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sabato 14 aprile 2018

Recensione #182 La casa del padre by Karen Dionne


Libro letto per la Reading Challenge 2018 Tutti a Hogwarts con le tre Ciambelle. Gruppo Azkaban. Obiettivo: Copertina disegnata







Autrice: Karen Dionne
Titolo: La casa del padre
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 27 febbraio 2018
Pagine: 324
Trama
Helena vive con la famiglia in una tranquilla cittadina del Michigan immersa nella natura che ama e conosce benissimo, tanto che incrementa le entrate con la vendita di conserve di frutta e piante particolari. La sua formidabile conoscenza le viene dal padre, con il quale ha vissuto, insieme alla giovanissima madre, fino a dodici anni in un capanno tra i boschi. Da lui ha imparato tutto quello che sa, e forse anche quello che non avrebbe voluto sapere. Tanto che proprio a dodici anni è scappata di casa e lo ha fatto mettere in prigione. Ora, però, a distanza di quindici anni, l’uomo è evaso e Helena sa di essere in pericolo. Soprattutto sa di essere l’unica al mondo a poterlo catturare di nuovo.






Avevo voluto bene a mio padre, da bambina.
Gliene volevo ancora.

Il romanzo non rientra in quello che io considero un thriller, cioè ansia al cardiopalma e suspense ad ogni sfogliata di pagina, eppure è riuscito, grazie allo stile accattivante, a catturare immediatamente la mia attenzione.
La storia è piuttosto originale, almeno per me, perchè esplora un tema poco trattato: l'infanzia e l'educazione della figlia di una vittima di sequestro. Leggendo sono arrivata a comprendere cosa possa pensare una bambina allevata in questo modo, infatti, Helena cresce in isolamento, in una baracca vicino una palude, senza conoscere le reali circostanze che hanno portato alla sua nascita, dando poi per scontato che tutto ciò che le veniva insegnato fosse normale.
Gli elementi più interessanti del libro sono la caratterizzazione della protagonista Helena, di suo padre Jacob e le emozioni contrastanti derivanti dal suo rapporto con il padre.
Confesso che non riuscivo, almeno all'inizio, a provare grandi antipatie per il padre fuggiasco. Dalle parole e dai ricordi di Helena bambina usciva un ritratto di un genitore che sembrava provasse un sincero affetto per la figlia. Un personaggio multisfaccettato: un sadico psicopatico e violento ma anche un papà affettuoso... Avanzando, però, con la storia ho compreso meglio la complicata dinamica che c'era tra i due.

A volte una persona pensa di desiderare qualcosa, però, dopo averla ottenuta, scopre che non era affatto quello che cercava.

Dall'altra parte c'era questa madre apatica e, apparentemente, disinteressata alla sua bambina. Una donna, anzi una ragazza, distrutta. sicuramente da giustificare perché la vita che sta vivendo non è certo semplice o felice. Questo è forse l'unico neo che ho trovato in questo romanzo: il poco sviluppo della psiche della madre.

Qualcosa si spezza nella mente e nella volontà di una persona che è stata privata della propria autonomia. Per quanto ci piaccia pensare che lotteremmo come linci rosse, se ci trovassimo in una situazione simile, è probabile che invece cederemmo.

Le sensazioni contrastanti che ho provato, proprio come per la protagonista, sono state tra le cose che ho amato di questa storia. Sono riuscita a immedesimarmi completamente in Helena! Ero vicino a lei quando lottava con se stessa mentre cercava di farsi coraggio e compiere quel gesto, verso l'amato padre, così difficile. Sì, perchè nonostante tutto non poteva fare a meno di amarlo ancora un po', in una parte del suo cuore.

Ma bisogna accettare la responsabilità delle proprie decisioni, anche quando le conseguenze sono diverse da quelle sperate.

Belle anche le parti della fiaba di Andersen, da cui prende il titolo il romanzo, Il re della palude. Non la conoscevo.
Ho trovato lo stile della scrittrice evocativo e avvincente. È riuscita a mixare benissimo i flashback che mi raccontavano il passato della protagonista e gli avvenimenti del presente durante caccia all'uomo che intraprende Helena. Sono sicura che questa storia resterà con me per molto tempo.











2 commenti:

  1. Ciao! Non conosco questo romanzo ma sembra interessante :-) Grazie per la segnalazione!!

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