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sabato 29 settembre 2018

Recensione #259 Il genio e la musa by Elizabeth Hunter



Titolo: Il genio e la musa
Autore: Elizabeth Hunter
Casa editrice: Hope Edizioni
Pagine: 352
Data di pubblicazione: 21 aprile 2018
Trama
Quando Kate Mitchell decide di indagare sul misterioso ritratto esposto nella galleria degli ex studenti, non ha la minima idea di come la sua vita sia in procinto di cambiare.
Pensa di sapere ciò che vuole nella vita: ha un ragazzo meraviglioso, una carriera promettente e un percorso chiaro per il suo futuro.
Come potrebbe un semplice ritratto cambiare tutto questo?
Una fotografia. Una scultura. Un dipinto… un indizio dopo l’altro, Kate impara che frammenti del passato potrebbero lasciare segni inaspettati anche sul suo stesso futuro.
Ed esattamente, com’è finita nello studio di un irascibile scultore?
Un ritratto potrebbe avere tutte le risposte, ma apprenderne i segreti cambierà tutto ciò che Kate pensa di sapere sull’amore, l’arte e la vita.
Una singola immagine può raccontare più di una storia e, alla fine, una giovane artista scoprirà che ogni vera storia d’amore è un’opera d’arte unica.







Kate è una studentessa d'arte prossima alla laurea. La sua tesi è basata su Reed O'Connor un fotografo scontroso che vive recluso e poco propenso alla vita pubblica. Vuole a tutti i costi cercare di scoprire il mistero che si cela dietro questo famoso personaggio per capire meglio la sua arte.
Uno dei problemi che ho avuto con questa storia è stato non comprendere cosa spingesse la protagonista a voler conoscere la storia personale del misterioso fotografo. Ok, tutte le esperienze possono formare il carattere e il modo di vedere il mondo attraverso un obiettivo, questo lo so. Ma il tutto inizia poi a diventare un'ossessione per Kate. A volte mi è parso addirittura inquietante questo suo voler scavare nella vita dell'uomo.
La relazione che si sviluppa tra Javi (ennesimo amico pettegolo) e Kate, poi, non mi ha suscitato emozioni e l'ho trovata molto forzata.
Altra cosa che mi è parsa troppo superficiale è l'amicizia che nasce tra la ragazza e gli amici di vecchia data della coppia. Troppo affrettata! Sono tutti disposti a raccontare i fatti personali del loro amico, notoriamente un tipo riservato, a una ragazzina solo perché raccomandata dal mentore di lei (altro grande amico). Boh, non so se vorrei amici così nella mia vita. Veniamo al motivo della separazione tra Sam e Reed che, per quanto grave, non mi ha convinta. Non è stato approfondito a sufficienza per me.
Allora cosa mi ha fatto dare tre stelle? Lo stile e la storia d'amore tra Sam e Reed.
Per quello che riguarda lo stile narrativo l'ho apprezzato perché l'autrice scrive davvero bene e in modo coinvolgente, tanto che volevo proseguire in ogni momento a leggere (cercando di non cedere all'istinto omicida verso Kate). Ha avuto il pregio di mantenere viva la mia curiosità al di là di una protagonista che non sopportavo. Buona anche la caratterizzazione dei soggetti secondari e dell'arte a cui si dedicano: c'è la fotografia, la pittura e la scultura. Ognuna ben rappresentata.
Ho amato Reed e Samantha dall'inizio, volevo sapere tutto di loro e del loro amore. Leggevo con piacere, spesso emozionandomi, le pagine che li riguardavano. Ecco se non ci fosse stata Kate a rompere con la sua invadenza da impicciona avrei certamente dato un giudizio più positivo.
Mi ripropongo di leggere altro della Hunter per vedere se riesce a convincermi di più.



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