Una nuova presentazione a cui Manuela (e io stavolta) ha partecipato come inviata del blog. Ecco per voi il resoconto.
Il
27 novembre 2017 presso la Feltrinelli a Roma si è tenuta la
presentazione del secondo volume della saga Dream Hunters. A parlare
del secondo volume della trilogia “Dream hunters” erano
l’autrice, Myriam Benothman, molto solare e gentile, e il
giornalista di Radio RAI Giovanni Acquarulo.
Il
giornalista Acquarulo introduce la chiacchierata raccontando
l’autrice nella sua veste più familiare, ha esordito dicendo che
Myriam ha due vite,
una
vita di giorno dove si presenta come una manager di Bulgari e poi la
vita notturna legata alla scrittura.
La
presentazione si è svolta in un dialogo piacevole prima di tutto tra
il giornalista e l’autrice, poi è stato dato spazio al pubblico
per le domande. Molto dell’intervista è presente sulla pagina
facebook legata alla saga, pagina che ha avuto un momento importante
nel corso dell’intervista.
Acquarulo
ha iniziato dicendo che questo nuovo libro era il secondo di una
saga, ma ha puntualizzato sul fatto che Myriam aveva già un’idea
generale della storia completa, seppure divisa in tre parti. Quindi
presenta subito la prima curiosità.
Sapere
che c’era un pubblico in attesa del secondo è stata fonte di
tensione?
Le
persone che mi conoscono sanno che non riesco a dedicare alla
scrittura il tempo che vorrei. Quest’anno passato inoltre è stato
molto particole. Sapere che c’era un pubblico che aspettava non mi
ha portato a modificare la storia che già avevo in testa, ma ho dato
più spazio ad alcuni personaggi, come per esempio la presenza e lo
spessore della strega. Mi è piaciuto condividere con tante persone
le mie storie.
Questo
libro ha una coloritura più profonda, più dark. Questo secondo
volume ha più a che fare con una conquista. Sophie ha una
consapevolezza maggiore di se stessa e delle sue scelte. In tutto il
romanzo è presente questo aspetto che per conquistare le proprie
radici c’è la perdita di qualcos’altro. Cosa volevi mettere in
risalto?
La
protagonista Sophie nel primo libro scopre le sue origini e il suo
potere. Quindi prende consapevolezza del suo ruolo, scopre tante cose
nuove e scopre anche l’amore. Con il finale del primo libro
soffriamo per una perdita quasi drammatica. Nel secondo c’è la
voglia della riconquista di ciò che si è perso. Tanto più teniamo
a quello che perdiamo tanto più lottiamo per riconquistare ciò che
abbiamo perso. In tutte le fiabe c’è un percorso, non c’è più
solo male o bene.
Molto
importante è la tua pagina Facebook in cui parli della tua saga
fantasy con le lettrici. Una pagina dove c’è un grande numero di
interazioni, quasi a livello di Harry Potter. Come è nata questa
interazione e con la pagina e con il tuo pubblico di fb?
Non
mi aspettavo nulla di quello che è successo. Lo speravo, ma non me
lo aspettavo. È meraviglioso vedere che ci sono persone che prendono
a cuore i miei personaggi. Per i miei fan i personaggi sono reali.
L’integrazione sul social è nata un po’ per caso come un
esperimento. Molti si stupiscono della mia partecipazione attiva alla
pagina. È un’esperienza speciale. Mi sento una privilegiata perché
sento l’affetto delle mie lettrici.
Qui
dopo essersi sincerata che ci fosse la diretta con la pagina fb,
Myriam ha salutato alcune lettrici in modo particolare, mostrando una
affabilità e gentilezza fuori dal comune.
Il
tema della favola e della riscrittura della favola è il rapporto con
la complessità della realtà che non riusciamo ad affrontare. C’è
un simbolismo dietro questo rapporto, ci sono riferimenti
cinematografici e/o letterali che ti hanno ispirata?
