Editore:
Piemme True
Data di pubblicazione: 27 marzo 2012
Pagine: 346
Data di pubblicazione: 27 marzo 2012
Pagine: 346
Trama
Molti
dei passeggeri scesi dal treno in arrivo da Parigi quel 10 aprile
1912 non erano della categoria a cui si poteva dire semplicemente:
"il Titanic è in ritardo, scusate tanto". L'attesa andava
bene per i viaggiatori di terza classe, emigranti bulgari, croati,
italiani, anche libanesi, arrivati a piedi da chissà dove. Ora più
ora meno, per loro nulla cambiava, e infatti di loro nessuno si
preoccupava. Gente come il milionario John Jacob Astor IV o il famoso
artista Frank Millet, invece, non amava gli intoppi. Avevano affari
da seguire, appuntamenti importanti dall'altra parte dell'oceano. Ma
adesso erano tutti lì, sulla banchina, insieme ad amanti impazienti
di specchiarsi negli ori della nave più bella mai vista fino ad
allora, o a genitori in lutto che tornavano in patria: destini
sospesi sull'orlo di un'Europa ancora innocente. Intrecciando i fili
che da molte destinazioni avevano portato il fior fiore del bel mondo
a scalpitare per il ritardo della nave che li avrebbe consegnati a un
destino non previsto nelle loro dorate scie, questa ricostruzione del
fatale viaggio del Titanic, ci consegna un resoconto corale che fa
palpitare raccontando l'intreccio di esistenze di colpo fatte a pezzi
dalla tragedia, tra "sommersi" e "salvati".
Nell'arco di tempo che va dall'imbarco all'affondamento, da profondo
conoscitore di questa straordinaria vicenda, Brewster riesce a dare
l'impressione di aver viaggiato anche lui sulla nave "inaffondabile".
Sono
sempre stata affascinata dalla storia del Titanic e compro a scatola
chiusa qualsiasi libro che parli dell'argomento. Romanzo o reportage
storico non fa differenza. Quando ho visto questo volume su una
bancarella a tre euro l'ho subito comprato.
Fortunatamente non ho
dovuto aspettare troppo per leggerlo visto che sono riuscita a
incastrarlo in una challenge.
L'autore
ci invita a dare uno sguard0 alla vita dei passeggeri di prima classe
sul Titanic e di come era il mondo all'inizio del XX secolo. Mi è
piaciuto molto come Brewster riesce a far interagire perfettamente
una grande quantità di informazioni e personaggi che si trovavano a
bordo della nave più famigerata di sempre. Si concentra quasi
esclusivamente sui passeggeri di prima classe e ci rivela particolari
sulla loro vita precedente all'imbarco e successiva per chi è
riuscito a salvarsi dall'inabissamento di quella che era considerata
una nave inaffondabile.
Gli
ospiti conversavano e ridevano senza essere neppure sfiorati dal
pensiero della morte incombente. Gente elegante, profumo di fiori:
sembrava di essere in qualche esclusiva località di villeggiatura.
Non c'era neppure una probabilità su un milione che potesse
verificarsi qualche incidente...
Interessanti
alcuni pensieri dei protagonisti in cui rivelano i cattivi auspici
che li accompagnavano durante il viaggio e addirittura una
premonizione fatta a una passeggera:
“Lei
è in pericolo ogni volta che va per mare. La vedo alla
deriva sull'oceano, su una barca scoperta. Perderà tutto, tranne la
vita. Si salverà, ma altri moriranno.”
Grazie
allo stile di scrittura dell'autore, mi sono immersa completamente
nella storia. Il romanzo è dettagliato, ma senza risultare noioso
nonostante i particolari tecnici del Titanic e della sua tragedia.
Sapere
come la vita di molti dei sopravvissuti, traumatizzati
dall'affondamento della nave, sia stata fortemente influenzato.
Alcuni si sono suicidati; un numero straordinario di passeggeri ha
vissuto oltre i cento anni; un bambino salvato durante quella
tremenda notte è morto a diciotto anni per avvelenamento...
Consiglierei
questo libro, ben scritto e coinvolgente, a tutti coloro che, come
me, sono interessati a tutto ciò che gira intorno al Titanic.
L'autore
ha sicuramente svolto una grande quantità di ricerche e ha
risvegliato in me l'amore, mai sopito, per questa nave.
Anzi se avete altri libri da consigliarmi li leggerei molto volentieri.
Anzi se avete altri libri da consigliarmi li leggerei molto volentieri.
ciao, l'hai letto La ricamatrice di segreti? Anche a me piace leggere del Titanic
RispondiEliminaMe lo avevi consigliato ma non ricordavo il titolo, segnato!
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