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sabato 12 maggio 2018

Recensione #192 Il segreto di Eva by Amy Harmon



Libro letto per la Reading Challenge 2018 Tutti a Hogwarts con le tre Ciambelle. Gruppo La stanza delle necessità. Obiettivo: Un nome di persona nel titolo







Autrice: Amy Harmon
Titolo: Il segreto di Eva
Editore: Newton Compton Editore
Pagine: 384
Data di pubblicazione: 8 marzo 2018

Trama
1943. La Germania occupa gran parte dell’Italia e le deportazioni degli ebrei aumentano di giorno in giorno. Fin da bambini Eva Rosselli e Angelo Bianco sono cresciuti come una famiglia, divisi solo dalla religione. Con il passare degli anni si sono innamorati, ma per Angelo è arrivata la vocazione e, nonostante i suoi profondi sentimenti per Eva, ha preso i voti. Adesso, più di dieci anni dopo, Angelo è un prete cattolico ed Eva è una donna ebrea che rischia la deportazione. Con la minaccia della Gestapo in avvicinamento, Angelo nasconde Eva tra le mura di un convento, dove Eva scopre di essere solo una dei tanti ebrei protetti dalla Chiesa. Ma la ragazza non riesce proprio a stare nascosta, in attesa della liberazione, mentre Angelo rischia la vita per salvarla. Con il mondo in guerra e le persone ridotte allo stremo, Angelo ed Eva affrontano sfida dopo sfida, scelta dopo scelta, fino a che il destino e la fortuna non decideranno di incontrarsi, lasciandoli stremati davanti alla decisione più difficile di tutte.




Non conta come preghiamo,
se la nostra devozione è pura,
se il nostro amore per Lui ci induce ad amare,
a metterci al servizio degli altri,
a perdonare e a migliorarci.
Purtroppo, invece, importa.
È triste, ma è così.



Amy Harmon è una di quelle autrici che, finora, non mi ha mai delusa quindi mi approccio con fiducia ai suoi romanzi e li attendo sempre con ansia.
Questa volta, abandonando il solito contemporary, si è cimentata con un genere totalmente diverso da quelli a cui ero abituata: un romance ambientato in un'Italia dilaniata a causa della Seconda Guerra Mondiale.
Eva, una violinista ebrea, e Angelo, un prete cattolico, sono due i protagonisti e li ho trovavi descritti meravigliosamente dalla Harmon. Mi sono piaciuti entrambi anche se Eva, a volte, l'avrei presa a schiaffi, visti alcuni suoi atteggiamenti. Angelo è sicuramente il personaggio meglio riuscito e ho compreso benissimo i suoi dubbi per la strada che aveva scelto.



Voglio fare il bene per dei motivi validi.
Non per il timore di essere giudicato
o per quello che penserà la gente.
Non per le tradizioni o per le pressioni.
Non perché ho paura o non mi sento all’altezza di cambiare.
E non perché è ciò che si aspettano gli altri.
Voglio compiere la Sua volontà.
Ma questo è il mio cruccio principale,
capire quale sia davvero la volontà di Dio.
Non quella della Chiesa cattolica,
ma la Sua volontà.



Anche la loro storia d'amore è stata sicuramente approfondita benissimo, nonostante la tematica non semplice date le due credenze diverse.
Ho trovato, inoltre, ben analizzata tutta la ricostruzione storica in cui si muovono i due protagonisti e penso che l'autrice sia riuscita a rendere perfettamente non solo tutti i sentimenti provati da Eva e Angelo, ma anche la sofferenza di un popolo tormentato solo per avere una visione diversa della religione.



Più invecchiava, più si convinceva che l’umanità non conosceva né Dio né il paradiso. Lo usavano come scusa per uccidere, per punire, per discriminare. Lui amava Dio. E si sentiva ricambiato del suo amore, ma non credeva di meritarlo solo perché era stato cresciuto come cattolico, solo perché era un prete.



Confesso anche la mia ignoranza sul fatto che la chiesa cattolica avesse una rete così fitta per proteggere e nascondere i tanti ebrei. Buono anche come la scrittrice faccia interagire persone realmente esistite con i suoi personaggi immaginari.
Quello che non mi ha fatto dare il punteggio pieno non è tanto la prevedibilità della conclusione, ma è che per quanto dolorosa e travagliata la storia d'amore non mi ha commossa come credevo. Mi hanno emozionato moltissimo le parti dove la Harmon parla delle sofferenze e degli abusi perpretati nei confronti degli ebrei, costringendomi spesso a dilatare la lettura. purtroppo verso i due personaggi principali non c'è stata quella connessione che me li avrebbe resi indimenticabili.





6 commenti:

  1. adoro questa autrice e spero di leggere questo libro se non questo mese almeno il prossimo. anche se so che sarà una lettura straziante. bella recensione Dolci!

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    1. Grazie Chicca, lei strazia sempre il cuore... in ogni libro!

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  2. Ce l'ho nel Kindle da un po' ma ancora non mi sono decisa ad iniziarlo... ho letto altre recensioni, tutte positive, devo solo trovare il momento adatto per leggerlo visto in che epoca si svolge!

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    1. Anche io ero titubante per l'epoca storica, ma merita tantissimo!

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  3. ho letto anche io questo libro e, di nuovo, concordo con te. Hai scritto una recensione bellissima

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