L’incontro
viene condotto da quattro diversi punti di vista. Questo evento è
registrato nel programma degli interventi professionali ed è
proposto a cura dell’AIE, intervengono Paolo Armelli, Laura
Ganzetti, Diego Guida (proprietario della casa editrice Guida
editori) e Giulia Telli. Ho partecipato a questo appuntamento con
Dolci
(che
interverrà in questo post con il suo solito sgargiante… rosa…
[salvatemi
vi prego!!!]. Lo
sai che è un grido d’aiuto che non coglierà nessuno, vero?
Subito
viene invitato a dare il suo saluto il dottor Ricardo Franco Levi,
dal 2017 presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE). In
sala sono presenti tanti bloggers, ma anche tanti piccoli editori.
Per
prima cosa ci viene illustrata una indagine statistica su come
vengono scelti i libri da acquistare. Viene posto l’accento anche
su quale mezzo è più efficace per la promozione di un titolo.
Quindi viene spiegato che in alcune fasce di età molto importante è
il consiglio dell’insegnante. Mentre coloro che scelgono un libro
partendo dai canali social sono persone che appartengono alla
categoria dei forti lettori (allora come lettore forte viene
considerato colui che legge almeno dodici libri in un anno… ho
detto tutto).
l’ultima
informazione che poi viene data, da cui poi parte tutto l’incontro,
è la seguente: il 51% dei lettori che acquista un libro online parte
da consigli di un blog.
Paolo
chiede a Laura (Il tè tostato) e
Giulia (Mamma che libro) di parlare
della loro esperienza da bloggers.
Laura:
Il mio blog nasce dalla necessità di mettere in ordine le letture
che facevo. Io ho iniziato in un momento in cui i blog iniziavano ad
avere visibilità. Utilizzo Twitter e Instagram in modo prioritario.
Il
tè tostato
è
casa mia e qui parlo dei libri che mi sono piaciuti.
Giulia:
Ho aperto il blog da tre anni. L’idea del blog è nata quando ho
iniziato a leggere dopo il secondo figlio, mi incontravo con le altre
mamme e mi fermavo a parlare dei libri che leggevo. Il mio blog
propone video-recensioni di libri illustrati che leggo ai miei figli.
Io mi rivolgo a mamme e quindi consiglio libri anche facendo presente
il punto di vista dei miei figli. È un blog rivolto soprattutto alle
mamme.
Paolo:
Come la piccola editoria lavora con i blog?
Diego:
La nuova via per avere una recensione sono proprio i bookblogger. La
continuità del rapporto tra blogger e lettore è forse il nuovo modo
di arrivare.
Paolo:
Importanti sono i rapporti che continuano e che quotidianamente si
instaurano rendendo vivo e ricco di contenuti il blog. I bookblog
quindi si sviluppano nella rete, ma si cementano nel quotidiano.
Quali
canali di diversificazione usate per il blog?
Laura:
Twitter lo uso per un gruppo di lettura. Twitter è utile per i
contatti. Ig invece è più incentrato sulla mia quotidianità. È
quello che sto leggendo, che sto facendo. Ig è di immagine, Twitter
è di contenuto. Portano visibilità al blog, ma quello importante è
quello che si fa in questi incontri, soprattutto per fare il punto
sul mondo dei blog.
Giulia:
Non ho Twitter, mi sono focalizzata su fb e su ig. Fb è più
distaccato. Qui riporto le mie video-recensioni. Ig è più la mia
vita da mamma, soprattutto usando le stories.
Paolo:
I bookbloger stanno diventando tanti, come si può essere sicuri
della riuscita di una promozione attraverso loro?
Diego:
La certezza non si ha. C’è l’auspicio che la collaborazione con
un blog porti poi ad una crescita del libro.
Laura:
L’interesse di un blog non è fare pubblicità, io parlo di
qualcosa che mi piace. Se poi ci sono ritorni per la CE posso che
provare piacere, ma non è il mio interesse.
Paolo:
Ci troviamo quindi in una realtà a metà, tra qualcosa che si fa per
passione è qualcosa che può invece portare ad una vera e propria
fonte di guadagno.
L’incontro
è stato molto interessante. Ricco di spunti di riflessione. Concordo
con te. Io sarei rimasta ancora molto tempo ad ascoltare le varie
risposte delle book blogger. Come già ti dissi quel giorno, una
blogger mi è piaciuta più dell’altra, ma non facciamo nomi.
(Anche
io, come te, ne ho apprezzata una in particolare)
Avevamo
da seguire altro… e meno male che ci siamo spostate altrimenti la
Taylor non la ascoltavi…
Un’ora
di fila in piedi e tra decine di adolescenti! ho fatto, io e Coso! TU
comodamente seduta in sala!
Comoda?
Ero per terra e comunque la presentazione la volevo seguire perché
era molto interessante. Ogni tanto esce il mio lato maestra…
Certo
certo...
Sai
cosa mi è venuto in mente mentre facevamo la fila? Sembrava la
presentazione della McGuire a Milano… ricordi?
Esattamente!
Che bel evento e che modo originale di scrivere questo post! Complimenti :)
RispondiEliminaL'evento è stato davvero molto interessante e illuminante.
EliminaArticolo molto interessante
RispondiEliminaGrazie :D
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