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domenica 27 gennaio 2019

Recensione #24 Il canyon delle ombre di Clive Barker by Antonia




Autore: Clive Barker
Titolo: Il canyon delle ombre
Editore: Sonzogno
Data di pubblicazione: 1 aprile 2002
Pagine: 626

Trama
Todd Pickett è un attore ormai al tramonto. Dopo una plastica facciale con cui pensava di ritrovare il successo e che invece lo deturpa, si nasconde in un canyon fuori Los Angeles, ospite di una villa di proprietà di un produttore e di un'attrice famosi negli anni Venti, la cui bellezza è miracolosamente intatta. Qui scopre una misteriosa stanza chiamata "la Caccia", interamente ricoperta da un mosaico che raffigura scene infernali degne di Hieronymus Bosch: demoni, mostri, divinità, massacri di donne, uomini e bambini. Chi vi accede trova l'immortalità, e per questo molte celebrità di Hollywood vi si sono rifugiate, formando una bizzarra società di star defunte e mostri nati dai loro accoppiamenti con gli animali del canyon.



La lettura de Il Canyon delle ombre è stato un ritorno interessante allo stile di Barker più oscuro, più apocalittico e oserei dire un lato più depravato della sua narrativa.

Scritto durante un periodo molto difficile della sua vita, con la sfortunata e triste morte di suo padre, Barker lo usa per affrontare alcuni dei demoni che lo circondano al momento della stesura.
Il romanzo inizia con una sensazione intenzionalmente lenta e confusa delle prime pagine del libro, fino a quando la trama non si avvia con decisione.
Presto ci mostra uno scorcio magico del lato oscuro, depravato e dannatamente sadico di Hollywood. Con uno sguardo satirico sulla vanità superficiale dei ricchi e famosi, crea il personaggio di Todd Pickett, il quale sta cercando di risolvere il suo passato e il presente posto sotto i riflettori della fama e deve anche affrontare i suoi demoni interiori nella casa nel canyon dove si rifugia.
La donna che incontra in questa casa è diversa da chiunque abbia mai conosciuto, bellissima e avvolta nel mistero, e la sua attrazione per lei è molto forte.
In questo Canyon c'è un forte potere al lavoro, in cui è presente la mano del Diavolo; un potere in cui è concessa una quasi-immortalità, sebbene come in tutto ciò che riguarda il Diavolo, ha un prezzo terribile.
Barker è un maestro tessitore di piaceri sensuali e situazioni, che affascina i nostri più basilari istinti umani.
Inoltre ha reso questo romanzo immensamente personale, con personaggi che sono stati presi dalla sua stessa vita; anche la morte del suo amato cane è incorporata nel libro.
Allo stesso tempo fa ciò che sa fare meglio: scavare in un misto di fantasia e orrore, portando il lettore a un piano metafisico che può essere raggiunto solo dalle sue abili mani.
Penso che leggere questo libro sia il miglior consiglio che io possa dare.



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