessa empatia con i nuovi protagonisti.

Comunque, tralasciando ciò, per una delle challenge a cui partecipo avevo bisogno di un libro ambientato completamente in mare e quindi mi sono immersa letteralmente nella storia de La figlia degli abissi. Già dai ringraziamenti Riordan mi ha incuriosita affermando di essersi ispirato al 20.000 leghe sotto i mari, con il Nautilus e il meraviglioso capitano Nemo. Questi è uno dei primi personaggi negativi che ho amato per cui ero davvero curiosa di sapere come avesse impostato la sua storia Riordan. Non sono rimasta delusa perché mi è piaciuta sia la protagonista Ana Dakkar, discendente del Capitano, sia i soggetti che la accompagnano in questa avventura. Non ho avuto una preferenza spiccata per nessuno, anche se li ho trovati tutti molto ben descritti.

Mi è piaciuto anche come viene orchestrato il libro e gli svariati riferimenti a 20.000 leghe sotto i mari.

Lo stile di Riordan, non c’è bisogno di dirlo, mi coinvolge sempre anche quando non si parla di Percy quindi sono ancora più stimolata a voler leggere sia le Kane Chronicles che gli altri romanzi dell’autore. 





2 commenti:

  1. Poi ci sono io che non ho mai letto nulla di Riordan. Però ho intenzione di recuperare la saga perché mi piacerebbe approfondire il mondo dei romanzi a tema mitologico ❤️

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