Sicuramente
la partenza del primo libro è stata ispirata da un libro e un film
al quale sono molto legata: La storia infinita. Sicuramente con un
contesto diverso, visto che Sebastian si rifugia per sfuggire a dei
bulli. Un altro riferimento, soprattutto per il secondo libro, è
Stephen King. Questo autore ha un forte legame con i simboli come
dimostrano opere come It o Inception. Poi c’è il legame con la
serie Once upon a time, che a me piace molto e che ho seguito perché
faceva riferimento alle favole e alla possibilità di viaggiare in
esse e mescolare personaggi e situazione.
Seguendo
la pagina fb, Giovanni pone a Myriam alcune domande che alcune fan
ponevano.
Ti
piacerebbe avere i poteri di Sophie e se sì quale fiaba visiteresti?
Io
ho cercato di immedesimarmi in Sophie, perché nel momento della
scrittura è un po’ come se io fossi quel personaggio. Mi
piacerebbe? Forse sì forse no... forse perché come dice lo zio
dell’Uomo Ragno: “Da grandi poteri derivano grandi doveri”. Se
però potessi avere i poteri di Sophie, sicuramente visiterei la
fiaba della Sirenetta, che trovo particolarmente ingiusta e cattiva.
Ariel subisce di tutto per poi alla fine morire e diventare schiuma.
Quindi entrerei nella fiaba della Sirenetta per cambiarne il finale.
Come
scegli i nomi dei tuoi personaggi?
Alcuni
li ho scelti in omaggio a personaggi che mi sono piaciuti come
Alexander.
Sophie
l’ho scelto perché volevo qualcosa che si pronunciasse in modo
facile. Inoltre suonavano bene insieme. Non ho guardato il
significato dei nomi.
A
questo punto viene data la parola al pubblico in sala.
Che
consiglio daresti ad una scrittrice emergente di oggi, consigli per
iniziare?
In
caso di consigli posso dare consigli di stesura. Ci sono due momenti
di stesura una di cuore e una di mente. Però è bene scrivere in
modo strutturato, seguendo una scaletta. E poi leggere e rileggere,
rileggere e rileggere, soprattutto per evitare ripetizioni. L’unico
modo per scrivere è scrivere e leggere, leggere e scrivere.
E
poi anche io ho fatto la mia domanda…
Hai
parlato solo di pubblico al femminile, i tuoi libri non sono rivolti
solo ad un pubblico femminile ai maschi?
Io
ho sempre immaginato un pubblico femminile, ma ho anche lettori
maschi, anche se sono una minoranza. Sicuramente l’integrazione
maggiore è con le donne. I lettori maschi ci sono e seguono anche la
pagina fb, ma commentano poco. È però evidente che il libro è
prevalentemente femminile. Forse anche perché il mio è un fantasy
romance, infatti molti lettori puristi del fantasy lamentano che c’è
presente una forte componente dedicata alla storia d’amore.
Giovanni
poi pone l’ultima domanda.
Nel
romanzo è molto presente il male. Come mai questa scelta?
Perché
penso che sia comunque un momento di crescita. Infatti ai miei
protagonisti non risparmio nulla.
Al
termine di questa chiacchierata, Myriam si è dedicata alla firma
copie dei suoi lavori. Io mi ero fatta fare la dedica ai suoi libri
prima della presentazione, spinta soprattutto da Dolci. Infatti io
ancora non ho letto queste due storie, mentre Dolcissima ha letto il
primo e mi ha detto che è molto carino. Dunque adesso non mi resta
altro da fare che leggere anche io questa storia!
non vi ferma più nessuno!
RispondiEliminaInarrestabili!
Eliminama che bel resoconto!!! e io non vedo l'ora di leggere il secondo. brave le nostre inviate speciali good job
RispondiEliminaIn partenza stamattina!
Eliminadimenticavo mi piace tantissimo la grafica natalizia
RispondiEliminaNeve rosa, cosa c'è di più natalizio? :P
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