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domenica 11 febbraio 2018

Recensione #166 Francesca by Manuela Raffa

Libro letto per la Reading Challenge 2018 Tutti a Hogwarts con le tre Ciambelle. Gruppo Ballo del Ceppo. Obiettivo: Cappello Parlante.




Chi mi conosce bene sa che lo storico non rientra nella mia confort zone anche se non mi dispiace del tutto come genere. C'è una persona, però, che sa quale invece potrei apprezzare e, finora, chi ha sempre preso! Grazie mia divina Libridinosa.

Autrice: Manuela Raffa
Titolo: Francesca
Editore: Piemme
Data di pubblicazione: 7 marzo 2017
Pagine: 360

Trama
Francesca da Polenta è una donna fuori dal comune. Lettrice appassionata, dotata di forte intuito anche per argomenti solitamente maschili, fin da giovanissima viene citata dai menestrelli di corte come una delle fanciulle più belle della penisola. Per suo padre Guido, è l'unica donna che valga quanto un uomo, l'unica in grado di tener testa ai suoi discorsi, l'unica il cui destino gli stia a cuore. Ma un uomo di potere sa che il bene del casato vale più dei propri sentimenti. Per questo, quando Giovanni Malatesta gli chiede la sua mano, Guido non riesce a negargliela. È così che, a sedici anni, Francesca da Polenta cede il posto a Francesca da Rimini. Mai avrebbe pensato a un matrimonio senza amore, con un uomo brutto e privo di cultura, ma, contrariamente alle aspettative del padre, accetta la decisione senza ribellarsi. Una vita lontana dal mondo cavalleresco che ama, questo è ciò che si aspetta da quell'unione. Fino al giorno in cui conosce Paolo, il fratello di suo marito. Paolo non solo è affascinante, ma è curioso, colto, pieno di premure e di considerazione per le sue idee. È l'uomo che avrebbe voluto accanto. È l'uomo che amerà, per tutta la vita. E a causa del quale perderà quella stessa vita. La storia di Paolo e Francesca, relegati nell'Inferno dantesco tra i lussuriosi, ha riempito la bocca degli innamorati nel corso dei secoli.
Ma delle due persone nascoste dietro alla fama immortale, si è sempre saputo poco. Manuela Raffa ricostruisce la vita di una donna, le sue passioni, le sue ambizioni, le sue inclinazioni, fino all'ultimo tragico evento; e la trasforma da simbolo dell'amore eterno e peccaminoso a donna in carne e ossa.




Cos’è l’amore?
Un sentimento che si coltiva nel cuore
e che si alimenta anche da solo?

La Francesca del titolo è proprio la famigerata Francesca di cui parla Dante nel V canto della sua Divina Commedia, quella uccisa dal marito Giovanni Malatesta quando la sorprese con suo fratello Paolo. Ho trovato sempre molto interessanti le varie storie dei personaggi che il Sommo Poeta incontra nel suo viaggio, ma non ho mai pensato di approfondirne la conoscenza.
Trovo i personaggi caratterizzati splendidamente nonostante di Francesca non si abbiamo tantissime notizie certe. Di lei mi è piaciuta la passione per i libri (ma dai!) e la lettura, la sete di conoscenza, la curiosità, la vivacità e la forza.

Odiava il modo in cui le buone maniere la costringevano a comportarsi. Il suo spirito esuberante spesso rompeva gli argini delle convenzioni e la spingeva a gesti considerati inappropriati.

Purtroppo ci sono aspetti del suo pensonaggio che molte volte me l'hanno fatta odiare. A esempio il motivo per cui non apprezza il matrimonio con Giovanni Malatesta: l’uomo più sgraziato che avesse mai visto.
La sua ossessione per Paolo, tale da non farle vedere che vicino a lei c'era un marito, non perfetto, ma molto innamorato.
Non c’era amore nella sua vita.
A volte è parsa anche troppo piena di sé...
...non aveva mai legato con i servitori, nemmeno con la ragazza che si occupava dei vestiti e dei capelli quando era a casa.
Quello che ho amato senza dubbi è proprio il personaggio negativo del racconto: Giovanni Malatesta detto Gianciotto. I brevi capitoli osservati attraverso i suoi occhi mi hanno resa partecipe del suo dolore, dei suoi dubbi e del suo rammarico per l'insano gesto compiuto contro Francesca e Paolo.

Insieme a te mi sono sentito il padrone del mondo.
Senza di te sono quello che sono.
Niente.
In fondo voleva solo essere amato per quello che era da qualcuna che lo vedesse davvero al di là delle sue imperfezioni fisiche.

E a oggi, non capisco. Non comprenderò mai.
Avevi me, imperfetto, brutto, ma innamorato.
Io ti amavo con tutto il mio essere.
E tu e quell’infido traditore lo avete calpestato.

Non so invece cosa pensare di Paolo, fratello di Giovanni e amante di Francesca. Ha di positvo che nonostante rimanga subito abbagliato dalla bellezza della ragazza cerca in tutti i modi di resistere, anche se alla fine cade anche lui alla passione.
La parte che più ho apprezzato è l'ambientazione storica del romanzo (strano per me). Si nota l'accurata ricerca dell'autrice che mi ha dato la sensazione di camminare a fianco dei soggetti. Pur usando termini ricercati non ho trovato per nulla la lettura pesante né nei diaolghi né nelle descrizioni. L'aspetto che più temo nei libri storici. Anche la parte romanzata è perfettamente in linea con la storia senza essere troppo mielosa.
Altro punto a favore della scrittrice è che, anche conoscendo come sarebbe finita la storia tra Paolo e Francesca, mi ha comunque fatto seguire la vicenda dei protagonisti con la voglia di conoscere sempre più dettagli.




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