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giovedì 9 novembre 2023

Recensione #968 Lavinia by Ursula K. Le Guin

 

 Buongiorno, oggi vi parlo di un romanzo che non è proprio un retelling ma una diversa visione della storia di Lavinia, moglie di Enea che finora non ha mai avuto modo di parlare.

 Ringrazio Silvia per l'organizzazione dell'evento e la casa editrice per la copia del romanzo.


Autrice: Ursula K. Le Guin

Titolo: Lavinia

Editore: Mondadori

Pag: 312

Data di pubblicazione: 7 novembre 2023

Trama

UNICA FIGLIA DEL RE LATINO, la giovane Lavinia è corteggiata da Turno, re dei Rutuli. Il suo destino però è quello di sposare il principe esule venuto dall'Oriente, Enea, e da lui generare una stirpe che governerà il mondo. Un legame da cui nascerà un impero, ma al prezzo di un conflitto sanguinoso. Nonostante sia un personaggio cruciale nell' Eneide , in tutto il poema Lavinia non pronuncia una sola parola. Duemila anni dopo, finalmente Ursula Le Guin restituisce la voce alla principessa italica. Prendendo in mano la propria sorte, la giovane svela ciò che Virgilio ha la storia della sua vita, l'amore della sua vita. Lavinia è una rilettura attuale ed emozionante degli ultimi sei libri dell' Eneide : un romanzo di austera bellezza che, come la migliore epica classica, parla di guerra e di passioni, intessendo un racconto ricco di dettagli e immaginazione, premiato con il Locus nel 2009.




Non ho mai letto nulla di questa autrice però ne avevo sentito veramente parlare bene. Quindi la mia curiosità nel conoscere una nuova penna era alle stelle. Però mi sa che sono incappata nel suo libro peggiore, perlomeno a me non ha convinto granché.

Lavinia è protagonista e voce narrante del romanzo, attraverso le sue parole possiamo vedere un ritratto di un personaggio dell'Eneide che è stato sottovalutato. La donna è la moglie di Enea e finora nessuno aveva pensato di darle la parola (come dice l'autrice stessa).

Inizio subito con il dire che non mi è piaciuta, non non ho trovato in lei un soggetto interessante, non sono mai riuscita a entrare in empatia con Lavinia. Mi è parsa una donna debole e succube delle scelte degli altri. Che siano gli dei, che sia il sommo poeta, che sia il padre... lei non prende mai in mano la sua vita o decide di fare qualcosa che sia una sua iniziativa o un suo desiderio. Fa solo quello che le dicono gli altri. Come ben saprete io non amo questo genere di soggetti. Neanche i personaggi secondari hanno spiccato particolarmente. Tutti risultano essere distanti, piatti. Oltre tutto non ho percepito un minimo di sentimento tra Lavinia ed Enea.

Lo stile della Le Guin non è tra i miei preferiti. La storia è interessante, io amo la mitologia greca, però l'ho trovata lenta e a tratti noiosa. C'erano battaglie, scontri e intrighi però il tutto non decolla come dovrebbe. Almeno per me.

Ero curiosa di conoscere la versione di Lavinia ed ero contenta che qualcuno le avesse concesso di mostrarsi, tuttavia ne sono rimasta delusa.

Affronterò di nuovo questa autrice? Penso di sì perché solitamente non amo fermarmi alla prima impressione e do sempre una seconda possibilità agli autori che leggo. 









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