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lunedì 1 maggio 2017

Recensione #72 L'ultima battaglia by Fabio Sorrentino


Buon Primo Maggio lettori, stamattina sul blog ospito una tappa di un review party dedicato al nuovo libro di Fabio Sorrentino uscito in libreria da pochi giorni. Se volete conoscere anche le opinioni delle altre partecipanti qui sotto vi lascio i link diretti ai loro blog:





Autore: Fabio Sorrentino
Titolo: L'ultima battaglia
Editore: Newton Compton Editori
Pag: 346
Data di pubblicazione: 13 aprile 2017

Trama
1180 A.C. Hhelenoi, indovino e sovrano di Bouthroton, è addolorato dal lutto. Nel palazzo aleggia ancora il fumo della pira della sua Andromache e ogni notte, in sogno, il fantasma della moglie lo esorta a partire: deve recarsi in Oriente, attraversare le acque pericolose del Grande Ondoso e seppellire le sue ceneri nella piana di Wilusa. Un tempo Hhelenoi era principe di quella città, capitale di un regno fiorente. Poi arrivarono gli invasori Ahhiyawa e il suo popolo fu annientato dopo anni di assedio. I pochi superstiti furono ridotti in schiavitù, incatenati e condotti nelle rocche dei vincitori. Tuttavia Hhelenoi sa che a decretare la fine di Wilusa è stato un terribile inganno frutto di un tradimento, e dopo quindici anni quel pensiero lo affligge ancora, insieme alla preoccupazione per il destino di suo figlio Kiestrenu, sul cui capo pendono delle profezie funeste. Ma l'azione è un dovere sacro per il principe guerriero, che si ritroverà insieme ai suoi compagni ad affrontare un'avventura ricca di insidie e di incontri imprevedibili...

L'idea di base del libro mi ha subito attirato perché ho giudicato davvero interessante la scelta dell'autore di ambientare il suo libro in un'epoca storica che è collocabile dopo il “fattaccio” del cavallo di Troia. Molto originale!




Stavamo ammirando le spoglie arse di quel capolavoro d’astuzia, di quella belva priva di vita eppure gravida di sventura che in una sola notte era riuscita a cancellare un regno ricco e sempre vincitore in secoli di battaglie.

Tutti gli avvenimenti ci vengono presentati attraverso gli occhi di Hhelenoin, principe guerriero e gemello della famosissima Cassandra. Ho trovato questo personaggio molto affascinante, complesso e multi sfaccettato che mi conquistata nonostante tutto.

Vi ho chiesto di scortarmi in questa traversata malevola solo per aiutarmi a dominare le onde ribelli dell’inverno, non per vedervi morire in inutili scontri contro la feccia dei mari. Non c’è gloria a spirare trapassati dalla lama di un miserabile predone. E non c’è gloria nemmeno nel cadere in una piana, fra gli assalti degli eserciti schierati in uno scontro campale. Avete combattuto con valore e sono fiero di avervi avuto accanto nella mischia ma, se non costretti, nessuno di voi imbraccerà più armi. La vostra vita mi è preziosa, ricordatelo bene.

Il libro è denso di azione e combattimenti egregiamente descritti, ma il romanzo, per me, è stato piuttosto lento e i nomi dei personaggi, spesso, mi hanno creato molte difficoltà, anche con il glossario finale. La colpa è più la mia visto che il genere storico è proprio al di fuori della mia confort zone. Tuttavia non ho fatto fatica a immedesimarmi negli uomini di Hhelenoin. L'autore, infatti, ha compiuto uno splendido lavoro di caratterizzazione e ha reso benissimo l'idea della dura vita di quei tempi con le paure e le speranze dell'equipaggio agli ordini del principe guerriero, la natura terribile che non perdona, lo spirito d'avventura e di coraggio degli uomini dell'epoca.
Un pregio dell'autore è l'accuratezza delle ricerche storiche e l'abilità con cui ricostruisce un'epoca così lontana da noi. Il lettore, anche chi come me non è amante del genere, non può fare a meno di essere trasportato indietro nel tempo.
Il libro, nel complesso, mi è piaciuto. Belle le descrizioni delle epiche e cruenti battaglie, dei combattimenti che sono il fulcro del romanzo, della vita dell'epoca e quel tocco di magia che c'è in Hhelenoin. Lo stile in prima persona è stata, però, una cosa che non mi ha convinto del tutto.



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