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lunedì 24 aprile 2023

Recensione #923 Cuori sotto zero di Gea Petrini

 

Nuova settimana che iniziamo subito con la recensione di un romance scritto da Gea Petrini. Ringrazio l'autrice per la fiducia e per la copia cartacea del romanzo.


Autrice Gea Petrini

Titolo: Cuori sotto zero

Editore: Self Publishing

Pag: 430

Data di pubblicazione: 20 marzo 2023

Trama

"Sei bellissima. Stupenda come il tramonto nell'Artico a febbraio, pericolosa come la notte polare".
Nora Stone, una giovane giornalista di 25 anni, ha chiuso il suo cuore all'amore. Ma quando viene accettata in una prestigiosa Scuola di Giornalismo di New York e incontra due nuove coinquiline, la sua vita prende una svolta inaspettata.
Barlow, un enigmatico artista di fama internazionale dall'identità segreta, sta organizzando un evento sensazionale alle Svalbard, remote isole della Norvegia, per combattere la crisi climatica e svelare il suo volto al mondo. Un fortunato giornalista avrà l'opportunità di documentare il dietro le quinte dell'evento, ma solo dopo aver superato una rigorosa selezione. Catapultata in una competizione estrema contro altri nove aspiranti reporter, Nora si trova a combattere tra paesaggi mozzafiato per l'occasione di una vita. Mentre affronta le prove e scopre di più sul misterioso Barlow, Nora si rende conto che la posta in gioco va ben oltre le sue aspettative.

Un viaggio di due mesi nell'Artico
Un artista che si nasconde al mondo
Una selezione spietata tra giornalisti
Cosa potrebbe andare storto per Nora Stone?

Cuori Sotto Zero è una storia d'amore ambientata nel suggestivo scenario dell'Artico nell'eterna lotta tra cuore e ragione.

È un romanzo:
Contemporary romance
Commedia romantica
Autoconclusivo


In esclusiva per i lettori: alla fine del romanzo, potrete accedere a un capitolo segreto intitolato "Parole di Notte", che racconta le ore successive all'ultimo capitolo dal punto di vista di Barlow in prima persona.
Le versioni cartacee di Cuori Sotto Zero sono edizioni speciali arricchite dalle illustrazioni.




Nora Stone, una giovane studentessa di giornalismo, si sta riprendendo dal vile tradimento del compagno quando viene ingaggiata per partecipare agli Hunger Games del giornalismo. Lo scopo finale è vincere una sfida, a colpi di parole, con altri compagni di corso per avere l’esclusiva e rivelare l’ultima performance di Barlow, un misterioso artista che si dedica alla conservazione dell'ambiente e al problema dell'inquinamento.

La cosa migliore del romanzo è senza dubbio l’ambientazione artica. personalmente è la parte che mi è piaciuta di più. Il caratteristico paesino di Longyearbyen, dove erano domiciliati questi ragazzi è descritto in maniera sublime. Non solo l'ho adorato, ma spesso sentivo i brividi di freddo penetrare nelle mie ossa.

Parliamo un po' della protagonista Nora. All'inizio ho apprezzato tantissimo il suo carattere determinato e lo stratagemma che usa per scoprire se Ted la stia tradendo veramente. Dopo la tremenda verità si abbatta però è subito pronta a riprendersi al sua libertà e conseguire il sogno di diventare una famosa giornalista. Purtroppo quando entra in contatto con Barlow per me è davvero troppo esigente, arrogante e sfiduciata. Non so bene come spiegare i miei sentimenti verso di lei. La comprendevo benissimo, le sue paure erano credibili, il tradimento è difficile da superare, tuttavia avrei voluto scuoterla e farle aprire gli occhi sui sentimenti che provava per Barlow.

Barlow è uno di quei personaggi ombrosi, misteriosi che a me piacciono tantissimo. Pure in questo caso ho amato moltissimo il protagonista maschile.

Molto interessanti i protagonisti di supporto a Nora sia i giornalisti-avversari della ragazza, che le sue amiche Tomi e Janine. Se dovessi scegliere un personaggio preferito sarebbe proprio Janine. Si vede raramente ma quando appare è mitica! Di lei vorrei conoscere tutto tutto tutto. È il personaggio che mi ha intrigata maggiormente.

Lo stile di Gea si conferma sempre fluido, scorrevole e coinvolgente. In questo romanzo anche molto leggero rispetto al suo Epic Fantasy nel quale ha usato un linguaggio più forbito.

Ottima prova per Gea che dà dimostrazione di non essere solo una brava autrice di fantasy ma di poter spaziare in più generi.






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