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sabato 17 marzo 2018

Recensione #175 Uomini che restano by Sara Rattaro


Libro letto per la Reading Challenge 2018 Tutti a Hogwarts con le tre Ciambelle. Gruppo Hermione. Obiettivo: Cappello Parlante



Autrice: Sara Rattaro
Titolo: Uomini che restano
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 13 febbraio 2018
Pagine: 265

Trama
All'inizio non si accorgono nemmeno l'una dell'altra, ognuna rapita dal panorama di Genova, ognuna intenta a scrivere sul cielo limpido pensieri che dentro fanno troppo male. Fosca e Valeria si incontrano per caso nella loro città, sul tetto di un palazzo dove entrambe si sono rifugiate nel tentativo di sfuggire al senso di abbandono che a volte la vita ti consegna a sorpresa, senza chiederti se ti senti pronta. Fosca è scappata da Milano e dalla confessione scioccante con cui suo marito ha messo fine in un istante alla loro lunga storia, una verità che per anni ha taciuto a lei, a tutti, persino a se stesso. Valeria nasconde sotto un caschetto perfetto e un sorriso solare i segni di una malattia che sta affrontando senza il conforto dell'uomo che amava, perché lui non è disposto a condividere con lei anche la cattiva sorte. Quel vuoto le avvicina, ma a unirle più profondamente sarà ben presto un'amicizia vera, di quelle che ti fanno sentire a casa. Perché la stessa vita che senza preavviso ti strappa ciò a cui tieni, non esita a stupirti con tutto il buono che può nascondersi dietro una fine. Ti porta a perderti, per ritrovarti. Ti costringe a dire addio, per concederti una seconda possibilità. Ti libera da chi sa soltanto fuggire, per farti scoprire chi è disposto a tutto pur di restare al tuo fianco: affetti tenaci, nuovi amici e amici di sempre, amori che non fanno promesse a metà.





Sara Rattaro riesce sempre a farmi amare un genere che di solito non leggo molto spesso e i suoi libri mi conquistano ogni volta. Se non fosse stato per la scarsità di tempo da dedicare alla lettura e complice anche il mio essere a Tempo di Libri, mi sarei bevuta questo romanzo in una sola seduta.

L'autrice ha uno stile molto particolare nel raccontare le sue storie. Sempre in prima persona riuscendo, ogni singola volta, a farmi percepire le stesse emozioni che prova il personaggio di cui mi racconta in quel momento. Il punto di forza dei suoi scritti sono proprio loro, i protagonisti, descritti sempre magistralmente. Personaggi veri come quelli che si potrebbero incontrare tutti i giorni, con pregi e difetti tipici dell'essere umano. Anche le vicende narrate sono sempre attuali e molto, molto realistiche.
Proprio grazie a queste sue qualità è stata capace di farmi amare, ma soprattutto capire profondamente, ogni scelta e comportamento dei soggetti di questo romanzo. Ho pianto con Fosca e Valeria, entrambe tradite da coloro che avrebbero dovuto, invece, restare loro accanto. Motivi diversi ma che hanno lasciato in tutte e due un grande dolore. Non ho odiato Lorenzo come mi sarei aspettata, mentre non mi ha sorpreso minimamente il mio detestare Sergio. Se da una parte sono riuscita, infatti, a comprendere e perdonare Lorenzo per il suo “tradimento”, non ho potuto proprio giustificare la vigliaccheria di Sergio. Il primo non voleva ferire intenzionalmente la sua Fosca, ma neanche negare cosa desiderasse realmente. Ho percepito tutto il suo strazio nel confessare i suoi sentimenti alla moglie. Per la prima volta mi sono trovata a non odiare un marito traditore. Assolutamente ingiustificabile il secondo: non si abbandonano le persone care. Mai! Specialmente nei momenti più dolorosi e difficili.
Ho apprezzato tantissimo Ale e Fabrizio, veri uomini che restano, che non si fanno spaventare dagli imprevisti della vita. Ce ne vorrebbero molti di più!
Ho adorato profondamente questa storia anche se avrei voluto sapere di più sul futuro di Fosca, Valeria, Ale, Lorenzo e Fabrizio. Questa è una mia pecca, lo ammetto. Mi serve dare una conclusione precisa ai libri che leggo e conoscere dove il destino porta i protagonisti che mi entrano nel cuore.
Mi è piaciuto anche il piccolo capitolo in cui Genova diventa protagonista al pari degli altri soggetti.
Lo stile di Sara è sempre fluido ed evocativo. Riesce, sempre, a parlare di tematiche importanti senza renderle più angoscianti di quanto siano già di loro. Tuttavia le sue parole arrivano dritto al cuore e lo frantumano ugualmente. Non ho voluto trascrivere citazioni in questa mia opinione perche erano davvero troppe le frasi che mi hanno colpito maggiormente.
Vorrei, in questi momenti, avere capacità narrative tali da riuscire a trasmettere ciò che libri del genere sono capaci di farmi provare.



8 commenti:

  1. Condivido le tue reazioni.
    E lo scombussolamento che ogni volta Sara Rattaro mi lascia nel cuore.
    Solo penso che ogni sua conclusione sia semplicemente perfetta.
    Ogni suo libro, pur lasciandomi ogni volta a secco di lacrime, termina come dovrebbe. Con le giuste parole, col giusto dolore e i giusti sentimenti. È tutto reale al 100%
    Grazie ancora per avermelo regalato: addirittura autografato!

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    Risposte
    1. La mia mania dei finali... però il libro è davvero magnifico! Un piacere per me regalartelo.

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  2. Devo proprio leggere quest'autrice, la amate praticamente tutti

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  3. Questo libro è qualcosa di fantastico...

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  4. Brava Dolci, questo libro è strepitoso e tu hai reso l'idea

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