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venerdì 29 ottobre 2021

Recensione #718 Ragazza, Serpente, Spina by Melissa Bashardoust

 


Buongiorno ultimo review party del mese dedicato a un romanzo che, dalla trama, mi aveva incuriosito moltissimo.

Ringrazio Mondadori per la copia digitale del libro.


Autrice: Melissa Bashardoust

Titolo: Ragazza, Serpente, Spina

Editore: Mondadori

Pag: 336

Data di pubblicazione: 5 ottobre 2021

Trama

C’era e non c’era una volta − così cominciano sempre le fiabe − una principessa destinata ad avvelenare chiunque la toccasse.
Ma per Soraya, tenuta nascosta fin dalla nascita, cresciuta lontana dalla sua famiglia, al sicuro solo nel suo giardino, questa non è soltanto una fiaba.
All’approssimarsi delle nozze del suo gemello, Soraya deve decidere se uscire allo scoperto per la prima volta. Nelle segrete del palazzo una div, una demone, potrebbe avere le risposte che sta cercando, la chiave per ottenere la libertà. Al di fuori c’è un giovane uomo che non teme la principessa, nei cui occhi non si legge paura, ma profonda comprensione di chi lei sia veramente, oltre la maledizione e il veleno.
Soraya pensava di sapere quale fosse il suo posto nel mondo, ma quando le sue scelte portano a conseguenze inimmaginabili, inizia a chiedersi chi sia davvero e cosa stia diventando: una donna o una demone? Una principessa o un mostro?





Nel 2020 e nel 2021 ho dedicato molto del mio tempo al genere fantasy e sto notando che inizia a stancarmi. Inoltre le storie mi sembrano tutte molto simili per quanto diverse tra loro. Non riesco più a trovarne una che mi emozioni come vorrei.

La storia di Soraya mi è piaciuta molto per la sua originalità e, soprattutto, per l’ambientazione che ricordava l’antica Persia.

Dopo aver amato i libri di Sabaa Tahir, di Renée Ahdieh, con la loro atmosfera orientaleggiante mi aspettavo di provare le stesse emozioni. Se da una parte ciò si è verificato dall'altra i personaggi non mi hanno convinta.

Pecca molto la caratterizzazione dei personaggi, non tanto per la descrizione delle loro emozioni, ma perché sono tutti davvero eccessivamente, troppo buoni. Non dico che la bontà sia una cattiva qualità, però in un romanzo che viene presentato come favola dark mi aspetto cose diverse. Tuttavia lo stile della Bashardoust mi è piaciuto perché scorrevole e coinvolgente. La lettura mi ha dato l’impressione di essere al centro di di una fiaba, ma non quella che mi aspettavo.

Verso la protagonista ho avuto un rapporto altalenante. Ho apprezzato che cercasse in tutti i modi di cambiare e sconfiggere la maledizione. Però in certi punti era fin troppo lagnosa e a me le protagoniste di questo tipo mi danno ai nervi.


Nel complesso un romanzo NI. Né bello né brutto.




4 commenti:

  1. questo libro poteva davvero dare di più è un vero peccato perchè la trama era molto interessante

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