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lunedì 17 settembre 2018

Recensione #253 La quinta Sally by Daniel Keyes


Settembre è sinonimo di ritorno alla normalità ma anche di inizio. Proprio oggi prende il via una rubrica, sempre in collaborazione con altre blogger, che ci permetterà di recuperare qualche libro acquistato, ma lasciato a prendere polvere. L'idea originale è della Lettrice sulle nuvole. Io ho scelto un libro di cui aspettavo l'uscita in Italia da anni, che ho acquistato subito e messo da parte in attesa...



 Libro letto per la Reading Challenge 2018 Tutti a Hogwarts con le tre Ciambelle. Gruppo Dudley. Obiettivo: Letto e recensito da Silente. 






Titolo: La quinta Sally
Autrice: Daniel Keyes
Casa editrice: Nord Editore
Pagine: 358
Data di pubblicazione: 22 febbraio 2018
Trama
Sally Porter apre gli occhi in un letto d'ospedale. Non ha nessun ricordo della sera precedente, né di come sia finita lì. Di una cosa però è certa: non è possibile che abbia tentato il suicidio, come le hanno riferito i medici, né che abbia quasi ucciso i due uomini che l'hanno salvata, per poi cercare di violentarla. Eppure i medici non mentono, ed è così che Sally scopre di soffrire di un grave disturbo dissociativo dell'identità. Infatti era Nola, l'artista che possiede uno studio al Greenwich Village, che voleva morire, ed è stata Jinx, la violenta assassina, a difendersi dagli aggressori. Tuttavia in Sally albergano altre due personalità, che prendono di volta in volta il sopravvento e la spingono a comportarsi in maniera bizzarra: Derry, la cameriera gentile e affabile con tutti, e Bella, la seduttrice. Sconvolta da quella rivelazione, Sally chiede aiuto al dottor Roger Ash, un esperto di personalità multipla. Per il dottor Ash, l'unica soluzione è fondere le diverse personalità per dare vita alla «quinta Sally», una Sally finalmente unita e completa. Si tratta di un procedimento complesso e doloroso, in cui Sally dovrà rivivere i traumi che hanno causato la scissione e accettarli come parte integrante del suo passato. Ma non sarà facile nemmeno per Roger Ash, perché le ombre nascoste nel labirinto della psiche di quella donna così tormentata ed enigmatica lo costringeranno ad affrontare anche i suoi demoni...




Questo romanzo è opera dello stesso autore di Una stanza piena di gente, libro che parla di personalità multiple argomento che mi interessa moltissimo. Mantenendo anche qui la stessa tematica di base, racconta la storia di Sally, una donna divorziata, che presto scoprirà di essere affetta da DID (disturbo dissociativo della personalità). Fin dall'infanzia, infatti, soffre di vuoti di memoria, trova in casa cose che non ricorda di aver comprato, alcune persone la chiamano con nomi diversi... Dopo essersi svegliata in ospedale, non rammentando nulla del perchè sia finita lì, si affiderà al dottor Roger Ash, uno psichiatra.
Dentro di lei convivono ben altre quattro persone: Derry la più generosa e dolce che è l'unica a poter colloquiare con le altre personalità, Bella giovane e frizzante amante della musica e della recitazione, Nola l'intellettuale ma con una brutta tendenza al suicidio e Jinx piena di odio, risentimento e rabbia. L'intento del dottor Ash è di unire tutte queste personalità per crearne una completa con tutte le caratteristiche peculiari di ognuna.
Ho trovato davvero molto bella questa storia, anche se, in certe occasioni, molto tecnica per via delle varie spiegazioni sulla patologia della protagonista che comunque viene trattata con parole non troppo difficili da Daniel Keyes.
Il ritmo del racconto è veloce e dinamico, tanto da non risultare mai noioso, anzi si fa leggere davvero in pochissimo tempo e mi sono trovata subito immersa nelle pagine. Personalmente ho impiegato due giorni per finire il volume di quasi 400 pagine perchè volevo assolutamente conoscere l'origine di tutto, anche se poi il finale non è stato poi quella rivelazione così inaspettata.
Un paio di cose non mi hanno convinta del tutto, però. La soluzione trovata dal dott. Ash è stata escogitata davvero troppo rapidamente e la stessa cura si è rivelata troppo semplice da mettere in atto.
Gli uomini di questa storia sono piatti e senza una minima caratterizzazione, poi si innamorano subito della protagonista accettandola senza problemi con tutti i suoi difetti... poco credibile questa cosa, per me.
Pur essendomi piaciuto molto il libro, non l'ho trovato all'altezza di Una stanza piena di gente. Sally Porter e le sue personalità, per quanto descritte benissimo, non mi hanno trasmesso le stesse emozioni della lettura della vita di Billy Milligan. Forse perché ero a conoscenza che quello fosse un fatto realmente accaduto?


La rubrica vede questo mese anche queste blogger, ma chiunque volesse unirsi a noi è il benvenuto!
Letture a pois
Libri al caffè
La lettrice sulle nuvole
Librintavola
Le trame del destino. Libri e dintorni




14 commenti:

  1. Bella la tua recensione, ma credo di passare… se non ha convinto te, io manco ci provo...

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  2. L'ho letto anche io e mi è piaciuto. Dubbi su qualcosa pure io ma l'ho divorato e mi ha coinvolta moltissimo

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  3. A me sembra molto interessante, nonostante le perplessità che evidenzi. Mi piace ed è un autore che non ho mai letto. Anche in questo caso cercherò di rimediare.
    Bella recensione

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    1. Anche io non mi fermo ai pareri negativi se ho voglia di leggere qualcosa. Magari a te piace di più

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  4. Ciao, sembra un libro interessante; sinceramente non ho ancora letto niente dell'autore e dalla tua recensione direi di leggere Una stanza piena di gente. Mi sono aggiunta alla lista dei tuoi lettori fissi, se ti va passa a dare un occhiata al mio blog :) https://librialcioccolato.blogspot.com/

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  5. ci ho provato stamattina ma dopo due tentativi andati a vuoto credevo di non riuscire a commentare.
    dicevo che non ho mai letto un romanzo con un personaggio con una problematica del genere e probabilmente farei fatica ad entrare nella storia per via di tutte queste personalità. per ora non credo di leggerlo in futuro, se dovessi essere scarica di libri (ahahahahahah) potrei pensarci!

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  6. La tua recensione è interessante e mi fa venir voglia di leggerlo anche se dentro di me penso che sia una storia un po' pesante

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