Titolo: Lo
specchio della memoria
Editore: Brè
Edizioni
Pag:: 299
Data
di pubblicazione: 10 giugno 2020
Trama
Andrea
ha una vita intensa e movimentata, equamente divisa fra un lavoro che
ama, quello di giornalista, e i suoi tanti e irrinunciabili vizi. Uno
fra tutti, il principale: le donne. Un vizio che non conosce età,
era così da ragazzo e lo è tuttora, alla soglia dei cinquant’anni,
il passare del tempo non lo ha cambiato, continua ad amare la sua
frivola vita da eterno single. Il raggiungimento della cifra tonda
delle cinquanta candeline, però, inizia a far nascere i primi dubbi
e le prime riflessioni. Non è un nostalgico, ha sempre saputo
apprezzare gli aspetti positivi di ogni età ma questo è un
traguardo davvero importante, una pietra miliare, e qualche crepa
comincia a fare breccia nella sua granitica autostima. Questa fase
delicata della sua vita viene ulteriormente turbata da un susseguirsi
di episodi tragici che lo toccano da vicino e che lo costringono a
esporsi in prima persona. La tranquilla e pacata Ferrara diventa
all’improvviso teatro di misteriose scomparse e di brutali omicidi,
in un’escalation di ferocia e crudeltà che nessuno poteva
immaginare. Andrea, al giornale, si occupa di politica non di cronaca
nera, non spetta a lui seguire il caso ma qui è coinvolto, qualcuno
si diverte a tirarlo in ballo, a metterlo in mezzo, e lui non può
ignorare la cosa. Inizia così a indagare, a seguire la confusa
ragnatela di tracce e indizi e a comporre, tessera dopo tessera,
l’inquietante puzzle della verità. La trama si sviluppa fra
l’Emilia e il Veneto nei freddi e nebbiosi mesi di un inverno
contemporaneo, ma non mancheranno i richiami al passato, a eventi
accaduti molti anni prima, situazioni dietro le quali sembrano
celarsi i veri motivi di tanto odio. A legare il tutto, come un
invisibile fil-rouge, una serie di misteriose fotografie, le
protagoniste inconsapevoli del romanzo: alcune recenti, indiscrete,
scattate di nascosto, altre vecchie e sbiadite, a immortalare attimi
di un passato che nasconde chissà quali segreti.
Buongiorno
lettori oggi vi porto un nuovo review party dedicato al nuovo romanzo
di un autore italiano che non avevo mai letto.
Andrea
Marini è un giornalista politico del Resto del Carlino.
Cinquantenne, con alle spalle un divorzio, si trova coinvolto nelle
indagini per la scomparsa della sua compagna Laura.
Il
libro mi ha piacevolmente sorpreso e mi è piaciuto molto. Sia per la
storia che per la caratterizzazione del protagonista.
La
trama è intricata e contorta, ogni dettaglio viene rilasciato
lentamente. Mi ha dato modo di ricostruire i fatti e i collegamenti
rivelazione dopo rivelazione. È stato comunque abilissimo l'autore a
depistarmi più volte. Fattori che adoro ritrovare nei gialli.
Passando
al protagonista ho apprezzato che non fosse il solito belloccio
invincibile. Andrea è un uomo normale con i difetti che
contraddistinguono un uomo della sua età. Mi è piaciuto la sua
determinazione nel voler arrivare al centro di tutto.
Mariani
è il miglior giornalista che abbia mai conosciuto, mi ha detto, uno
che non si arrende davanti alle apparenze, uno che scava finché non
trova la verità.
Un
altro soggetto che mi ha colpita in positivo è Giulia,
l'ispettore incaricato di dirigere le indagini. Anche lei resa molto
realistica.
Avvincente
lo stile di Roberto che ha saputo catturarmi e condurmi passo passo
insieme ad Andrea e alle sue scoperte.
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