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domenica 10 settembre 2017

Recensione #118 La mia ultima estate di Anne Freytag


Autrice: Anne Freytag
Titolo: La mia ultima estate
Editore: Leggere Editore
Data di pubblicazione: 25 maggio 2017
Pagine: 250

Trama
Tessa, diciassette anni, ha atteso a lungo il ragazzo perfetto, il momento perfetto, il bacio perfetto. Pensava di avere ancora molto tempo davanti a sé, prima di scoprire che a causa di un difetto cardiaco le restano poche settimane di vita. Stordita, arrabbiata, disperata, aspetta di morire chiusa nella sua stanza. È un’attesa amara, la sua, perché sa di non aver vissuto a pieno. Pensa a sé stessa come a una “ragazza soprammobile”, che morirà “vergine e senza patente”. Fino a quando non incontra Oskar e tutto sembra di nuovo possibile. Nonostante Tessa cerchi di allontanarlo, convinta che una relazione sarebbe insensata ed egoistica, lui non le lascia scampo. Oskar sa vedere dietro le apparenze, non ha paura e vuole rimanerle accanto. Pur di sorprenderla, di vedere i suoi occhi brillare per l’emozione, organizza un piano per farle vivere un’ultima estate perfetta. Un viaggio in Italia a bordo della sua Volvo sgangherata per ammirare i tesori di Firenze, sedersi sulla scalinata di Piazza di Spagna, mangiare una pizza a Napoli. Un’ultima estate in cui il tempo non ha importanza e ciò che conta sono solo i sentimenti.






Nessuno vede me.
Nessuno si accorge dell’inferno
che sto attraversando.
Da sola. Al buio.
Nessuno vede il dolore che mi consuma e mi svuota.
Mi divora e non posso urlare.
Sono sdraiata lì e tutto quello che voglio è morire.

La copertina mi ha colpito subito, così come la trama del romanzo ma qualcosa non ha funzionato.
Forse potrò sembrare insensibile ma questo libro proprio non mi è piaciuto.
Ho avuto problemi soprattutto con la protagonista Tessa che avrebbe dovuto commuovermi, spezzarmi il cuore, ecc... Invece ha saputo solo irritatmi e annoiarmi. Già dall'inizio mi disturbano i pensieri troppo filosofici di Tessa. Fastidiosa e antipatica.
Sul serio? Sono io a essere ipersensibile
o è proprio sbagliato scrivere una cosa simile?
Dopotutto non sono una qualsiasi
conoscente alla lontana.
Sono la sua migliore amica.
Be’, almeno lo ero un tempo.
E presto sarò morta.

Ho capito che deve morire ma ho trovato davvero esagerate ed egoistiche alcune sue motivizioni. Dalle sue azioni e dai suoi atteggiamenti viene fuori una ragazza arrogante e viziata. No proprio non è scattato quel qualcosa che avrebbe dovuto farmi provare comprensione per lei.
Oskar invece mi è piaciuto leggermente di più: il classico bravo ragazzo fin troppo perfetto che mi porta a chiedermi cosa ci trovasse in Tessa.

Il mio cuore non ce la fa ad andare più veloce
e anche i miei polmoni raggiungono i loro limiti,
ma io mi aggrappo a lui.
Mi lascio trascinare.
Quando ti tocca quell’unica persona
che ti fa vibrare, il mondo si ferma.
Le gambe continuano a correre e i tuoi polmoni
respirano, anche se non ce la fai più,
e tutto ciò che senti è quel tocco.
Pelle su pelle, come un sussurrare tra corpi.

Anche i familiari della ragazza non hanno riscosso le mie simpatie, a parte Larissa, la sorellina della protagonista. L'unica che tratta Tessa come sempre, e come dice di voler essere trattata lei stessa, è proprio la ragazzina. Però Tessa anche qui si scoccia se la sorella non è accomodante con lei visto che sta per morire... Coerenza?
Ho sperato nel viaggio che i due ragazzi vogliono fare prima che Tessa ci lasci, ma niente neanche qui. Tutto troppo di fretta, irreale e superficiale.

Dopo un paio di minuti con lui sono serena e libera.
Come se la Tessa morente non fosse altro
che una tuta scomoda che tolgo
quando lui è con me.
Con lui mi lascio dietro tutto.
La realtà e le mie paure, le domande tormentose
e i pensieri struggenti, che altrimenti mi perseguitano
come un’ombra di cui non ci si può sbarazzare.
Forse l’ombra è un pezzo della mia tuta.

Purtroppo questo libro mi ha delusa profondamente, mi aspettavo di più dalla storia. Credevo di commuovermi e piangere senza ritegno, invece sono rimasta completamente indifferente all'agonia di Tessa.
Mi aspettavo più sentimento tra lei e Oskar, ma invece ho trovato scialbo tutto il loro rapporto.
Un libro che non consiglierei a nessuno.





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