In
occasione della nuova cover di questo libro che mi era piaciuto
moltissimo voglio riproporvi la mia opinione di qualche mese fa;
recensione
pubblicata la prima volta nel blog La
biblioteca del libraio
Trama
Quanti
battiti può perdere un cuore? Sofia sente di aver perso parte dei
suoi battiti nell’istante in cui il tempo ha deciso di fermarsi
bruscamente, di impossessarsi delle sue lacrime, dei suoi sorrisi e
di celare il suo dolore. Un ricordo tagliente incombe dietro le
pareti di cristallo della sua anima, ma una promessa la costringe a
mettere in pausa la sua sofferenza e a partire per una vacanza a
Sorrento. Riusciranno quei giorni spensierati a tenere alla larga i
brutti ricordi, oppure ancora una volta Sofia sentirà il peso della
vita incombere su di lei? Forse, un paio di occhi profondi, una forte
attrazione mentale e fisica potranno deteriorare il tormento
riconquistando parte di quei battiti perduti.
Ero
alla ricerca di un libro dal sapore estivo che mi prendesse e mi
coinvolgesse nella lettura. Questo delicato, profondo, emozionante e
romantico racconto ci è riuscito in modo perfetto.
La
storia ci è presentata dalla protagonista Sofia, una ragazza poco
più che ventenne che si prepara a trascorrere i tre mesi estivi con
il fratello minore, Fabio, a Sorrento. I due ragazzi, rimasti orfani
a causa della morte dei genitori in un incidente d'auto, hanno
vissuto un periodo davvero difficile. Il ragazzo si fa promettere
dalla sorella di non rimuginare sul passato e cercare di andare
avanti. Nella promessa è compreso anche il fidanzato di Sofia; la
ragazza, infatti, deve sforzarsi, in questo periodo, di non pensare a
lui...
Durante
il loro soggiorno entrano in scena Manolo, affascinante ed ombroso
coetaneo di Sofia, e le due sorelle gemelle di lui, India ed Alaska:
due vere peperine che ho trovato davvero simpatiche. Anche loro hanno
le loro ferite nascoste da dover sanare.
Naturalmente
tra Sofia e Manolo nasce subito un forte sentimento, ma la ragazza
non si sente pronta a "tradire" il fidanzato a cui la lega
solo un senso di dovere...
Mi
piace come l'autrice abbia voluto far sviluppare la storia tra i due
ragazzi, senza bruciare le tappe e dare tempo a loro di approfondire
i sentimenti che provano uno per l'altra.
I
pensieri e i dubbi di Sofia sono commoventi, è una ragazza fragile e
forte allo stesso tempo che mi ha colpita favorevolmente.
Succede
a volte, nel corso dell'esistenza umana, che degli eventi tragici
frantumino la nostra essenza disintegrandola in migliaia di pezzi. È
nostro compito cercare di rimetterli assieme, però la difficoltà
sta proprio nel fatto che non si congiungono più come prima. Schegge
della nostra stessa entità –che fino a quel momento si combinavano
naturalmente –ora non sono più compatibili, come pezzi di puzzle
in cui non combaciano forme e colori. Non importa l'insistenza con
cui si prova, non si incastrano più tra loro. L'unica alternativa è
quella di rimescolarne i frammenti e trovare le nuove combinazioni da
legare assieme, consapevoli che il risultato finale potrebbe essere
completamente stravolto rispetto all'originale.
Tutti
gli altri soggetti della storia sono ben sviluppati psicologicamente.
Ognuno di loro ha la sua giusta collocazione nel romanzo.
Mi
piace il modo in cui usa le parole, Bonny e come descrive i
sentimenti dei personaggi.
«L'intensità
con cui si guardano negli occhi, dimenticandosi degli altri, la
complicità che raggiungono anche in un solo battito di ciglia che
vale molto di più delle mille parole che sono in grado di
pronunciare io al secondo, i sorrisi così abbaglianti che rischiano
di accecare chiunque tranne loro due... che poi tra l'altro le stesse
cose valgono per voi. Più io vi allontano, più voi vi unite, e
adesso mi sento debole, mentre voi mi sembrate più forti.»
Romanzo
d'esordio per questa scrittrice veramente brava che consiglio
vivamente di leggere. Ha uno stile narrativo scorrevole e molto
curato. Mi ha coinvolta da subito!
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