Pagine

giovedì 4 marzo 2021

Recensione #617 Nevernight. Mai dimenticare by Jay Kristoff

 

Buongiorno, riprendono le mie recensioni dopo alcuni giorni dedicati ai blog tour. Oggi vi parlo di Nevernight Mai dimenticare, primo capitolo della trilogia fantasy più chiacchierata del 2019 che ho letto a febbraio grazie al Gruppo di Lettura organizzato da Chiara.


Autore: Jay Kristoff

Titolo: Nevernight. Mai dimenticare

Serie: The Nevernight Chronicle #1

Editore: Mondadori

Pag: 462

Data di pubblicazione: 3 settembre 2019

Trama

Destinata a distruggere imperi, Mia Corvere ha solo dieci anni quando riceve la sua prima lezione sulla morte. Sei anni dopo, la bambina cresciuta tra le ombre si avvia a mantenere la promessa che ha fatto il giorno in cui ha perso tutto. Ma le possibilità di sconfiggere nemici così potenti sono davvero esili, e Mia è costretta a trasformarsi in un'arma implacabile. Deve mettersi alla prova tra i nemici - e gli amici - più letali, e sopravvivere alla protezione di assassini, mentitori e demoni, nel cuore stesso di una setta dedita all'omicidio. La Chiesa Rossa non è una scuola come le altre, ma neanche Mia è una studentessa come le altre. Le ombre la amano. Si nutrono della sua paura.




La lettura di questo romanzo è partita con alte aspettative. A parte poche opinioni negative, infatti, tutti quelli che sentivo ne parlavano in maniera entusiasta. Diciamo che, personalmente, in parte ho capito il fascino di questa storia. La storia è originale e cruenta, fattore che mi delizia ogni volta. La protagonista, Mia Corvere, è favolosa! Determinata, coraggiosa, sempre piena di sangue la ragazza vuole vendicare, a tutti i costi, la morte di suo padre e la conseguente distruzione della sua famiglia. Per questo decide di diventare un allieva della Chiesa Rossa, una scuola in cui vengono insegnate materie davvero particolari...

Come già accennato ho trovato Mia fantastica. Niente la può fermare nel perseguire il suo intento, neanche l’affetto che inizia a provare nei confronti delle persone con cui si trova a convivere tutti i giorni. Questo suo lato mi è davvero piaciuto, ha una spietatezza che ho adorato.

Tutti gli altri personaggi secondari, che sono davvero tanti, oltre ad avere un’ottima caratterizzazione, spiccano in ogni contesto in cui sono inseriti. Posso dire di essermi affezionata e, al tempo stesso, aver disprezzato ognuno di loro.

Altra cosa ben fatta è la descrizione del funzionamento della scuola e le varie materie insegnate. Tutto è perfetto per creare un ambientazione spettacolare e fuori dai soliti schemi.

La penna di Kristoff, che già avevo avuto modo di conoscere in coppia con la Kaufman nella trilogia di Illuminae, è cruda, cattiva e sanguinaria. L'autore non si fa mai fatto il minimo scrupolo a eliminare personaggi. L'adoro!

Il finale è aperto e la prima cosa che ho detto, girata l'ultima pagina, è stata: quando continuiamo con il GDL???

Veniamo alla cosa che non mi ha fatto dare il punteggio massimo a questo romanzo: le note. Io non le sopporto a prescindere, perché mi distraggono dal fluire della storia. In questo caso, poi, erano tante e molto esplicative. Aggiungevano particolari importanti alla trama storia, quindi erano da leggere per forza. Questo mi ha infastidito parecchio. Fortunatamente sono andate scemando e la storia ha preso ancora più piede. Spero nel secondo volume e nel terzo volume di non trovarne così tante.






6 commenti:

  1. Ma che bello, spero di recuperare quest anno la saga

    RispondiElimina
  2. io ho amato pure le note! Ma sono contenta che ti sia piaciuto tanto, pronte per il prossimo

    RispondiElimina
  3. a me invece le note non hanno infastidito, le ho trovate un di più particolare.

    RispondiElimina