Il volume precedente di questa dilogia non mi aveva convinto del tutto. Allo stesso tempo mi aveva incuriosito abbastanza da voler leggere il secondo capitolo.
Ringrazio la Dunwich Edizioni per la copia cartacea del romanzo.
Autore: Alessio Linder
Titolo: L'ultimo concerto di Freddy King
Editore: Dunwich
Pag:: 366
Data di pubblicazione: 28 ottobre 2020
Trama
La carriera dei Blood Red Sun sta arrivando al capolinea e il loro cantante – Freddy King – sarà presto costretto a onorare la sua parte dell’accordo… a meno che non trovi una via di fuga dal labirinto in cui è rimasto intrappolato. Qualcun altro è però interessato alla band e potrebbe essere la scappatoia che sta cercando. Thea Gauthier ha un conto in sospeso vecchio di decenni con qualcuno vicino a Freddy ed è determinata a esigere la sua vendetta, persino a costo della sua anima. E anche se la fine dei Blood Red Sun è ormai prossima, un nuovo progetto sta vedendo luce, guidato dalle dita esperte di Owen Murphy… e il giovane Valerio, smarrito dopo la perdita dell’amico e mentore Marty Red, rischia di lasciarsi convincere dalle subdole parole del manager. Mentre il mondo intero crolla intorno a Freddy e gli spettri del passato tornano a tormentarlo, i demoni del presente non restano a guardare, e il suo futuro resta appeso a un filo sempre più esile.
In questo secondo capitolo la storia riprende qualche giorno dopo il termine del precedente libro. Protagonista questa volta è il famoso cantante dei Blood Red Sun, Freddy King. Il musicista è impegnato in una serie di concetti, in giro per l’Europa, che lo porteranno a salutare, per sempre, il mondo della musica.
A differenza de L'ultima fermata di Marty Red, qui è decisamente più presente e importante la componente paranormal. Vengono spiegate meglio e in maniera logica le varie dinamiche tra i personaggi. Ho trovato anche una maggiore suspense e molti più colpi di scena rispetto al precedente.
Freddy King è un ottimo protagonista, ben sviluppato e credibile, che ho apprezzato moltissimo. Tra i personaggi secondari, la mia preferita è Thea Gauthier e il suo ruolo nella storia. Gli altri soggetti mi sono piaciuti e li ho trovati ben sviluppati. Tuttavia non sono riuscita a stabilire un contatto con loro.
Questa volta la lettura procede in maniera molto più spedita. La musica è sempre presente, ma non tanto da offuscare tutto il resto. La penna di Linder è semplice, non banale e ben curata.
Un ottimo secondo capitolo che conclude bene questa dilogia, ma che lascia comunque aperta una piccola porticina che non esclude un terzo capitolo.
altre dilogia che ancora non ho letto. troppi libri davvero!
RispondiEliminaE crescono sempre di più
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