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martedì 17 dicembre 2019

Recensione #438 L'anno in cui imparai a leggere by Marco Marsullo



Autore: Marco Marsullo
Titolo: L'anno in cui imparai a leggere
Editore: Einaudi
Pag:: 280
Data di pubblicazione: 22 ottobre 2019
Trama
Niccolò ha venticinque anni ed è innamorato perso di Simona. Così quando lei, bella e inquieta, parte mollandogli suo figlio Lorenzo, lui decide di prendersene cura, sebbene quel moccioso di quattro anni non lo abbia mai accettato e di notte lo sbattesse puntualmente fuori dal letto. Niccolò non ha mai fatto il padre, e non sa come gestire capricci, routine, amichetti che giocano a fingersi d'improvviso morti e primi batticuori. In più, a complicare le cose, ci si mette anche il padre naturale. Riccioli scompigliati e chitarra in spalla, è arrivato dall'Argentina per incontrare il piccolo, e si è installato in casa senza alcuna intenzione di andarsene. Innamorati della stessa donna, lui e Niccolò si detestano, e il bambino non riconosce un ruolo a nessuno dei due. Eppure, giorno dopo giorno, tra litigi e partite a pallone, pigiama party e impreviste abitudini, questi tre "ragazzi" abbandonati imparano ad appoggiarsi l'uno all'altro, per sorreggersi insieme contro il mondo.



Ormai ho capito che i consigli librosi provenienti dalla Libridinosa con me vanno sempre a segno. È una delle poche che riesce a farmi leggere e amare romanzi che esulano dalla mia comfort-zone.

Il libro di Marsullo è uno di questi perché io non lo avrei mai acquistato se non fosse stato per la recensioni e i commenti entusiastici della mia amica blogger.
Sono la prima a essere sorpresa di come 280 pagine possano riuscire a emozionare. Eppure Marco ci è riuscito alla grande. Con me poi! Io che raramente piango per un libro, ho versato calde lacrime nel finale.

I figli sono di chi, senza pensarci troppo su e senza una garanzia, si innamora di loro, anche se hanno gli zigomi di un'altra persona.

Lorenzo, Niccolò e Andrés mi sono entrati nel cuore lentamente, parola dopo parola, pagina dopo pagina.
Il rapporto che nasce tra il piccolo Lorenzo affidato dalla madre Simona al compagno Niccolò è meraviglioso. Il tutto raccontato, attraverso gli occhi di Niccolò, con uno stile spensierato e dolce che mi ha conquistata dalla prima pagina. Nonostante il tono leggero della prosa la storia non è per nulla superficiale o trattata in modo banale. Anzi parla di sentimenti che nascono per caso fra due individui, per poi diventare tre con l'arrivo di Andrés, quasi sconosciuti. Che li “intrappola” ogni giorno di più, senza che loro stessi se ne rendano subito conto. 

E le novità sono tremende, anche quelle belle. Ti mettono di fronte a un cambiamento interno irreversibile.

Non sono in grado di scegliere chi più ho preferito tra i tre, ma posso dire di non aver compreso e quindi empatizzato con Simona. Da madre non credo proprio di capire come si possa lasciare un bimbo di soli quattro anni con un estraneo! Che poi Niccolò si sia rivelato una persona magnifica non la giustifica assolutamente.
Un altro soggetto che ho amato tantissimo è Peppino, amichetto di Lorenzo, e le sue manie suicide.
Avrei voluto divorare il libro in poche ore invece la realtà e gli impegni si inserivano troppo spesso impedendomi di continuare la lettura. Forse è stato meglio così perché le bellissime sensazioni che mi trasmetteva sono rimaste con me più a lungo. Non che ora se ne siano andate!
Un romanzo meraviglioso che fa ridere, riflettere e piangere.






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