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giovedì 7 gennaio 2021

Recensione #589 Loop by Simon Stålenhag

 

Ennesima graphic novel scaricata nel periodo dell’avvento 2020 di Oscar Vault. Inoltre è il libro con cui ho concluso l'anno appena terminato, raggiungendo la quota prefissata di 200 libri.


Titolo: Loop

Autrice: Simon Stålenhag

Pagine: 134

Casa editrice: Mondadori Oscar Ink

Data di pubblicazione: 31 ottobre 2017

Trama

Tra il 1954 e il 1969 il governo svedese fa costruire il più grande acceleratore di particelle del mondo, un’enorme struttura circolare sotterranea, estesa per decine di chilometri nelle profondità della campagna attorno al lago Mälaren. La gente del posto chiama questo portento della tecnologia di fine secolo “il Loop”.
Vent’anni dopo, la vita quotidiana di un gruppo di ragazzini scorre sullo sfondo di immense costruzioni industriali, avveniristiche e desuete allo stesso tempo, vecchie Volvo station-wagon e goffi robot artropodi, sterminati macchinari dismessi e misteriose sfere di metallo arrugginito – malinconia e tecnologia.
I dipinti iperrealistici della Svezia suburbana anni Ottanta di Simon Stålenhag hanno raccolto reazioni di stupefatta ammirazione su Internet. Eccoli pubblicati in un volume che combina l'innocenza infantile dei bambini di Niccolò Ammaniti con le atmosfere sci-fi vintage di Stranger Things.



Una graphic novel diversa da quelle che ho letto finora. Non ci sono le classiche vignette, ma delle tavole illustrate con alcuni spezzoni di testo a parte. Mi ha dato l'impressione di essere una specie di diario che descrive il mondo in cui è ambientata la storia.

Questa tecnica narrativa mi ha messa un po’ in difficoltà. Non sono riusciti a entrare nel vivo del racconto perché avevo la sensazione di osservare il tutto attraverso un vetro. Un vero peccato visto che l’idea di base era molto interessante. Una realtà alternativa e futuristica, dove il mondo degli anni 70, 80, 90, sembra dominato dalle macchine.

Una cosa che ho apprezzato del libro sono le illustrazioni per le quali sono stati usati dei colori caldi e vividi. Le immagini sono davvero belle e ben elaborate.

Non credo, però, di leggere altro di questo autore, perché proprio non sono riuscita né a capire il senso della storia né a farmela piacere.





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